Question time, chiarimenti su coronavirus e continuità educativa
L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto, nella seduta di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (Movimento 5 stelle), su coronavirus e continuità educativa per i bambini 0-6 anni.
Domanda della consigliera Foresti
"Visto il lancio d’agenzia sull’iniziativa della IES mettendo sulla propria pagina web contenuti multimediali per le famiglie dei bambini bolognesi da 0 a 6 anni;.visto che tanti genitori lamentano di non avere in casa sufficiente materiale di cancelleria.Riconoscendo il grande lavoro che stanno facendo anche le insegnanti e le educatrici dei nidi pone la seguente domanda d’attualità:per avere dal Sindaco e la Giunta una valutazione politica amministrativa su quanto riportato e quali azioni possa mettere in campo per la mancanza dei materiali a disposizione delle famiglie con bambini".
Risposta dell'assessora Zaccaria
"Gentile consigliera Foresti,
la mia riflessione riguarda principalmente il progetto "Rimanere insieme a distanza", che lei ha citato e che coinvolge attualmente tutti i servizi all'infanzia del Comune di Bologna (Nidi, Scuole infanzia, Centri Bambini e Famiglie) e ha lo scopo di mantenere viva la relazione educativa con i bambini e con le famiglie che i servizi all'infanzia hanno costruito nei mesi di apertura e che inaspettatamente e bruscamente è stata interrotta a causa dell'emergenza sanitaria, inaspettata anche rispetto all'incertezza nella durata della chiusura.
La riflessione parte dalla consapevolezza che questo tempo di sospensione non si caratterizza come il tempo delle vacanze estive, ma come un tempo di permanenza continuativa e necessaria nelle proprie abitazioni, che impone alla famiglia di costruire un nuovo equilibrio nelle relazioni intra familiari, nell'utilizzo degli spazi, dei tempi e in generale nelle abitudini di vita. Cambia molto rispetto ai luoghi in cui i bambini stanno, alle condizioni sociali e alla disponibilità di strumenti tecnologici o meno.
Questo tempo è anche un tempo di sospensione psicologica in cui il distanziamento sociale e le possibili emozioni che anche gli adulti vivono: paura, ansia, precarietà, insicurezza, influiscono sui bambini di questa età, sulle loro fantasie e immaginazioni, quindi non si tratta solo di attività per far passare il tempo ma che tengono conto di questi elementi. Anche la mancanza del movimento fisico, dovuto alle attuali restrizioni, può influire sul bambino provocando possibili tensioni che sfociano in comportamenti oppositivi e di aggressività che i genitori devono affrontare e contenere.
L'intenzione è dunque quella di mantenere il contatto con i bambini e con le loro famiglie, sostenendo la relazione tra adulto e bambino in casa e favorendo una gratificazione reciproca nel passare insieme un tempo disteso che può ricordare la scuola e i compagni, mantenendo vive le abitudini consolidate a scuola attraverso la ricorsività e la ripetitività dei momenti e delle attività di gioco.
Sono proposte molto semplici giochi individuali o collettivi da svolgere a casa quali letture, narrazioni, attività di manipolazione o ricette di cucina molto semplici, insieme a saluti ai bambini da parte delle educatrici e delle insegnanti; tali proposte vengono inviate ai genitori attraverso i Presidenti del Comitati.
In questo senso le proposte progettate ed inviate ai genitori sono espressamente pensate per poter essere realizzate con gli oggetti presenti in casa, come i materiali di recupero: carte, cartoni, scatole delle uova, barattoli di latta, alimenti, libri, colori vari e senza necessitare obbligatoriamente di materiale specifico di cancelleria.
Se in qualche caso viene richiesto l'utilizzo minimo di materiale di cancelleria, come ad esempio pennarelli, matite colorate e cartoncino per la realizzazione di un disegno, viene comunque posta la necessaria attenzione affinché questa diventi un'opportunità di gioco e non un' attività obbligatoria per il bambino, tenendo conto che non sempre si può uscire per comprare i pennarelli.
Ad oggi i riscontri ricevuti dai pedagogisti da parte dei Presidenti dei Comitati sono stati positivi, di buon apprezzamento delle proposte inviate e delle modalità attivate per il contatto e non ci risultano pervenute segnalazioni di difficoltà di reperimento di oggetti o materiali.
Sarà cura dei gruppi di lavoro durante tutto il periodo di sospensione, progettare e proporre sempre più attività che richiedano l'uso di materiali semplici, disponibili in casa e accessibili a tutti, proprio per evitare che, in questo particolare periodo, le famiglie siano costrette ad uscire per acquisti aggiuntivi di materiali e soprattutto per garantire a tutti l'effettiva partecipazione e non creare situazioni di potenziale esclusione che sappiamo già essere incidenti per materiali di altro tipo rispetto alla semplice cancelleria, come computer e tablet. Su questo stiamo cercando di intervenire perché su questo elemento si rischia sì l'esclusione e l'isolamento e anche una perdita di contatto diretto con bambini e famiglie. Stiamo cercando di porre attenzione su questo elemento che è di portata più difficile da risolvere che non il reperimento di semplici materiali”.