Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti su Coronavirus e ricadute economiche su turismo e imprese culturali

L'assessore alla Cultura e promozione della città, Matteo Lepore, ha risposto in sede di Question Time alle domande d'attualità dei consiglieri Addolorata Palumbo (gruppo misto-Nessuno resti indietro), Gian Marco De Biase (gruppo misto-...

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L'assessore alla Cultura e promozione della città, Matteo Lepore, ha risposto in sede di Question Time alle domande d'attualità dei consiglieri Addolorata Palumbo (gruppo misto-Nessuno resti indietro), Gian Marco De Biase (gruppo misto-Al centro Bologna), Paola Francesca Scarano (Lega nord) ed Emily Clancy (Coalizione civica) sull'impatto economico del Coronavirus rispetto a turismo, spettacolo, attività commerciali segnalato dalle associazioni di categoria.

Domanda d'attualità della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa in merito all’allarme lanciato dal mondo dello spettacolo e dell’ospitalità a causa delle chiusure imposte per la prevenzione del coronavirus.
Premesso che:
le motivazioni delle chiusure previste sono a tutela della salute dei cittadini e non si vuole discutere la necessità vista l’emergenza nazionale in atto.
Esiste però qualche discrepanza sul fatto che cinema e musei sono stati chiusi per una settimana mentre biblioteche, palestre e piscine sono rimaste aperte.
Anche l’assessore Lepore ha dichiarato che le misure, messe in atto per prevenire la diffusione del coronavirus, rischiano di provocare un impatto serio sul tema del turismo e dello spettacolo, causando ingenti danni economici.
Pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema; per sapere dall’Amministrazione quali misure di sostegno pensa di mettere in atto per sostenere il turismo e l’economia cittadina colpita duramente dalle misure messe in atto per contrastare la diffusione del coronavirus".

Domanda d'attualità del consigliere De Biase
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alla crisi economica che si sta abbattendo nel settore del turismo e quindi su tutte le attività commerciali presenti in Regione ed in città per contrastare la diffusione del Coronavirus.
Premesso che l’ordinanza regionale che ha chiuso al pubblico musei, cinema e monumenti è stata emessa giustamente a tutela della salute cittadina.
Pone la seguente domanda d’attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema; per sapere dall’Amministrazione cosa pensa di fare per agevolare e tutelare le attività commerciali presenti sul territorio che sono in sofferenza a causa delle restrizioni messe in atto per contrastare il coronavirus".

Domanda d'attualità della consigliera Scarano
"Bologna non si ferma".. ma viene fermata dalle disdette che gli operatori turistici stanno ricevendo - aggiungerei io. Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere dall'assessore Lepore, considerato il grido di allarme che le imprese ma anche le associazioni di categoria stanno lanciando - se ha intenzione di spendere parte degli introiti che sono derivati dalla tassa di soggiorno sinora incassata - in iniziative tese a sostenere operatori economici cittadini. Chiedo anche di conoscere - qualora questo periodo di crisi dovesse persistere, se l'amministrazione prenderà in considerazione la possibilità di sospendere alcune tasse/tariffe nei confronti del settore alberghiero - attività ricettive presente in città".

Domanda d'attualità della consigliera Clancy
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alle perdite economiche subite dai lavoratori e dalle lavoratrici nel settore dell'accoglienza, della cultura, del sociale, oltre a quelle dei lavoratori e delle lavoratrici precari e intermittenti o a partita iva e non solo, a seguito delle decisioni assunte in sede Nazionale e Regionale in merito alla gestione delle misure di prevenzione per contenere il rischio di diffusione del Coronavirus;
ritenute molto lodevoli le iniziative di mutualismo e solidarietà che si sono formate spontaneamente in città per la cura dei bambini e delle bambine a casa da scuola, considerato che con la chiusura delle scuole tutti i nuclei familiari con figli sono particolarmente colpiti nella conciliazione della vita lavorativa con il lavoro di cura, anche qui talvolta con perdite economiche rilevanti. 
Pone la seguente domanda di attualità: per avere una valutazione politica dal Sindaco e dalla Giunta sull'argomento; per sapere dall’Amministrazione se siano allo studio delle misure straordinarie di sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici per far fronte a questa situazione". 

