Question Time, chiarimenti sulla gestione del centro sociale Casa del Gufo
L'assessore Matteo Lepore, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sulla gestione del centrosociale "Casa del Gufo"Domanda della consigliera Clancy...
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L'assessore Matteo Lepore, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sulla gestione del centrosociale "Casa del Gufo"
Domanda della consigliera Clancy
"Visti gli articoli di stampa e video report apparsi in merito alla gestione del centro sociale Casa del Gufo e al confronto politico avvenuto in merito. Premesso che nell'allegato a) della delibera di giunta DG/89/2019 Il centro sociale Casa del Gufo viene così valutato: "Il Centro presenta una conclamata criticità nella sua disponibilità a rapportarsi con il Quartiere, e non vi è alcuna condivisione delle attività. Inoltre il Centro, ha avviato, in totale autonomia e senza rispettare le dovute procedure, un cambiamento del comitato direttivo e della rappresentanza legale del Centro. La convenzione sottoscritta nel 2009 risulta pertanto completamente disattesa.Il Quartiere ritiene che, per le sue caratteristiche e la sua ubicazione, lo spazio abbia potenzialità importanti per una completa riprogettazione del ruolo e delle attività del Centro con particolare attenzione ai giovani, adolescenti e alle famiglie". Chiede al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico amministrativa in merito; se corrisponda al vero che il quartiere Savena sarebbe entrato nel merito dell'elezione delle cariche dell'associazione che gestisce il centro sociale anziani Casa del Gufo; se, secondo l'Amministrazione, ci siano state irregolarità nelle procedure di tali elezioni, e, se lo ritiene, perché; se corrisponda al vero che la precedente gestione con affiliazione Ancescao avesse lasciato un buco nel bilancio pari a 20 mila euro; se sia a conoscenza di insulti e frasi sessiste rivolte alla consigliera di quartiere Giorgia Resca al consigliere di quartiere Nicola Stanzani e se questi provengano anche da esponenti delle istituzioni".
Risposta dell'assessore Lepore
Grazie presidente. Parto dalla cosa più importante che è questa denuncia di frasi sessiste che sarebbero state proferite nei confronti della consigliera Resca, ovviamente ho appreso questa cosa dal post che è stato pubblicato da lei stessa su Facebook e le esprimo la mia massima solidarietà e una forte condanna a chiunque utilizzi questo tipo di linguaggio nei confronti di chicchessia e in particolare nei confronti di una giovane consigliera che svolge il proprio lavoro legittimamente e con le proprie posizioni politiche che siano di sinistra, di destra o di centro.
Detto questo, in merito alle sue domande, credo sia molto importante distinguere l'aspetto politico da quello giuridico e tecnico. Cioè, come in parte ho già detto in un precedente intervento, sono disponibile a partecipare ad una commissione o ad un'udienza dove si approfondisca nuovamente, perché c'è già stata in realtà una commissione dove abbiamo avuto sia rappresentanti del Quartiere che l'associazione Federcentri che i rappresentanti del centro sociale, ma sono disponibile ad un nuovo incontro di commissione dove si possano approfondire tutti i dettagli. Credo quella sia la sede migliore, anche perché se ci sono state delle irregolarità su come si sono svolti i fatti dal punto di vista procedurale, quella che è la regolarità di bilanci di un'associazione non sta in prima battuta alla politica dirlo, ma sono i tecnici e i funzionari dell'Amministrazione che hanno questo compito. In particolare al direttore di Quartiere Dino Cocchianella che ha seguito tutta la procedura, che ha già in commissione avuto modo di affermare alcune cose in merito - sarà sicuramente a verbale, sarà da ricostruire la cosa - e che sarà sicuramente disponibile a ritornare in commissione per ribadire e approfondire.
