Question Time, chiarimenti sulla corsia ciclabile di viale Lenin
L'assessore Claudio Mazzanti ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Andrea Colombo (Partito Democratico) sulla corsia ciclabile di viale Lenin. Domanda del consigliere Colombo"In merito agli articoli ...
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L'assessore Claudio Mazzanti ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Andrea Colombo (Partito Democratico) sulla corsia ciclabile di viale Lenin.
Domanda del consigliere Colombo
"In merito agli articoli di stampa relativi alla nuova corsia ciclabile d'emergenza realizzata in viale Lenin; domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico amministrativa in merito all'importanza strategica della corsia ciclabile che è stata realizzata in viale Lenin e alle connessioni con la rete ciclabile esistente; se ritiene che questa nuova corsia ciclabile è pericolosa per i ciclisti e provoca congestione del traffico e aumento di inquinamento, come affermato da alcuni esponenti politici, o se viceversa ritiene che generi benefici per la mobilità e in tal caso quali; se ha notizia di incidenti avvenuti o rischiati in via Saragozza a causa della nuova corsia ciclabile di recente realizzata, se risulta che il Biciplan non sia stato approvato né dai Quartieri né dal Comune, e se concorda che le piste ciclabili debbano essere realizzate su vie secondarie, come dichiarato da alcuni esponenti politici; quali sono le altre corsie ciclabili emergenziali e i doppi sensi ciclabili in centro storico di cui è prevista l'attuazione durante i mesi estivi, e se condivide la necessità di avere l'intera rete di mobilità d'emergenza, presentata dalla Giunta alla Commissione Mobilità lo scorso 15 maggio, pronta e operativa entro la partenza della fase 3 prevista a settembre".
Risposta dell'assessore Mazzanti
Gentile consigliere,
l'intervento recentemente attuato in viale Lenin rientra nel progetto di sicurezza stradale attivo su diversi ambiti territoriali della città, opportunamente integrato con l’aggiunta di corsie ciclabili ex DL 34/2020 su ambo i lati della strada, a seguito dell’emergenza Covid-19 e della conseguente necessità di contenere l’uso dei mezzi motorizzati privati in considerazione del minore temporaneo utilizzo del trasporto pubblico, all’interno del Piano della mobilità ciclabile emergenziale di prossima adozione in Giunta e già anticipato nelle sue linee essenziali ai Consiglieri della IV Commissione “Mobilità, Infrastrutture e Lavori Pubblici” nella seduta del 15 maggio. Ciò per evitare un arretramento e un ritardo rispetto agli obiettivi di modifica della ripartizione modale degli spostamenti fissati dai vigenti strumenti di pianificazione (PUMS, PGTU e Biciplan di Bologna), oltre che per evitare una maggiore congestione della rete stradale della nostra città.
Si tratta di un intervento coerente con i suindicati strumenti di pianificazione, in particolare per il fatto di porre in connessione una pista ciclabile esistente, la “Carlo Piazzi”, che transita per via Misa, con l’asse della via Emilia, individuato dal Biciplan come sede della futura Ciclovia n. 1 Est.
L'Amministrazione ritiene che la sistemazione realizzata in viale Lenin, coerente con le linee guida di progettazione dei percorsi ciclabili indicate dal Biciplan e resa possibile anche dalla recente introduzione nel Codice della Strada di una nuova tipologia di corsia ciclabile valicabile e ad uso promiscuo con il traffico veicolare, rappresenti un miglioramento della situazione precedente in termini di maggiore sicurezza stradale con particolare riferimento all’utenza ciclistica. Questo perché, sulla scorta di consolidate esperienze maturate nelle città e nelle nazioni che più di altre hanno saputo assegnare un ruolo centrale alla mobilità ciclabile, è emerso come, in ambito urbano, i percorsi ciclabili segregati dalle correnti di traffico veicolare generino una maggiore conflittualità tra auto e bicicletta rispetto alle soluzioni che riconoscono alla bicicletta il proprio ruolo di veicolo a tutti gli effetti, assegnandole in quanto tale il giusto spazio all'interno della carreggiata stradale, e non al suo esterno. La ragione di ciò va ricercata nel fatto che la compresenza su strada di auto e bici favorisce la visibilità reciproca tra i due mezzi, garantendo ad entrambi una percorrenza della strada sicura e non conflittuale, ciascuno ovviamente nel rispetto delle norme di circolazione. Viceversa la segregazione delle biciclette in percorsi esterni alla carreggiata, peraltro realizzabili con maggiori difficoltà, costi e impatti, è foriera di conflitti nei punti dove inevitabilmente i due flussi auto e bici prima o poi si intersecano, a causa della minore reciproca visibilità che ne consegue.