Risposta dell'assessore Lepore
"Ringrazio i consiglieri che hanno posto delle domande su questo tema che, come avete colto, è davvero di grande rilevanza per la crisi che il notro Paese sta attraversando. Parto da un punto della situazione rispetto ai tavoli che la Regione ha attivato e anche il Governo. Due giorni fa ho avuto modo di partecipare al tavolo convocato dall'assessore regionale al turismo e attività produttive, Corsini, insieme a me erano erano presenti tutti gli assessori al turismo e alcuni sindaci delle principali città emiliane e le associazioni di categoria del settore turismo di tutta la regione. Insieme ci siamo confrontati sull'impatto che la crisi del coronavirus e delle ordinanze della Regione del Ministero hanno avuto sulla vita reale delle persone e sulle imprese, ovviamente la preoccupazione è molto forte. Confermo che i dati che abbiamo raccolto nei primi giorni sono dati di grandissima difficoltà per quanto riguarda l'impatto su tutto il territorio metropolitano bolognese e, in particolare, sulle aziende e su tutte quelle attività, anche del terzo settore, che si svolgono nel territorio nell'ambito del turismo, degli eventi, della cultura, per lo sport e della ristorazione così come del commercio.
Credo che mai come in questi giorni abbiamo capito quanto la cultura e il turismo siano linfa vitale per la nostra città, spesso lo diciamo, spesso anche forse con grande retorica raccontiamo quanto Bologna sia una città della cultura, basata sulla conoscenza, sulla frequentazione degli universitari degli eventi, ebbene, in questi giorni abbiamo drasticamente e visivamente avuto cognizione di cosa significa Bologna senza la cultura, senza gli eventi, senza gli studenti universitari. Uscire per strada oggi, probabilmente, è come tornare indietro nel tempo, a 10 anni fa, quando il settore del turismo non era sbocciato in questa nostra città. E quindi credo che il primo punto debba essere quello di riconoscere questa difficoltà, di conoscere questo impatto fortissimo che si sta avendo sulle aziende di tutti questi settori, un impatto che produrrà delle criticità forti, non fra qualche mese, ma già questa settimana quando alcune aziende rischieranno di chiudere oppure di non pagare alcuni fornitori, di non riuscire a pagare lo stipendio ai propri dipendenti, molti ristoratori e alcuni commercianti stanno già pensando di lasciare a casa, purtroppo, dei propri collaboratori e collaboratrici. E non dobbiamo parlare solo delle imprese, ma dobbiamo parlare delle mondo delle associazioni, del mondo del terzo settore, questo mondo che noi accarezziamo e al quale facciamo tanti complimenti, che, nel nostro territorio è socialità ma anche economia, con il perdurare di queste ordinanze, di vedere spegnersi questa parte molto importante. È chiaro che tutti noi riteniamo fondamentale il rispetto delle ordinanze, sappiamo bene che queste misure sono state intraprese dal Ministero della Salute e dalle regioni in maniera coordinata per limitare il contagio, per limitare lo stato di crisi sanitaria e il numero dei focolari, sicuramente è importante capire nelle prossime ore cosa accadrà. Oggi pomeriggio ci sarà un incontro tra il Presidente della Regione e i sindaci e sarà importante, in quella sede, capire come saranno varate le nuove ordinanze, noi ci siamo già espressi in questi giorni, in queste, ore, sopratutto sottolineando la questione economica. Questo è il secondo punto che con voi vorrei condividere, quando si parla di zone rosse occorre distinguere: un conto sono le zone rosse sanitarie, quelle dei focolai, un conto sono le zone rosse economiche, l'impatto delle ordinanze, che pure erano giuste e vanno rispettate - ribadisco - è un fatto che va ben oltre il confine dei focolai dal punto di vista sanitario. Tutte le città d'arte d'Italia in questo momento stanno soffrendo. A Bologna gli alberghi che, di solito nei mesi di marzo e aprile hanno un tasso di occupazione che va dal 60% all'80%, in questo momento hanno un 15% di presenze, ci sono alcuni ristoranti del centro storico che in queste sere hanno avuto un cliente. La zona universitaria con la chiusura delle lezioni e degli uffici è praticamente vuota e ovviamente tutte le persone che sono impegnate nel settore della ristorazione solo in grandissima difficoltà. Abbiamo ricevuto un appello dalle realtà culturali del mondo dello spettacolo, dell'associazionismo e dei locali, le incontreremo lunedì e già nell'incontro di oggi faremo presente al presidente della Regione quanto questo settore a Bologna rappresenti una parte importante dell'economia.

