Question Time, chiarimenti su coronavirus e progetto Hera-ISS
L'assessore Alberto Aitini ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sul coronavirus e il progetto sperimentale di Hera e ISS (Istituto superiore di sanità).Domanda della consigliera ...
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L'assessore Alberto Aitini ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sul coronavirus e il progetto sperimentale di Hera e ISS (Istituto superiore di sanità).
Domanda della consigliera Cocconcelli
"Considerato che la sintomatologia più grave determinata dall’infezione da parte del COVID-19 è sicuramente a carico dell’apparato respiratorio, ma non si deve tralasciare anche l’interessamento gastrointestinale.I ricercatori a Hong Kong hanno esaminato i dati di una coorte di pazienti Sars COVID-2, realizzando una review sistematica e successiva metanalisi di 60 studi contenenti dati sull’aspetto gastrointestinale (su un totale di 4.243 pazienti) e 11 studi sulla ricerca del RNA virale nelle feci.
In base a questo studio, tra i pazienti di Hong Kong (età media 58 anni), il 25% presentava sintomi gastrointestinali, in genere diarrea e dolori addominali;non tutti accusavano tosse. L’esame delle feci per RNA, effettuato su tutti i pazienti, anche senza sintomi intestinali, è risultato positivo nel 15% dell’intera coorte e nel 9% di quelli che non accusavano sintomi gastrointestinali. Nella metanalisi, la prevalenza X-Files complessiva di sintomi enterici è stata del 18%: più comunemente si è avuta diarrea (12%), nausea e vomito (10%) e dolori addominali.
La positività del test RNA sulle feci associata alla positività del test sui campioni respiratori è stata del 48%, e in studi che hanno riferito l’esito di test eseguiti nel tempo si è visto che la positività del campione di feci si è mantenuta anche dopo che il tampone respiratorio era diventato negativo.Alla luce di questi studi e che la battaglia al virus non si combatte solo negli ospedali e che Hera è stata coinvolta in un progetto sperimentale con Iss chiedo una valutazione politica amministrativa nel merito e se sono a conoscenza delal durata del progetto Hera -ISS".
Risposta dell'assessore Aitini
“Grazie consigliera per la domanda che ci permette di approfondire aspetti importanti che passano meno dalla cronaca rispetto all'emergenza che stiamo vivendo. Hera sta con l'Istituto Superiore di Sanità in alcune attività specifiche. Ciò è nato sulla base del rapporto di collaborazione e di fiducia che da tempo è consolidato nell'ambito dello sviluppo dei Piani di sicurezza dell'acqua. Hera ha fornito un proprio contributo nella stesura del rapporto dell'ISS sul Covid-19 numero 10, dal titolo “Indicazioni ad interim su acqua e servizi igienici in relazione alla diffusione del virus Sars-Cov-2” del 7 aprile. Inoltre, come diceva la consigliera, è stata recentemente concordata la partecipazione di Hera al progetto sperimentale avviato dall'ISS relativo alla rilevazione della presenza di Sars-Cov-2 in reflui fognari urbani. Tale progetto intende principalmente sviluppare una metodica analitica specifica per la rilevazione della presenza del virus nei reflui fognari. L'auspicio è che tale metodica possa consentire attraverso stime semi-quantitative di effettuare dei monitoraggi generali a livello di interi agglomerati urbani, in grado quindi di dare indicazioni sull'andamento epidemico: l'inizio, la fase di crescita, la fase stazionaria, la fase di decrescita e l'esaurimento. Quindi capiamo quanto sia importante questa attività di analisi. A prescindere dai tempi di sviluppo di questo progetto, in relazione all'andamento dell'epidemia Covid-19, la possibilità offerta da tale approccio è ritenuta molto interessante dalle autorità sanitarie e potrebbe offrire un importante strumento di supporto alle decisioni politiche per la gestione di future situazioni emergenziali analoghe. Hera fornirà, lo studio è appena cominciato, campioni medi sulle 24 ore di reflui fognari in arrivo dagli impianti di depurazione di Modena, Bologna e Rimini. I campioni saranno prelevati con frequenza settimanale per un periodo ancora da definire e conservati presso il laboratorio di Hera a -20°, per poi essere trasferiti al laboratorio dell'ISS di Roma, la struttura diretta da Luca Lucentini. Non è ancora stata definita la durata del progetto, in quanto la messa a punto della metodica analitica da parte dell'ISS, risulta ad oggi in fase di affinamento e il monitoraggio sui campioni di acqua reflua sarà protratto fino a quando l'ISS lo riterrà necessario. L'ISS non prevede analisi sugli scarichi dei depuratori e sui fanghi, ma solo sui campioni prelevati in ingresso dagli impianti di depurazione. Questo perché, come diceva anche la consigliera, in riferimento ai timori sulla presenza di Sars-cov2 nelle acque depurate, è bene citare l'Iss e la recente ricerca condotta dal Cnr-Irsa sui depuratori di Milano e di Monza dimostra che la presenza di Rna inattivo del virus in ingresso agli impianti risulta poi completamente eliminata con i trattamenti di depurazione. Come ha dichiarato Luca Lucentini, direttore del Reparto di qualità dell'acqua e salute dell'ISS, non ci sono rischi trasmissivi associati alla presenza del Covid-19 nelle acque reflue. Infine, rispetto al coinvolgimento di Hera in questo progetto, riteniamo che sia una testimonianza del rapporto di collaborazione instaurato da tempo tra la società della nostra città e l'Istituto, ritengo che dovremmo essere tutti orgogliosi dell'incarico che Hera ha ricevuto dall'Istituto Superiore di Sanità, per un lavoro che è ritenuto molto importante in questa fase e in una fase futura”.