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Question Time, chiarimenti su un caso di maltrattamenti in famiglia

L'assessora alle Pari opportunità Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega nord) su un caso di maltrattamenti in famiglia.Domanda del consigliere...

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L'assessora alle Pari opportunità Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega nord) su un caso di maltrattamenti in famiglia.

Domanda del consigliere Bosco
" 'Per l'ennesima volta picchia la moglie e, all'arrivo dei carabinieri, chiamati dalla figlia, tenta il suicidio. Catturato, rivendica la legittimità del suo violento operato'. Si chiede il parere della Giunta, in particolare si chiede di conoscere quali misure preventive ritenga utili adottare al fine di rieducare chi proviene da contesti dove la violenza di genere è socialmente e legalmente tollerata o promossa".

Risposta dell'assessora Zaccaria
"Grazie presidente, grazie consigliere Bosco. Lei a voce mi riformula la domanda impostandola sull'integrazione, ma la domanda scritta parte da un episodio di violenza e mi si chiedeva cosa facciamo per 'rieducare' persone che commettono violenza. Io consigliere su questo piano non ci sto, nel senso che capisco che per lei sia così e che sia coerente con quanto ha sempre detto e la sua appartenenza politica sostiene, ma il collegamento tra provenienza e violenza, che la porta a dire che questa persona è violenta perché non si è integrata, non ha accolto i valori dell'Italia, è qualcosa che io contrasto. E non lo contrasto solo io come opinione personale, ma sono i numeri a dirci qualcosa di molto diverso, mi dispiace molto dover dire che, se la mettiamo su questo piano, questa persona è perfettamente integrata. Se andiamo a guardare, infatti, chi sono i maltrattanti in Italia, tutti i dati che abbiamo - non solo quelli dei centri antiviolenza, ma i dati dell'Istat e delle forze dell'ordine -, oltre il 70% delle persone che commettono atti di maltrattamento e violenza, come quelli che lei ha descritto per questo caso di cronaca, sono italiani. Quindi, mi dispiace, ma non posso proprio in nessun modo cogliere l'invito a parlare di integrazione se partiamo da questo, nel senso che l'integrazione per me ha un valore in sé, di dare alle persone che provengono da altri Paesi adeguate opportunità per una vita dignitosa. Se la spostiamo sul piano dei valori, appunto in connessione alla violenza, sono costretta a dover dire che la violenza è un fenomeno che riguarda con numeri altissimi il nostro Paese, quindi questo signore, ahimè, è perfettamente integrato e in ottima compagnia, passatemi il sarcasmo amaro. Tanto è vero che sono moltissimi gli ambiti in cui agiamo per contrastare la violenza, partendo proprio dal presupposto che la violenza è trasversale. Se andiamo a vedere le statistiche non solo di quei Paesi nei quali le donne vivono ancora in uno stato di forte subordinazione, ma dei Paesi che consideriamo molto più evoluti dal punto di vista socio-politico di noi, come quelli del nord Europa, ci dicono che la violenza è un fenomeno assolutamente trasversale, che non bada alla provenienza, che si fonda su dinamiche di potere attraverso meccanismi socio-culturali e quindi faccio fatica a rispondere sul suo piano. Se fosse rimasto alla domanda che mi aveva scritto, le avrei detto che dal 2017 abbiamo aperto un Centro, che si chiama Senza violenza, dove uomini che vogliono modificare i propri atteggiamenti violenti, possono intraprendere dei percorsi che si basano proprio su un'assunzione di responsabilità e anche di analisi dei meccanismi socio-culturali che portano un uomo ad assumere atteggiamenti nei confronti di una donna, che nella maggior parte dei casi sappiamo benissimo essere la sua compagna. Quindi, sia personalmente, che con il Sindaco e questa Giunta, non possiamo accogliere questa impostazione che vuole collegare integrazione e violenza. L'integrazione, ribadisco, ha un valore importantissimo, su cui ci applichiamo tanto e vengono destinate delle risorse che secondo me sono poche, così come dovrebbero essere molte di più quelle destinate al contrasto alla violenza. Non so se le ho risposto, ma questa riformulazione della domanda in sede di Question Time, mi porta molto lontano dalla risposta che avevo pensato per lei".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:49
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