Question Time, chiarimenti sui dehors in città
L'assessore al Commercio Alberto Aitini ha risposto questa mattina in sede di Question Time alle domande d'attualità dei consiglieri Umberto Bosco (Lega nord), Isabella Angiuli (Partito Democratico), Paola Francesca Scarano (Lega nord) e Marco...
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L'assessore al Commercio Alberto Aitini ha risposto questa mattina in sede di Question Time alle domande d'attualità dei consiglieri Umberto Bosco (Lega nord), Isabella Angiuli (Partito Democratico), Paola Francesca Scarano (Lega nord) e Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sui dehors in città.
Domanda del consigliere Bosco
"Alla luce dell'articolo di stampa si chiede il parere della Giunta. In particolare si chiede di sapere se la sospensione della Cosap sarà applicata anche alle occupazioni permanenti per quelle attività commerciali che, per Decreto o forza maggiore, hanno sospeso l'attività".
La domanda della consigliera Angiuli
"A seguito degli articoli di stampa e delle dichiarazioni del Sindaco Merola, inerenti le modalità con le quali l'Amministrazione intende tutelare le piccole imprese commerciali e artigianali della nostra città chiedo al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica circa le modalità e i criteri attraverso cui verranno incentivati nuovi progetti di utilizzo e gestione dello spazio pubblico, con particolare riferimento all’ampliamento dei dehors esistenti, alla temporanea approvazione di nuovi dehors e più in generale nuovi progetti di pedonalizzazione dello spazio pubblico con finalità sociali e culturali".
La domanda della consigliera Scarano
"Dehors, un giorno la trovata del millennio, il giorno dopo una boiata fuorilegge"... Così si leggeva in un articolo pubblicato due anni. Oggi invece il Sindaco chiede più dehors in tutta la città... Sono a chiedere al Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo su questo cambio di prospettiva anche alla luce di un regolamento votato non tanto tempo fa ed estremamente rigido proprio sulle norme che regolano i dehors".
La domanda del consigliere Piazza
"Visti gli articoli di stampa sulle nuove pedonalizzazioni e nuove regole per musica e spettacoli a misura di dehors, visto che molte attività di ristorazione e bar non potranno in pratica riaprire rispettando le norme di sicurezza e di distanziamento. In molti casi la riapertura avrebbe più costi che potenziali introiti. In altri casi sarebbe impraticabile per insufficienza degli spazi. Alla luce degli articoli di stampa pongo la seguente domanda d’attualità per avere dal Sindaco e la Giunta una valutazione politica amministrativa su quanto riportato, si chiede se sarà permesso agli esercizi commerciali di espandersi temporaneamente verso l'esterno (ove possibile) nella parte antistante per riuscire ad aprire rispettando le norme di sicurezza e una sostenibilità economica dell'attività. Se questa temporanea espansione possa avvenire senza oneri per l'esercizio commerciale per la durata delle limitazioni imposte dalle norme (esenzione cosap)".
La risposta dell'assessore Aitini
“Ritorno volentieri su un tema che era già stato oggetto di una mia risposta per di più proprio al consigliere Colombo e che questa settimana ha occupato l’attenzione della stampa locale. A Bologna, come avete richiamato anche voi, noi abbiamo scelto da subito di instaurare un dialogo costruttivo con i rappresentanti dei commercianti. Il Sindaco ed io abbiamo incontrato le associazioni di categoria e ascoltato le loro richieste che, ci tengo a dire, sono non solo legittime ma anche assolutamente ragionevoli nel contesto della drammatica situazione economica e sociale che stanno e che stiamo tutti vivendo.
Riguardo i contenuti delle vostre domande, ci tengo a fare alcune puntualizzazioni. Innanzitutto, l’orientamento già esplicitato dal Sindaco Merola è motivato dalla volontà di rispondere a una situazione del tutto straordinaria, che è appunto l’emergenza coronavirus con misure altrettanto straordinarie da mettere in campo, come abbiamo detto, in un periodo limitato, pensavamo da giugno a settembre-ottobre, con modalità trasparenti e semplici, con l’obiettivo proprio di salvaguardare per quanto possibile la ripresa delle attività economiche in condizioni di sicurezza per tutti, sia per i gestori e i lavoratori di queste attività, e anche per i cittadini-clienti e quindi salvaguardando, anche in questo caso, per quanto possibile, la tenuta in termini sociali della nostra comunità. Nessuno, ci tengo a dirlo anche per rispondere in particolare al consigliere Piazza, vuole mettere in discussione i principi di un regolamento dehors che costituisce un equilibrato punto di approdo, di un lungo e positivo confronto con i gruppi consiliari, i quartieri, i rappresentanti delle categorie economiche e anche con la Sovrintendenza, ma siamo di fronte all’oggettiva necessità di derogare ad alcune delle norme tecniche, pensate per un contesto di fruizione 'normale' dello spazio pubblico e che oggi impedirebbero la realizzazione di un progetto temporaneo con le caratteristiche di cui stiamo parlando. In questo quadro quindi, stiamo approfondendo delle interessanti proposte arrivate dalle