Question Time, chiarimenti su progetti per adolescenti
L'assessore Elena Gaggioli ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) su progetti per adolescenti. Domanda della consigliera Mazzoni"In merito alle notizie, con pa...
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L'assessore Elena Gaggioli ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) su progetti per adolescenti.
Domanda della consigliera Mazzoni
"In merito alle notizie, con particolare riferimento all’impatto dei divieti dovuti all’emergenza sanitaria nei confronti degli adolescenti; posto che: gli/le adolescenti (insieme ai bambini/e) hanno subito con minore incidenza e gravità l’impatto diretto dell’infezione da virus covid19, ma sono tra i più esposti all’impatto indiretto della pandemia dovendo affrontare le maggiori conseguenze psicosociali a lungo termine della pandemia e delle prolungate misure di contenimento dell’infezione decretate per l’intera popolazione; domanda al Sindaco e alla Giunta se l’Amministrazione sta pensando di far ripartire i progetti a loro rivolti che già erano in essere, riaprendo anche gli spazi a loro dedicati; se si stanno valutando nuove soluzioni a seguito delle restrizioni dovute al rischio contagio da covid-19; se l'Amministrazione comunale, in sinergia con l'Ausl territoriale, si sta occupando del tema della salute mentale degli adolescenti e se lo ritiene prioritario".
Risposta dell'assessore Gaggioli
"Gentile consigliera Mazzoni, come lei rileva i bambini e gli adolescenti sono tra le categorie che hanno subito maggiormente l’impatto delle misure restrittive connesse all’emergenza sanitaria. Non vi è dubbio infatti che la chiusura della scuola e dei servizi educativi, ambiti rilevantissimi nelle loro relazioni sociali, abbia inciso sulla loro vita, ma oggi a preoccupare è soprattutto il protrarsi di questa situazione. La fase 2 per gli adolescenti come per i bambini non ha portato grandi novità.
Per questo sarebbe importante che a fronte della chiusura delle scuole fossero proprio le attività educative ad essere riprese, con tutte le precauzioni necessarie per garantire condizioni adeguate sotto il profilo della sicurezza sia per i ragazzi che per gli adulti di riferimento. Si tratta come per tutte le altre attività che sono riprese definire protocolli e regole comportamentali, la cui acquisizione da parte dei ragazzi assume anche un forte valore educativo rispetto alla consapevolezza sulla prevenzione del rischio di contagio, importante in tutti i settori della loro vita.
Sappiamo che sul tema della riapertura dei servizi educativi e più in generale di quelle attività ludiche, sportive, ricreative, culturali ci sono delle valutazioni in corso sul piano nazionale che ci richiederanno poi una declinazione a livello territoriale, come già si sta facendo nei tavoli comunali e metropolitani con le parti sociali.
Tuttavia è anche utile evidenziare che il Comune di Bologna attraverso la rete dei servizi educativi comunali (socio educativi, centri anni verdi, servizi ricreativi, educativa di strada) sta già facendo delle valutazioni in modo da essere pronti alla riapertura in presenza quando le misure restrittive saranno rimosse o allentate. Lo stesso sta accadendo in tutti quegli ambiti progettuali che vedono numerosi soggetti del terzo settore impegnati ad offrire opportunità educative rivolte agli adolescenti, che sono rimasti costantemente in contatto con la rete territoriale degli educatori di quartiere.
Sebbene vi sia la consapevolezza dell’urgenza di una ripresa graduale di queste attività anche in presenza, è altresì importante evidenziare come in questi mesi di lockdown non vi è stata mai una interruzione delle attività e dei contatti a distanza attraverso gli strumenti digitali. È quanto accaduto in tutti i servizi sopra citati e nelle progettualità diffuse sul territorio, come quelle finanziate dal PON METRO.
Inoltre anche la maggior parte dei servizi rivolti ai giovani sono stati riconvertiti nella modalità online. Di particolare interesse la rubrica Lo psicologo on line del portale Flashgiovani.it. Di esperienze di queste tipo se ne possono citare tantissime in ambito culturale, che hanno viste impegnate tutte le istituzioni culturali comunali e non solo.
Sono tutte esperienze che hanno avuto profili di novità e di originalità, tuttavia l’insostituibilità della relazione sociale, che per gli adolescenti assume un particolare significato, è altrettanto evidente. Anche per questo in questi mesi c’è chi si è occupato purtroppo anche degli effetti psicologici di questa situazione di isolamento e lo ha fatto con professionalità come l’ausl che nell’ambito dello Spazio giovani ha attivato un Servizio che risponde alle telefonate dei ragazzi per consentire loro di parlare con uno psicologo negli orari d'apertura. Proprio con l’Ausl è di nostro sicuro interesse nell’ambito del Tavolo per la Promozione del Benessere in Adolescenza – Tavolo Tematico Distrettuale dell’Ufficio di Piano della Città di Bologna per l’integrazione socio-sanitaria-educativa, inserire una programmazione specifica su questi temi.
In conclusione si sottolinea una prospettiva importante per la vera fase 2 degli adolescenti, che è l’estate e quindi la possibilità di promuovere un’offerta di servizi educativi estivi da dedicare anche a loro, insieme alle scuole e al terzo settore con cui vi è una forte collaborazione da anni. Ci sarà bisogno del coinvolgimento di tutti, per avere luoghi e attività interessanti da proporre ai ragazzi, c’è fiducia che saranno in tanti a proporsi nei diversi ambiti educativi, culturali e sportivi".