Question Time, chiarimenti sui contagi nelle Case di riposo
L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto, in seduta di Question time, alle domande d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (Gruppo misto) e della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sui contagi nelle Case di riposo.Domand...
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L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto, in seduta di Question time, alle domande d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (Gruppo misto) e della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sui contagi nelle Case di riposo.
Domanda del consigliere De Biase
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alle case di riposo che hanno riportato il numero più alto di decessi in questa pandemia. Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per chiedere all’Amministrazione cosa si sta facendo per gestire la problematica dei contagi che hanno avuto e stanno avendo alcune case di cura"
Domanda della consigliera Scarano
"Trentatre residenti sono in ospedale, altri 53 in isolamento. Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere se l'amministrazione sta seguendo l'evolversi di questa situazione e se ha appurato che l'accaduto non sia da attribuire a errate procedure, a mancati accertamenti o da eventuali spostamenti dei residenti da un reparto all'altro senza le dovute attenzioni. Sono altresì a chiedere se l'amministrazione si è accertata che i parenti dei residenti che risultano aver contratto il virus, siano stati informati immediatamente di quanto stava accadendo".
Risposta dell'assessore Barigazzi
"Oggi siamo in una situazione per quanto riguarda i positivi che finalmente si sta stabilizzando, da qualche giorno non sono in aumento, ma vanno diminuendo nelle Residenze di tutta la provincia e calano anche i sospetti. Questo è un dato positivo se lo pensate naturalmente in relazione al fatto che abbiamo fatto i tamponi a quasi tutti e che ci sia una stabilizzazione dei positivi e un calo dei sospetti direi che è un dato positivo, se pur nella dolorosa vicenda delle case di riposo che ovviamente è internazionale, molto grave. Non siamo fuori dall’emergenza, perché la fase uno per le case di riposo andrà avanti ancora e dovremmo tenere alta la guardia all’interno di quelle case di riposo; dovremmo cominciare a riflettere sul futuro, in alcune interviste ho cominciato a farlo, parlando proprio della necessita di una revisione delle norme dell’accreditamento che norma le CRA a più in generale una revisione anche del ruolo delle residenze per anziani, che voi sapete sono molto differenziate. Questo andrà fatto all’interno però di una revisione più generale dei servizi e delle politiche che noi vogliamo offrire all’età anziana, dall'invecchiamento attivo alla domiciliarità, dalle strutture intermedie alla sanità sul territorio, dalle case della salute ai percorsi sulla cronicità, per finire appunto anche alle diverse forme di residenzialità, compresi gli alloggi protetti.
Credo che la politica dovrà fare un lavoro grosso su questo e su questo potremmo dare una prova di maturità, anche per ciò che vorremmo fare nel futuro per mettere in sicurezza luoghi che sono nati non per fronteggiare delle pandemie, ma per ospitare nella fase finale della vita delle persone curandole al meglio, anche luoghi in cui la socialità e la relazione era uno dei caratteri distintivi.
Dovremo cercare di capire come tenere in equilibrio entrambe queste cose, sapendo che la parte sanitaria è sempre di più stata preponderante per persone che hanno una vita media così alta, ormai quando entrano nelle CRA e per il fatto che non riescono più a stare a casa. L’aggiornamento è tenere alta la guardia, comincia a stabilizzarsi il numero, comincia anche a calare il numero degli operatori positivi, cominciano a ritornare, comincia a esserci anche una situazione piuttosto diversa dal momento di crisi per quanti riguarda il personale delle CRA.
Abbiamo chiesto e stiamo operando una ricognizione in tutta la città metropolitana partendo dal comune di Bologna, alle CRA abbiamo chiesto di ricostruire attraverso una griglia che abbiamo dato noi, tutto quello che è successo, questo ci permetterà di fare una discussone più approfondita, come diceva lei, non so se saremo già in grado di avere questi dati per quando avete proposto la commissione. Ho inteso fare una ricognizione completa di tutto quello che è accaduto, una ricostruzione e quindi potremo offrire alla fine un quadro molto preciso anche a livello metropolitano. Credo che siamo gli unici che stiamo cercando di fare questa operazione.
A task force è arrivata a 123 sopralluoghi nelle strutture, se pure un in bilancio che è pesante, meno male che noi abbiamo creato questa task force fin dall’inizio perché ha davvero impedito un bilancio ancora peggiore; voi sapete sanità pubblica, geriatria territoriale, infermieristica territoriale, infettivologia dell’Ospedale Sant’Orsola, sono tutte persone presenti che seguono costantemente tutti i momenti di criticità o anche solo quando c’è un positivo.
Abbiamo cominciato e quasi ultimato la campagna dei tamponi più sierologico sia per gli ospiti che per gli operatori e questa campagna dovrà andare avanti.
Vorrei portare in Conferenza metropolitana anche la proposta di un lavoro di comparazione dei decessi avvenuti nelle CRA nei primi 4 mesi di quest’anno da affidare al Dipartimento di sanità pubblica per compararle con i 4 anni precedenti, sulla falsa riga di quello che Istat fa per i comuni. Nella prossima Conferenza porterò questa proposta che si unirà a quella di ricognizione di cui parlavo. Avremo tutti gli elementi per potere fare una discussione che nel capire cosa è successo, ormai stanno già uscendo diverse analisi perché è stato un problema che ha attraversato in maniera trasversale tutto il mondo occidentale, la BBC ieri parlava del 5,8% della popolazione presente nelle Residenze inglesi morta, comparata al 2,3% dei decessi in tempi ordinari, quindi stiamo parlando in quel paese della triplicazione. Credo che questo purtroppo sarà una discussione che noi dovremo fare e che però se la facciamo su questi dati che stiamo raccogliendo e su questo studio che avrà tempi leggermente diversi rispetto alla ricognizione ci permetterà davvero di fare un ragionamento su cosa dovranno essere questi luoghi in futuro. E dovremo farlo anche in fretta.