Verrò poi ai lavoratori degli appalti ma se solo ci fermiamo ai lavoratori del settore del turismo sto parlando, dal punto di vista occupazionale, che nella Città metropolitana di Bologna parliamo di 42.000 occupati, persone che lavorano sul nostro territorio che nove anni facevano altro o non vivevano qui, quindi parliamo di un settore nuovo che è nato e che è cresciuto, questo non dobbiamo dimenticarlo, e sopratutto non lo deve dimenticare il Governo. Voglio evidenziare in particolarmente un'intervista del Ministro Gualtieri sul Messaggero, che è uscita ieri, 27 febbraio, in cui il Ministro racconta le misure che il Governo ha deciso di intraprendere, cosa si sta chiedendo a livello internazionale nel G20, e anche a livello europeo. In particolare si stanno predisponendo delle misure, verranno sospesi i contributi previdenziali, i versamenti per la rottamazione delle cartelle, ci sarà un rinvio degli adempimenti fiscali anche per i clienti dei professionisti che sono nella zona rossa, un pacchetto di proroghe per dare un sollievo immediato. Ci sarà un aiuto alla liquidità delle piccole e medie imprese italiane attraverso il potenziamento del fondo di garanzia, si stanno stanziando 50 milioni di euro aggiuntivi per questo fondo e ampliando i criteri di utilizzo e 350 milioni di euro per il sostegno alle esportazioni, tutte misure legate ai territori e alle aziende dei lavoratori coinvolti, in particolare il giornalista chiede se queste misure varranno anche per le zone che non fanno parte della zona rossa sanitaria eppure sono colpite. Su questo il Ministro risponde con un "Certo, su questo per il turismo ci saranno misure di carattere generale" ed è molto importante che il Governo spieghi come. Questa mattina il Ministro Franceschini sta incontrando le categorie nazionali del turismo e gli assessori regionali ed è molto importante capire quali sono queste misure perché ci sarà un impatto fortissimo in tutto il settore dei servizi dell'accoglienza e della ristorazione, che è già un settore che soffre di precariato, pur avendo grandi numeri: non possiamo permetterci che si azzeri totalmente e che, anzi, non si colga l'occasione, finalmente, di riconoscere le peculiarità del settore e anche riconoscere quelle destinazioni turistiche che sono nuove, e la nostra è una destinazione turistica nuova, e spesso non viene chiamata ai tavoli ministeriali perché non si ricordano magari che Bologna è diventata una zona turistica, abbiamo gli stessi numeri di Napoli, per intenderci e tutte le volte chiedo che chiamino anche noi ai tavoli, perché devono sapere che in questo momento l'impatto è molto forte anche a Bologna anche se non abbiamo un focolaio, e quindi è necessario che gli aiuti siano anche sul nostro territorio, questo noi lo diremo.
Veniamo poi al tema dei servizi dell'amministratore comunale in appalto, ieri abbiamo incontrato i sindacati e abbiamo incontrato le associazioni di categoria che rappresentano i lavoratori dei settori educativi, della didattica dei Musei che ieri nel nostro comunicato stampa sono stati indicati. Si è deciso innanzitutto che non ci sarà alcun cambiamento per quanto riguarda le loro retribuzioni, per cui dall'intesa raggiunta cui seguiranno incontri specifici con le aziende l'Amministrazione si è impegnata a non avvalersi, per quanto riguarda i contratti di appalto, dello storno delle risorse, ma invece a pensare a una riprogrammazione delle ore di lavoro, per far sì che non ci sia alcun peso sugli stipendi dei lavoratori coinvoltio in questi servizi. Questa è la decisione che ha assunto il Sindaco e che quindi manterrà inalterati gli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti. Come sapete, nello stesso incontro si è anche deciso di non far pagare la retta dei nidi alle famiglie che hanno in questo momento la sospensione del servizio, vedremo se per una settimana o per più tempo, a seconda delle decisioni che oggi la Regione assumerà.