In quella sede, in quella commissione è apparso evidente che ci siano state delle problematiche in questo senso, credo che il Quartiere abbia agito nella maniera più corretta possibile in conseguenza di queste notizie. Per quanto riguarda poi il tema case di Quartiere e il nostro rapporto anche con le associazioni, rendo noto che per la prima volata nella storia di questo Comune gli spazi dei centri sociali sono stati messi a bando e hanno attraversato dei percorsi di evidenza pubblica, tutti e 36 e non soltanto alcuni, e che l'associazione "Federcentri" ha avuto delle continuità così come delle rimesse in discussione e quindi troverei abbastanza balzano chi in questo momento sostenesse che noi stiamo trattando le associazioni con peso diverso, anche perché Federcentri non ha mai avuto nessuna convenzione quadro con l' Amministrazione comunale come ha avuto "Ancescao" e semmai il progetto "Case di Quartiere" ha aperto a un pluralismo delle associazioni nella gestione degli spazi e non viceversa. Quindi ho trovato delle ricostruzioni un po'strane da questo punto di vista. Nello specifico, nel Quartiere Savena ci sono spazi gestiti da "Federcentri" che hanno avuto la continuità, vedi il centro sociale Casa di Quartiere "La dacia", mentre altri come "Casa del Gufo" che sono stati messi a bando. Quindi starei più sul merito, eviterei di fare politica in maniera strumentale su questo, e non mi riferisco ai consiglieri comunali ovviamente, ma ad alcune dichiarazioni che abbiamo letto da parte di alcuni esponenti di queste associazioni, e starei più sul punto.
Gli strumenti che ci sono a disposizione sono quelli giuridici, quindi chi ritiene che certi atti siano da impugnare li può impugnare e ovviamente nelle sedi più opportune ci sarà chi giudicherà. Eviterei di mischiare troppo i piani, perché chi mischia i piani spesso lo fa quando non ha ragione. Mentre sarebbe interessante per tutti noi avere chiarezza sulle cose, un conto è cosa pensiamo dal punto di vista politico dell'Amministrazione, e qui ognuno si può esprimere e dire, un conto è se il Quartiere ha fatto delle cose irregolari dal punto di vista legale e giuridico. Questo non è un dibattito politico, è un dibattito giuridico, quindi c'è un avvocato che impugna degli atti e dei giudici che dicono chi ha ragione e chi no. Non è un dibattito politico, è regolarità delle cose dal punto di vista tecnico e amministrativo e poi sugli episodi ultimi di offese e sul dibattito che si è svolto anche in consiglio su alcuni consiglieri, io non ritorno perché penso che abbiamo già discusso molto su questo e ci siamo già confrontati
Domanda della consigliera Clancy
"Visti gli articoli di stampa e video report apparsi in merito alla gestione del centro sociale Casa del Gufo e al confronto politico avvenuto in merito. Premesso che nell'allegato a) della delibera di giunta DG/89/2019 Il centro sociale Casa del Gufo viene così valutato: "Il Centro presenta una conclamata criticità nella sua disponibilità a rapportarsi con il Quartiere, e non vi è alcuna condivisione delle attività. Inoltre il Centro, ha avviato, in totale autonomia e senza rispettare le dovute procedure, un cambiamento del comitato direttivo e della rappresentanza legale del Centro. La convenzione sottoscritta nel 2009 risulta pertanto completamente disattesa.Il Quartiere ritiene che, per le sue caratteristiche e la sua ubicazione, lo spazio abbia potenzialità importanti per una completa riprogettazione del ruolo e delle attività del Centro con particolare attenzione ai giovani, adolescenti e alle famiglie". Chiede al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico amministrativa in merito; se corrisponda al vero che il quartiere Savena sarebbe entrato nel merito dell'elezione delle cariche dell'associazione che gestisce il centro sociale anziani Casa del Gufo; se, secondo l'Amministrazione, ci siano state irregolarità nelle procedure di tali elezioni, e, se lo ritiene, perché; se corrisponda al vero che la precedente gestione con affiliazione Ancescao avesse lasciato un buco nel bilancio pari a 20 mila euro; se sia a conoscenza di insulti e frasi sessiste rivolte alla consigliera di quartiere Giorgia Resca al consigliere di quartiere Nicola Stanzani e se questi provengano anche da esponenti delle istituzioni".
