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Question Time, chiarimenti su un caso di cronaca che coinvolge un presunto domiciliato alla microarea di via del Gomito

L'assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Sassone (Fratelli d'Italia) su un caso di cronaca che riguarda un presunto domiciliato alla microarea di via del Gomito. Domanda d...

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L'assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Sassone (Fratelli d'Italia) su un caso di cronaca che riguarda un presunto domiciliato alla microarea di via del Gomito.

Domanda d'attualità del consigliere Sassone
“Facendo seguito a quanto riportato in questi giorni sugli organi d'informazione, come da articolo di stampa in allegato alla presente, relativamente al cittadino di etnia rom denunciato per furto in flagranza di reato e domiciliato e/o residente presso il campo nomadi di via del Gomito a Bologna;
chiede al Signor Sindaco il proprio pensiero in merito; e si chiede se corrisponda al vero che il predetto cittadino sia effettivamente residente e/o domiciliato presso il campo sosta nomadi "microarea" di via del Gomito visto che ad oggi la predetta area risulta non ancora funzionante e se non ritenga sbagliato concedere la residenza presso una struttura non ancora funzionante e se non ritenga opportuno inserire nella convenzione da stilare con i futuri fruitori della microaerea il fondamentale obbligo a non commettere reati da parte dei soggetti convenzionati indicando, quale sanzione per la violazione, la decadenza dalla permanenza nella microarea”.

Risposta dell'assessore Barigazzi
“Relativamente a quanto chiedeva il consigliere, la microarea di via del Gomito non è attiva e di conseguenza non è abitata, quindi non è possibile procedere con il trasferimento degli aventi diritto. Questa persona non so chi sia, perché non abbiamo nessun nome, ma non abbiamo dato nessuna residenza ancora, perché le persone non si possono spostare, c'è una lista di persone che ha risposto all'avviso e che quando l'area sarà pronta si trasferiranno. Quindi non so chi sia questo cittadino, ma non può avere residenza o domicilio in una sede che non c'è ancora, né dalle verifiche che ho fatto fare, ci risulta che qualcuno abbia occupato l'area abusivamente. Non so quindi perché abbiano scritto via del Gomito, nella microarea non risulta alcuna residenza o domicilio.
Sulla seconda questione che pone, valuteremo, ma faccio notare al consigliere che mi pare che neanche nelle case pubbliche si perda il diritto quando venga comminata una pensa. Le ricordo anche che proprio ai condannati privi di dimora, spesso viene preclusa la possibilità di accedere ai percorsi di rieducazione che sono previsti dall'ordinamento penitenziario in ottemperanza al dettato costituzionale. Infatti i nostri servizi sono attivi nel collaborare con l'amministrazione penitenziaria proprio per rendere effettiva la funzione costituzionale della pena, le azioni sviluppate sono molteplici, tra l'altro tra queste è compresa l'accoglienza abitativa in emergenza fino a un massimo di sei mesi per le persone dimesse dal carcere. Quindi, più che una questione di opportunità, che valuteremo, non vorrei che fosse una questione di scarsa utilità quella che mi pone. Penso che poi se gli viene tolta la possibilità di avere una residenza e poi ad esempio lo mettono agli arresti domiciliari, poi dobbiamo trovare un posto dove metterlo agli arresti domiciliari o addirittura metterlo all'interno dell'accoglienza abitativa. In più bisognerebbe fare, ovviamente, una valutazione sul tipo di reato. Comunque, proveremo a capire se abbiamo il tempo prima di aprire le due microaree e le convenzioni con gli ospiti di come tenere in considerazione questi aspetti”. 

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:47
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