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Question Time, chiarimenti sul vaccino antinfluenzale

L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (Gruppo misto) sul vaccino antinfluenzale.Domanda del consigliere De Biase"Visti gli articoli di ...

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L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (Gruppo misto) sul vaccino antinfluenzale.

Domanda del consigliere De Biase
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alle difficoltà riscontrate da parte dei cittadini di vaccinarsi contro l’influenza stagionale a causa della mancanza dei vaccini presso i medici di base e presso le farmacie. Vista la volontà dell'Amministrazione di promuovere una campagna di vaccinazione anticipandone i tempi di somministrazione. Pone la seguente domanda d’attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sul tema. Per sapere dall’ Amministrazione: se è a conoscenza di questa situazione emersa dagli articoli di stampa; se corrisponde al vero che entro i primi 10 giorni di novembre verranno consegnati ulteriori vaccini alle farmacie e ai medici di base; se tali vaccini saranno sufficienti a coprire le richieste della popolazione appartenente non solo alle fasce deboli ma a tutti i cittadini che ne fanno richiesta".

Risposta dell'assessore Barigazzi
"Inizio solo da quest'ultima cosa, perché non è esattamente così, le persone hanno tempo di fare il vaccino fino al 31 dicembre, i picchi dell’epidemia influenzale vengono stimati a gennaio, quindi c’è tempo sino al 31 dicembre. Anche gli arrivi dei vaccini a novembre sono all’interno dell’efficacia che potrà avere il vaccino e quindi della possibilità di potersi vaccinare. Siamo in tempo, quindi non c’è un ritardo. Rispondo anche sul resto nel senso che, al 19 ottobre, sono state consegnate 171 mila dosi, che è il valore di quel 70% che avevamo detto sarebbe stata la prima tranche di dosi previste, questo per quanto riguarda le persone che ne hanno diritto perché sono a rischio. Perché c’è sempre da fare la distinzione tra le dosi per le persone a rischio e quelle che non sono a rischio. Per quanto riguarda tutta la fascia che ha diritto alla gratuità, quindi dai 60 anni, il 70% è già stato distribuito. Nella prossima settimana, agli inizi di novembre, ci sarà il restante 30%. Quindi dovrebbero concludersi tutte le dosi per tutte le persone che sono a rischio o per gli over 60, e sono la stragrande maggioranza, sono quelle per cui in maniera particolare è raccomandata la vaccinazione. Ci sono poi 36 mila dosi di vaccino che devono arrivare al territorio dell’azienda ausl Bologna, che la prima settimana di novembre verranno date in farmacia. Queste 36 mila ritengo che saranno distribuite nella prima settimana di novembre e sono destinate alle persone che non sono in quella fascia. Naturalmente per tutte le persone che non hanno 60 anni e non sono a rischio. I vaccini che sono stati acquistati dalla regione sono 17 milioni e mezzo, siamo 60 milioni, ma non c’è mai stato per 60 milioni di persone. Di quei 17,5 milioni, la conferenza stato regioni ha deciso che l’1,5% andava nelle farmacie ed era quello destinato alle persone che non erano nella fascia degli over 60 o a rischio. La regione Emilia Romagna lo ha raddoppiato, cioè lo ha portato al 3% e quindi sarà in distribuzione dalla prima settimana di novembre in poi. È vero che poiché quelle dosi per gli over 60 e per quelli a rischio si presuppone sarebbe bene che arrivassimo alla soglia ideale del 95% di vaccinazioni, ma io mi accontenterei del 75% perché sarebbe senza precedenti un’ampiezza della vaccinazione di quel tipo. Chiedo venia se il numero non è esattissimo, noi dovremmo essere sul 57 - 58% nel 2019, quindi arrivare al 75% significherebbe una copertura per le persone che sono più esposte alle complicanze dell’influenza di portata enorme. Sarebbe la prima volta che si arriva a quel punto. Naturalmente le eccedenze che ci dovessero essere, i vaccini che rimangono, possono essere stornate a mio parere anche verso le persone che invece non sono in quella fascia e devo dire che ho anche letto che il collega regionale ha dichiarato che a fine novembre vorrebbe fare una valutazione dell’andamento della vaccinazione per verificare, da una parte la possibilità di acquisire ulteriori dosi e dall’altra di destinare altre quantità alle farmacie e quindi insomma, il tempo c’è. Quelle dosi per quella prima fascia dovrebbero essere alla fine del mese nei luoghi dove poi devono venire effettuate, cioè medici e pediatri in libera scelta e subito dopo occorre partire con le altre, sperando che anche il Ministero possa prendere in considerazione, laddove ci dovesse essere una richiesta, come sottolinea lei, delle persone che non sono nella fascia a rischio che sono sotto i 60 anni, la richiesta di poterne acquistare ulteriormente. Le ricordo che quest’anno con 17,5 milioni di dosi siamo a circa 6-7 milioni in più rispetto all’anno scorso".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:49
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