Ho già presentato quelle che sono le preoccupazioni della giunta, quelli che sono stati i provvedimenti presi, dai tavoli di crisi che si stanno oggi svolgendo a Roma sulla cultura e il turismo capiremo in maniera più dettagliata su come in questo settore si intende intervenire e questo riguarda precisamente il settore delle imprese, dei lavoratori e delle lavoratrici che sono impegnati nell'ambito della crisi. È chiaro che non basta semplicemente la tutela, occorre anche una ripartenza e un lavoro sulla promozione della nostra città. Questo è l'altro impegno sul quale, insieme ai miei colleghi delle altre città d'arte stiamo lavorando. È molto importante questa parte perché la crisi che abbiamo in questo momento di fronte è una crisi sopratutto di fiducia, di un mercato come quello turistico e di reputazione complessiva del sistema italiano ed europeo: le persone non stanno prenotando le ferie, non stanno venendo nel nostro Paese, non stanno scegliendo le nostre città come luogo di visita, anche se abbiamo una presenza in città, è chiaro che nei prossimi mesi, attualmente, è tutto congelato.
Per quanto riguarda le fiere, è stato fatto un incontro, sia a livello metropolitano sia a livello regionale, e sono stati riprogrammati i calendari sia per quanto riguarda il Cosmoprof e la Fiera del libro e le altre fiere e questo è già un primo punto importante, perché è del tutto evidente che le fiere che riguardano l'area business, nel momento in cui si svolgeranno vedranno di nuovo una presenza in città. Avremo una sovrapposizione però del periodo, perché avremo queste fiere in giugno che più solitamente è un periodo per il turismo leisure, con presenza di turisti individuali, di famiglie che hanno anche un'aspettativa sul costo delle camere e degli alberghi differente, come si può immaginare, dai professionisti che vengono per il Cosmoporf. Quindi stiamo, fiera per fiera, e attività culturale per attività culturale, svolgendo degli incontri come assessorato alla cultura. Ad esempio con il BiografilmFestival che si svolgerà esattamente nei giorni del Cosmoprof, per cercare di mettere nelle condizioni migliori possibili quelli che saranno gli ospiti, i visitatori che verranno in città e che sicuramente saranno di fronte ad una complessità che dobbiamo saper affrontare. Il periodo di giugno e di luglio di solito è un periodo molto importante, negli ultimi anni, dal punto di vista turistico, grazie proprio ai festival e alle attività che si svolgono, mentre attualmente abbiamo un buco per i mesi di marzo ed aprile. Questo buco è per noi così come per tutte le altre città d'arte dell'Emilia-Romagna e quindi con i miei colleghi, assessori al Turismo e alla Cultura delle altre città. Già questa mattina abbiamo firmato una lettera e mandato al presidente Bonaccini insieme a me hanno sottoscritto la lettera agli assessori di Ferrara, di Parma e di Ravenna, proprio per chiedere prima possibile la riapertura dei siti culturali, dei musei e delle attività, è molto importante avere delle date precise e delle prospettive per poter riprogrammare un'attività di promozione, per dare subito un segnale che nelle nostre città il turismo può tornare, che è possibile prenotare, che è possibile far visite guidate e che è di nuovo possibile tornare nelle più belle città d'Italia. A questo proposito stiamo preparando con la regione, una campagna con un investimento importante, che è stato annunciato dalla Regione a cui compartecipiamo con la nostra tassa di soggiorno e lo vorremmo fare insieme alle altre città d'arte dell'Emilia-Romagna e la lanceremo pubblicamente non appena si sarà placata un po' la bolla mediatica attorno al coronavirus, perché è del tutto evidente che oggi fare una comunicazione sarebbe del tutto controproducente, almeno con grandi investimenti sul mercato nazionale internazionale, non ci sarebbe spazio mediatico, si parla, tutti i giorni, nei telegiornali, di tutt'altro.
Mentre ci stiamo preparando per altre iniziative di contrasto, avete visto ad esempio, in questi giorni, come il sindaco di Milano ha fatto una cosa molto importante legata alla ripartenza di Milano, il racconto di una città che non si ferma. In questi minuti stiamo per lanciare anche noi un video, raccogliendo l'appello del sindaco di Milano, e lo rilanceremo, d'accordo con le altre città italiane, per metterci insieme in un lavoro di comunicazione virale, ma in questo caso positiva, per la riapertura del nostro Paese e l'hashtag sarà #LItaliaNonSiFerma e ovviamente #BolognaNonSiFerma così come non si ferma Milano e non si sta fermando Firenze.

