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Question Time, chiarimenti sul cantiere di via Misa

La vicesindaca Valentina Orioli ha risposto alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto) e Paola Francesca Scarano (Lega nord), sul cantiere di via Misa. La risposta è stata letta in aula dall'assessore D...

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La vicesindaca Valentina Orioli ha risposto alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto) e Paola Francesca Scarano (Lega nord), sul cantiere di via Misa. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Davide Conte.

Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alla vicenda legata alla costruzione di un nuovo palazzo al posto di un supermercato in via Misa alla quale si sono opposti i residenti della zona. Visto che il costruttore ha rivisto radicalmente il progetto abbandonando quello originale che prevedeva la costruzione di 20 piani oscurando le abitazioni vicine. il Comune dovrà valutare il nuovo progetto. I residenti della zona chiedono anche che la zona non diventi solo un dormitorio senza più servizi e negozi. Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere se l’Amministrazione abbia già valutato il nuovo progetto. Per sapere infine se terrà in considerazione le richieste dei residenti di via Misa circa la necessità di mantenere servizi e negozi in zona".

Domanda della consigliera Scarano
"Sono a chiedere al signor Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere se l'amministrazione ha intenzione di rendere più sicura la zona mettendo in sicurezza il cantiere di Via Misa affinchè non divenga un rifugio per senzatetto e luogo di ritrovo per spaccio e scambi illegali".

Risposta della vicesindaca Orioli letta in aula dall'assessore Conte
"Gentili consigliere, l’intervento in via Misa riguarda la trasformazione di una piastra commerciale all’interno di un comparto residenziale che è stato progettato negli anni sessanta.
Come tutti ricordate, la proprietà ha presentato un progetto di trasformazione residenziale dell’immobile che aveva ricevuto nel 2019 una valutazione preventiva positiva. La valutazione preventiva in questo caso ha il valore di un parere, non è un titolo edilizio. Il titolo edilizio che ne è seguito, cioè la Scia, ha proposto un edificio diverso, che rappresenta in effetti una evoluzione peggiorativa rispetto alla prima proposta, e che deve essere coerente con tutte le norme vigenti, oltre ad avere una qualità adeguata al contesto. Per questa ragione lo scorso 23 giugno abbiamo emesso una Ordinanza “per conformare la Scia”, che ha determinato la contestuale sospensione dei lavori.
Di tutti questi passaggi abbiamo tenuto costantemente informati sia la presidente di Quartiere che i residenti, che insieme abbiamo anche incontrato.
In seguito alla sospensione dei lavori gli Uffici comunali hanno ripreso l’interlocuzione con la proprietà e con i tecnici incaricati, apprendendo dell’intenzione di modificare radicalmente il progetto nella direzione auspicata dai cittadini.
Sappiamo che la proprietà intende presentare un nuovo progetto, confermando la destinazione residenziale, ma contenendo lo sviluppo del nuovo edificio entro la volumetria della piastra commerciale esistente. Questo progetto non è ancora stato presentato al Comune, ma ci risulta che sia stato discusso in Assemblea di condominio fino a raggiungere un accordo fra i condomini e la proprietà.
Il fatto che si sia raggiunto un accordo ci sembra molto positivo. I cittadini residenti nei condomini circostanti saranno sicuramente soddisfatti per un progetto più rispettoso delle preesistenze, poiché una delle più grandi preoccupazioni da loro espresse era legata all’aumento di altezza dell’edificio e al conseguente mutamento delle visuali e dell’introspezione, mentre resterà confermata, a quanto ci è dato di sapere, la destinazione d’uso residenziale.
Sulla modifica delle destinazioni d’uso ci tengo a ribadire un concetto che più volte ho espresso, anche rispondendo a precedenti domande su via Misa.
L'immobile posto in via Misa 18 è oggi disciplinato dall'art. 64 del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE), e si trova in Ambito Pianificato Consolidato Misto. Il PSC e il RUE hanno introdotto anche a Bologna un modo di regolare gli usi in urbanistica che si basa sull’individuazione degli usi “esclusi” e di quelli “soggetti a verifica di ammissibilità”. Questo approccio corrisponde ad una necessità di flessibilità che è ormai patrimonio comune degli strumenti e delle norme urbanistiche, non solo a Bologna. Nel caso specifico, vista la vocazione residenziale dell’ambito, il cambio d'uso di edifici esistenti verso la residenza è ammesso senza condizioni, per la sua sostanziale coerenza con il contesto.
Infine, la situazione di “degrado” che alcuni lamentano, corrisponde semplicemente al fatto che c’è un cantiere, la cui custodia compete alla proprietà, che in questo momento è fermo perché la proprietà sta lavorando per predisporre il nuovo progetto".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:49
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