Abbiamo deciso insieme all’Azienda di mantener in atto la task force, perché per noi la prima fase non è passata, almeno fino alla fine di luglio e se ci sarà bisogno anche dopo. L’Ausl per le aziende pubbliche sta fornendo anche del personale e quindi ha dato un contributo anche in termini di infermieri e OSS in questo ultimo periodo in cui si è allentata l’emergenza in ospedale per fare in modo che la situazione del personale permettesse alle CRA di fare ritornare gli operatori che sono in forze e che finiscono il loro periodo di positività.
A Saliceto stiamo vedendo una difficile situazione sanitaria, mentre l’emergenza sul piano organizzativo e assistenziale è rientrata, sono state sostituite le unità di personale assenti perché in isolamento e potenziate le figure aggiuntive come fisioterapisti per la mobilizzazione di ospiti e psicologi per la comunicazione e i contatti con i famigliari, una iniziativa che ha voluto l’Asp pubblica. Sull’emergenza che si sta vivendo la task force è presente sempre, sono stati fatti accessi, sono state date indicazioni terapeutiche specifiche, come camere riservate con bagno per l’isolamento e per la cura corporea ogni 4 ore, il percorso specifico sporco-pulito, l’utilizzo di tutti i DPI previsti in quantità necessaria, li non abbiamo questo problema, e l’incremento anche degli interventi di pulizia. Così come il tempestivo ricovero presso le strutture ospedaliere ogni volta che ce n’è bisogno. Gli spostamenti sono stati solo quelli autorizzati dalla task force, dai reparti positivi ai reparti negativi. Si registrano purtroppo diversi decessi e sicuramente il lavoro che dicevo prima ci farà capire lo scostamento rispetto ai decessi ordinari negli anni in cui non abbiamo fortunatamente vissuto la pandemia da Covid-19.
Buone notizie su riscontri di ospiti che possono ritornare indietro a seguito del doppio tampone negativo e che erano in ospedale. Per questi ultimi si tanno attivando delle procedure di rientro protetto, forse anche in sedi e reparti appositamente individuati che possono essere diversi da Saliceto.
Da questo punto di vista è stato fatto tutto quello che insieme alla task force si è individuato per contenere al massimo questo focolaio che purtroppo li si è sviluppato, è lo stesso gestore sia in Viale Roma, sia in Lercaro sia in Albertoni; in Lercaro abbiamo addirittura il covid-free e in viale Roma è stata gestita con successo, abbiamo i primi guariti, anche persone di età molto avanzata. Pur seguendo le stesse procedure che si sono seguite anche negli altri tre luoghi continua a permanere alta l’attenzione su Saluceto, che si sta seguendo con l’Ausl, e speriamo in questa settimana di potere davvero stabilizzare la situazione anche li.
Per quanto riguarda le informazioni ai famigliari, sono state garantite costantemente per via telefonica dal personale assistenziale, medico e dalla psicologa dedicata al servizio, per aggiornare delle situazioni specifiche degli ospiti e della struttura in generale. La direzione Asp ha deciso molto opportunamente di fare comunicati stampa settimanali e mirati, che vengono pubblicati sul sito internet, inviati per mail ai dipendenti. A tutti i famigliari è stata inviata una lettera di aggiornamento il 21 aprile, con un allegato di tutte le misure messe in campo fino a quel momento, ed è stato attivato dal 28, anche su indicazione della direzione, un aggiornamento specifico per ogni struttura che è fatto attraverso una lista broadcast su WhatsApp, le persone ricevono oltre alle telefonate anche un aggiornamento della situazione di volta in volta, questo perché magari tutti non avevano la mail e si è considerato utile aggiunger anche WhatsApp a queste misure.
Segnalo anche che è stato potenziato il servizio psicologico con avvio di un novo pool di 5 psicologhe di Asp grazie alla collaborazione con l’associazione EMBR e questa è una iniziativa che vuole consolidare un contatto tra ospiti e famigliari con le telefonate e videochiamate programmate, ma anche per offrire un supporto psicologico per la gestione di un momento difficile soprattutto per coloro che hanno perso i loro cari.
È attiva una costante operazione di monitoraggio, campagna di tamponi che è organizzata direttamente da Asp. Questo lo ricordo sempre, nel momento in cui è accaduto in Saliceto, Asp ha organizzato autonomamente i tamponi, comprandoli da un laboratorio autorizzato proprio perché eravamo a primi di aprile, la situazione dell’Azienda era molto pesante, per far passare il più breve tempo possibile è andata a cercarseli autonomamente. Stiamo cominciando a registrare anche il rientro in servizio di diversi operatori dopo l’esito negativo di due tamponi.
È una situazione in continua evoluzione, per ora i numeri sono quelli che citava anche lei nella domanda, non ce ne sono altri, speriamo appunto che con tutte queste misure, con la continua presenza della task force a cui ci rimettiamo nel seguire le indicazioni terapeutiche che di volta in volta vengono date, di poter stabilizzare anche questa situazione e incominciare anche ad avviarci verso il recupero di una normalità che, come ho detto all’inizio, nelle CRA avrà bisogno di una riflessione più ampia".