Question Time, chiarimenti sui nuovi focolai di Covid-19
L'assessore Marco Lombardo, ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sui nuovi focolai di Covid -9.Domanda del consigliere Piazza"Nella rassegna stampa si apprende che ...
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L'assessore Marco Lombardo, ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sui nuovi focolai di Covid -9.
Domanda del consigliere Piazza
"Nella rassegna stampa si apprende che nei giorni scorsi sono stati individuati vari focolai a Bologna, l'ultimo quello che coinvolge circa 40 lavoratori della ditta Bartolini: si legge inoltre che i cittadini hanno generalmente abbassato la guardia e le misure di sicurezza sono scarsamente rispettate. Si chiede alla giunta una valutazione sulle situazioni riportate. Se condividono quanto riportato dai giornali che ci sia un generale "rilassamento" delle persone che porta a sottovalutare il rischio contagio e se ritengano di adottare nuove misure comunicative per sensibilizzare le persone a non abbassare troppo la guardia (magari con un format particolarmente adatto alle fasce giovani). Con riferimento all'ultimo focolaio individuato presso la ditta Bartolini, che coinvolge probabilmente anche corrieri che girano per effettuare consegne per la città, se ritengono necessaria una campagna di screening mirata".
Risposta dell'assessore Lombardo
"“Grazie presidente,
grazie consigliere per la domanda, anche perché riguarda un caso di stringente attualità, quindi concentrerò la risposta suddividendola in due parti. La prima più puntuale rispetto il caso ristretto e la seconda invece di riflessione sul monitoraggio e sul rispetto delle prescrizioni in materia di sicurezza. Sulla vicenda in questione, in collaborazione con il collega assessore Barigazzi e con il direttore Pandolfi, mi preme comunicare e informare che alle ore 12 di ieri, quindi del 25 di giugno, i casi confermati tra i lavoratori dell’azienda di logistica erano 47. Il focolaio è confinato nel reparto magazzino e quindi ha coinvolto al momento solo magazzinieri, si è poi diffuso in alcuni casi a livello del nucleo familiare, oltre ai contatti amicali. In totale tra familiari e conoscenti sono state individuate altre 17 persone positive. Complessivamente risultano quindi 64 persone positive al Sars Covid-19 correlabili a quel cluster, di queste 55 sono asintomatiche, 41 tra i dipendenti e 14 tra i familiari e conoscenti, e 9 sono sintomatiche, 6 tra gli operai e 3 tra i familiari e conoscenti. Dei 64 casi confermati, 2 sono ricoverati in ospedale, uno tra i dipendenti e uno tra i familiari e conoscenti, gli altri sono in isolamento fiduciario domiciliare. L’attività di contact tracing ha prodotto l’esecuzione di 138 tamponi, ai quali se ne aggiungono 190 in esecuzione alla data del 25 giugno. Nello stesso tempo sono stati disposti complessivamente 130 isolamenti fiduciari domiciliari tra i contatti stretti che sono stati evidenziati nel corso delle inchieste epidemiologiche. Le indagini sono ancora in corso tutte orientate a confinare completamente il focolaio e garantire il corretto isolamento dei casi e dei contatti stretti. La sede di lavoro che è stata interessata dal focolaio è stata oggetto di sopralluoghi sia da parte del personale del servizio di igiene sanità pubblica, e da parte del servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro. L’attività di contact tracing è ancora in corso e che la stessa stia fornendo risultati importanti in termini di efficacia vista l’altissima percentuale dei soggetti individuati come positivi che risultano come asintomatici. Un segno della rapidità dell’intervento, della capacità di arginare e controllare il focolaio in questione. È probabile che con questa tipologia di approccio vengano individuati nelle prossime ore ulteriori casi, un segnale importante di confinamento e controllo del fenomeno, rispetto al coinvolgimento di corrieri, lo dico anche per evitare inutili allarmismi da parte dei cittadini, si precisa che al momento i casi positivi sono solo tra il personale addetto all’attività di magazzino e tra i contatti familiari e amicali degli stessi. Anche nell’eventualità che dalla prossima indagine emergessero positività tra gli autisti di corrieri, non si possono evidenziare al momento rischi particolari per la comunità se i cittadini adottano adeguati comportamenti, ovvero all’arrivo della merce utilizzano la mascherina e dopo aver aperto il pacco puliscono con detergenti in modo adeguato le mani. Questo rispetto al caso di specie, mi preme anche segnalare che in realtà si parla di Bartolini, ma si dovrebbe fare più probabilmente riferimento a una cooperativa che opera in sub appalto rispetto a Bartolini, quindi sempre nel settore della logistica. E questo ci riporta a discussioni che abbiamo fatto tante volte su come sia complicato e quanto sia doveroso applicare i temi della sicurezza nei luoghi di lavoro e di tutela dei lavoratori anche nei casi di sub appalto con particolare riferimento al settore della logistica. Alcune valutazioni invece più politiche rispetto la domanda che lei pone, a mio avviso non dobbiamo seminare il terrore e la paura ma d’altra parte non dobbiamo abbassare la guardia, perché potremo considerare superata l’emergenza Covid-19 solo quando avremo trovato un vaccino. Ed è evidente che la ripresa delle attività ha, pur con tutte le regole della sicurezza, determinano un rischio di contagi. Le attività di tracciamento e le attività di controllo e di verifica che vengono fatte nel nostro territorio, servono proprio a cercare di intervenire nella maniera più rapida possibile. Ricordo che per quanto riguarda le attività di vigilanza, sempre sul tema del Covid, sono state fatte ad oggi quasi 1200 verifiche con 500 accesi in azienda, molti di questi vengono fatti su segnalazioni e ad oggi sono stati segnalati solo due casi di irregolarità. Intanto significa che le aziende e i lavoratori stanno mettendo in operale misure di sicurezza, laddove vengano utilizzate invece in maniera, diciamo, troppo disinvolta, è importante ci sia un’attività di verifica e di controllo. Penso anche che sia importante svolgere questo tipo di attività in stretto raccordo con le autorità funzionali, la Città metropolitana so che avvierà una commissione tecnica proprio su questo aspetto e so che sono stati fatti diversi controlli e diverse verifiche anche dalle autorità di interporto proprio per evitare che si creino allarmismi su questo tema, penso anche che come in una prima fase abbiamo avviato il tema dei tavoli metropolitani, primi e unici in Italia, sulle regole da scrivere, adesso la situazione ci richiede un passo successivo ed è per questo che proporrò alla Città Metropolitana, ma anche alle autorità regionali, all'Ispettorato del Lavoro e all'Asl, di in qualche modo trasformare i tavoli metropolitani di scrittura delle check list, almeno per quelle che ancora non devono partire, quelle che non riguardano settori come quello fieristico, in osservatori permanenti, proprio per garantire il più puntuale monitoraggio delle regole. Perché come voi sapete perfettamente non basta scrivere le regole, poi bisogna verificare che vengano attuate. Quindi io penso sia importante sempre informare e sensibilizzare i cittadini, anche con l’utilizzo di infografiche rivolte ai giovani ma rivolte anche a tutta la comunità e anche agli stranieri e che questi lavoratori abbiano le indicazioni su come lavorare nelle condizioni di sicurezza e, concludo, dobbiamo cercare di non abbassare la guardia e monitorare il rispetto delle regole del distanziamento in materia di sicurezza".