Vi anticipo anche qui una misura che stiamo intraprendendo proprio in queste ore per il weekend che inizia domani. Comunque vadano le decisioni oggi pomeriggio non si riapriranno i siti culturali sabato per domenica perché l'ordinanza vigente scade il 1 marzo e quindi abbiamo deciso di aprire in maniera straordinaria sabato e domenica le biglietterie di alcuni nostri musei, teatri e nella Cineteca di Bologna
e lo faremo organizzando delle letture ad alta voce di fronte, negli spazi antistanti i nostri teatri, i nostri cinema e i nostri musei e sarà possibile, per tutti i cittadini che si presenteranno, ritirare gratuitamente, soltanto nelle giornate di sabato e domenica, la Card cultura. Un investimento, perché questo significherà che l'amministrazione si farà carico del costo di queste card, ma pensiamo che se centinaia di cittadini, forse pensiamo anche di più, si presenteranno sabato e domenica a ritirare gratuitamente la Card cultura, questo potrà essere un volano importante per le settimane e i mesi successivi. La Card cultura dura 12 mesi, permette di entrare con sconti in tutti i cinema e teatri e musei, alle mostre principali della città, di avere sconti importanti sulle librerie che hanno aderito al circuito, di consumare cultura per un anno intero con gratuità o agevolazioni molto importanti e quindi comunicheremo questo e invitiamo tutti cittadini e le cittadine a recarsi, qualora non avessero già la Card cultura, presso le biglietterie che saranno indicate nel comunicato stampa che faremo fra poco, nel foyer del Teatro comunale, nelle biglietterie della Cineteca e dei nostri musei perché solo per queste due giornate sarà possibile ritirare gratuitamente la Card e questo permetterà di dare una mano alla cultura cittadina, di essere parte di questa ripartenza, di collaborare e di dare un messaggio positivo. Per chi avesse già la Card cultura allungheremo di un mese, per cui la Card cultura di quest'anno durerà 13 mesi, per dare qualcosa anche ha chi ha fatto questo tipo di investimento.

In questi giorni abbiamo emesso anche un bando per il sostegno alle attività culturali e sportive e sono usciti fuori tutti i bandi per le convenzioni della programmazione culturale dell'estate e altre misure di sostegno al settore. Chiaramente quante risorse noi saremo in grado di erogare per cosa lo capiremo nelle prossime settimane quando avremo fatto i conti reali sull'impatto della tassa di soggiorno del coronavirus perché prima di promettere sgravi sulla fiscalità locale o contribuzione sulla fiscalità locale è importante sapere quant'è il budget che abbiamo a disposizione, essendo la tassa di soggiorno pagata dai turisti che vengono in città. La prima stima che abbiamo fatto in questi giorni è una stima importante qualora il turismo noi ripartisse nei mesi di aprile e di marzo, se dovessimo incassare zero nei mesi di aprile e di marzo avremmo un buco di circa 2 milioni di euro è chiaro che 2 milioni di euro sulla tassa di soggiorno per il settore cultura e turismo significa molto, non significa non poter fare le cose che ci eravamo premessi di fare ma probabilmente di non riuscire a fare quegli investimenti che ci eravamo ripromessi di fare per ripartire.
Quindi occorre chiarezza sui conti prima di promettere cose e conto di fare chiarezza proprio nei prossimi giorni con alcune previsioni ma noi non rinunceremo comunque ad investimenti ed operazione di rilancio e quella di questo weekend è una prima operazione che noi intendiamo mettere in campo. Lunedì mattina incontrerò insieme al Sindaco gli operatori culturali, l'ho già detto, nel pomeriggio, insieme al presidente della Camera di commercio abbiamo deciso di convocare la destinazione turistica metropolitana presso la Città metropolitana aperta a tutti i sindaci dell'area e a tutte le associazioni di categorie che fanno già parte della destinazione metropolitane e per quest'occasione abbiamo deciso di invitare anche i sindacati, alle 14.30 di lunedì. Ovviamente già oggi, ora per ora, ci saranno aggiornamenti sulla situazione, già oggi pomeriggio, all'uscita dell'incontro col presidente Bonaccini immagino ci saranno dei comunicati dove si darà conto di quello che verrà deciso oggi pomeriggio"

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:47
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