associazioni di categoria, di cui rispetto e davvero apprezzo gli obiettivi e lo spirito costruttivo. Come ho già avuto modo di dichiarare anche nei giorni scorsi abbiamo messo al lavoro un gruppo intersettoriale del comune di Bologna che sta già facendo ogni sforzo possibile per contemperare i diversi e legittimi interessi in campo, salvaguardando in primis la fruibilità dello spazio pubblico data tre dei cittadini, dei pedoni, delle persone con disabilità, delle persone che vanno in bicicletta e consegnando alla giunta in tempi molto ravvicinati le ipotesi di fattibilità. Per farvi alcuni esempi, stiamo lavorando su vari aspetti ad esempio la procedura per la richiesta di dehors temporanei, che deve essere molto rapida, proprio per permettere una concessione di questi nuovi spazi già dalla riapertura, quindi dall’inizio di giugno, stiamo lavorando sul tema degli stalli auto, degli stalli handicap, degli stalli per il carico e scarico per capire dove possiamo intervenire, ad esempio sul tema degli stalli handicap c’è chiaramente una enorme sensibilità oltre chiaramente delle prescrizioni di legge sulle quali siamo assolutamente convinti di salvaguardare. C’è un tema di segnaletica temporanea che dovrà chiaramente andare ad integrare la segnaletica present in questo momento nella città. Stiamo studiando varie ipotesi di occupazione temporanea, appunto per nuovi dehors, anche tramite fascia oraria, ad esempio nell’incontro con le associazioni di categoria è venuta fuori appunto un’ipotesi di una sorta di pedonalizzazione temporanea nella fascia oraria che va dal tardo pomeriggio alla sera, quindi una fascia oraria che potremmo indicare tra le 18 e le 24. Il progetto si stende dal centro alla periferia e quindi non è vero che si sta pensando solo al centro storico, il centro storico ha sicuramente maggiori criticità legate alla già presenza di numerosi dehors, quindi chiaramente presenta delle difficoltà maggiori rispetto la periferia, ma è un progetto che deve coinvolgere le attività commerciali di tutta la città. Se dovessero e se arriveranno richieste anche, e come sono sicuro che arriveranno, dalla periferia chiaramente non c’è nessuna preclusione lavorare in questo senso. Si parla di dehors di tipo A, cioè non si pensa di allargare, di concedere un raddoppio di strutture fisse, per gli addetti ai lavori parliamo di strutture denominate dehors di tipo B e di dehors di tipo C, ma si darà la possibilità di allargarsi solo con i tavoli e sedie, che quindi andranno ad aumentare il volume dello spazio di concessione che già ha l’attività commerciale. Non siamo contrari a priori, rispondendo ala consigliera Angiuli, ad impedire anche ad un’attività artigiana, penso ad esempio ad una gelateria, di utilizzare lo spazio pubblico, è chiaro che ci sono delle differenze oggettive. In un bar o in un ristorante è molto più complicato far entrare un cliente alla volta, mentre in una gelateria è più facile organizzarsi per fare entrare nella propria attività un cliente alla volta e quindi ci potrebbe essere meno necessità di avere uno spazio esterno. Cosa che invece ormai diventa di vitale importanza, ad esempio per un locale o per un ristorante, a maggior ragione se, come pare le prescrizioni del governo siano stringenti rispetto la gestione dello spazio interno di un bar o di un ristorante, quindi la necessità di avere ampi spazi all’aperto diventa davvero vitale per la sopravvivenza di questa attività. Ma in generale non c’è nessuna preclusione sul tema di lavorare anche con delle attività artigianali, cito le gelaterie per capire di cosa parliamo ma in generale tutti. Non abbiamo cambiato quindi impostazione rispetto ai dehors, anzi riteniamo che il regolamento sia stato un enorme passo in avanti rispetto agli anni scorsi e si è riusciti tutti insieme, io più volte ho apprezzato e anche pubblicamente ringraziato il contributo del consiglio comunale per arrivare ad un regolamento che ricordo è stato condiviso da tutto il consiglio comunale oltre che dagli addetti ai lavori. Non c’è nessuna volontà di tornare indietro ma di intervenire con una misura straordinaria e temporanea in questa fase di grande emergenza.
Per quanto riguarda, e concludo, il tema della Cosap, quindi relativa al tema dell’occupazione di suolo pubblico, con la delibera di giunta dello scorso 18 aprile, la giunta ha deliberato di non richiedere il canone nel perdio di chiusura, quindi marzo, aprile, maggio e di procedere al rimborso di quanti l’avessero già versato. Circa l’abbattimento e le riduzioni per i restanti mesi dell’anno, abbiamo già espresso un orientamento di massima favorevole rinviando chiaramente la decisione al momento in cui sarà chiara la dimensione dei trasferimenti dal governo nazionale agli enti locali necessari a riequilibrare le mancate entrate degli enti locali. Decisione che è appunto in dirittura d’arrivo perché stiamo tutti aspettando il cosiddetto decreto di maggio, che aveva essere di aprile, ma è stato posticipato a maggio. Rispetto nello specifico alla domanda del consigliere Bosco, io non ho visto la risposta del dottor Cammarata, ma visto che oggi pomeriggio abbiamo la commissione, penso che potremo affrontare la questione in modo più approfondito”.