Rispetto ad incidenti avvenuti o rischiati in via Saragozza a causa della nuova corsia ciclabile di recente realizzata: dalla data di inizio di percorribilità della pista ciclabile di via Saragozza, la Polizia Locale ha rilevato due incidenti stradali verificatisi nel tratto di strada ad essa corrispondente. Nessuno di questi si è verificato all'interno della suddetta pista, né sono emersi elementi tali da porre in relazione l'accadimento dei sinistri con la presenza della corsia in questione. Non si è attualmente in possesso di notizie circa possibili rischi di incidenti correlati a questa realizzazione".
Il Biciplan di Bologna, elaborato dall’Amministrazione comunale nel 2016 (già allora preceduto da una fase di ascolto dei cittadini e delle associazioni anche a livello dei Quartieri cittadini), è parte integrante e sostanziale del PGTU approvato lo scorso anno con delibera PGN. 540417-2019 del Consiglio Comunale. Come si può anche verificare all’interno di tale atto, durante la fase di deposito del PGTU è avvenuta la consultazione formale dei Quartieri, ai sensi degli artt.10 e 11 del Regolamento comunale sul decentramento. Tutti i Consigli di Quartiere si sono espressi favorevolmente in merito al Piano, con osservazioni e proposte, mediante delibera di Consiglio.
Poiché la mobilità ciclabile è una modalità di spostamento attesa ad obiettivi di crescita molto ambiziosi in termini di ripartizione modale nell’arco temporale di riferimento del PUMS (scenario 2030: dal 5% al 14% in ambito metropolitano e dal 5% al 18% in ambito comunale), tale incremento può essere conseguito solo realizzando una rete ciclabile urbana di ampia estensione, interconnessa con i Comuni confinanti, di fruizione facile, diretta e sicura, quindi necessariamente imperniata sugli assi principali della viabilità cittadina, da realizzarsi con modalità progettuali tali da assegnare alla bicicletta un ruolo centrale nell’organizzazione dello spazio stradale. In quest’ottica risulta quindi evidente che la viabilità secondaria non è il corretto ambito di sviluppo della rete ciclabile, mancando delle necessarie caratteristiche di brevità, continuità e linearità di percorso sulle lunghe distanze.
I progetti di corsie ciclabili emergenziali e i doppi sensi ciclabili in centro storico di cui è prevista l'attuazione durante i mesi estivi, ad oggi pienamente definiti e attuati o in corso di attuazione, grazie anche a un cofinanziamento regionale da 327 mila euro recentemente accordato, interessano i seguenti assi stradali, per un totale di circa 3,5 km: via Saragozza; via Porrettana; via Casarini; via Malvasia; viale Lenin.
Ulteriori interventi, sempre nell’ambito della rete da 10-15 km definita dal Piano della mobilità ciclabile emergenziale e che potranno giovarsi di ulteriori fonti di cofinanziamento anche a livello statale, sono attualmente in fase di affinamento, mentre altri ancora necessitano di maggiori approfondimenti prima di accedere ad un’attività progettuale di dettaglio. Indicazioni sui loro tempi di realizzazione e su altri particolari aspetti tecnici potranno essere forniti in un momento successivo. È comunque in fase di studio molto avanzato un progetto per la realizzazione del doppio senso ciclabile in via Galliera, nel tratto compreso tra via Parigi e via dei Mille".