Risposta dell'assessore Lepore
Grazie presidente. Parto dalla cosa più importante che è questa denuncia di frasi sessiste che sarebbero state proferite nei confronti della consigliera Resca, ovviamente ho appreso questa cosa dal post che è stato pubblicato da lei stessa su Facebook e le esprimo la mia massima solidarietà e una forte condanna a chiunque utilizzi questo tipo di linguaggio nei confronti di chicchessia e in particolare nei confronti di una giovane consigliera che svolge il proprio lavoro legittimamente e con le proprie posizioni politiche che siano di sinistra, di destra o di centro.
Detto questo, in merito alle sue domande, credo sia molto importante distinguere l'aspetto politico da quello giuridico e tecnico. Cioè, come in parte ho già detto in un precedente intervento, sono disponibile a partecipare ad una commissione o ad un'udienza dove si approfondisca nuovamente, perché c'è già stata in realtà una commissione dove abbiamo avuto sia rappresentanti del Quartiere che l'associazione Federcentri che i rappresentanti del centro sociale, ma sono disponibile ad un nuovo incontro di commissione dove si possano approfondire tutti i dettagli. Credo quella sia la sede migliore, anche perché se ci sono state delle irregolarità su come si sono svolti i fatti dal punto di vista procedurale, quella che è la regolarità di bilanci di un'associazione non sta in prima battuta alla politica dirlo, ma sono i tecnici e i funzionari dell'Amministrazione che hanno questo compito. In particolare al direttore di Quartiere Dino Cocchianella che ha seguito tutta la procedura, che ha già in commissione avuto modo di affermare alcune cose in merito - sarà sicuramente a verbale, sarà da ricostruire la cosa - e che sarà sicuramente disponibile a ritornare in commissione per ribadire e approfondire.
In quella sede, in quella commissione è apparso evidente che ci siano state delle problematiche in questo senso, credo che il Quartiere abbia agito nella maniera più corretta possibile in conseguenza di queste notizie. Per quanto riguarda poi il tema case di Quartiere e il nostro rapporto anche con le associazioni, rendo noto che per la prima volata nella storia di questo Comune gli spazi dei centri sociali sono stati messi a bando e hanno attraversato dei percorsi di evidenza pubblica, tutti e 36 e non soltanto alcuni, e che l'associazione "Federcentri" ha avuto delle continuità così come delle rimesse in discussione e quindi troverei abbastanza balzano chi in questo momento sostenesse che noi stiamo trattando le associazioni con peso diverso, anche perché Federcentri non ha mai avuto nessuna convenzione quadro con l' Amministrazione comunale come ha avuto "Ancescao" e semmai il progetto "Case di Quartiere" ha aperto a un pluralismo delle associazioni nella gestione degli spazi e non viceversa. Quindi ho trovato delle ricostruzioni un po'strane da questo punto di vista. Nello specifico, nel Quartiere Savena ci sono spazi gestiti da "Federcentri" che hanno avuto la continuità, vedi il centro sociale Casa di Quartiere "La dacia", mentre altri come "Casa del Gufo" che sono stati messi a bando. Quindi starei più sul merito, eviterei di fare politica in maniera strumentale su questo, e non mi riferisco ai consiglieri comunali ovviamente, ma ad alcune dichiarazioni che abbiamo letto da parte di alcuni esponenti di queste associazioni, e starei più sul punto.
Gli strumenti che ci sono a disposizione sono quelli giuridici, quindi chi ritiene che certi atti siano da impugnare li può impugnare e ovviamente nelle sedi più opportune ci sarà chi giudicherà. Eviterei di mischiare troppo i piani, perché chi mischia i piani spesso lo fa quando non ha ragione. Mentre sarebbe interessante per tutti noi avere chiarezza sulle cose, un conto è cosa pensiamo dal punto di vista politico dell'Amministrazione, e qui ognuno si può esprimere e dire, un conto è se il Quartiere ha fatto delle cose irregolari dal punto di vista legale e giuridico. Questo non è un dibattito politico, è un dibattito giuridico, quindi c'è un avvocato che impugna degli atti e dei giudici che dicono chi ha ragione e chi no. Non è un dibattito politico, è regolarità delle cose dal punto di vista tecnico e amministrativo e poi sugli episodi ultimi di offese e sul dibattito che si è svolto anche in consiglio su alcuni consiglieri, io non ritorno perché penso che abbiamo già discusso molto su questo e ci siamo già confrontati