Question Time, chiarimenti su coronavirus e chiusura dei mercati contadini
L'assessore alla Sicurezza urbana integrata, Alberto Aitini, ha risposto in seduta di Question Time alle domande d'attualità dei consiglieri Addolorata Palumbo (gruppo misto Nessuno resti indietro), Emily Clancy (Coalizione civica) e Francesco...
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L'assessore alla Sicurezza urbana integrata, Alberto Aitini, ha risposto in seduta di Question Time alle domande d'attualità dei consiglieri Addolorata Palumbo (gruppo misto Nessuno resti indietro), Emily Clancy (Coalizione civica) e Francesco Errani (Partito Democratico) sulla chiusura dei mercati contadini.
Domanda d'attualità della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alla decisione del Comune di Bologna di chiudere anche i mercati contadini e visto altresì la protesta di alcuni agricoltori e allevatori che con questa chiusura vedranno ridotti enormemente le loro entrate economiche. Visto che i negozi alimentari rimangono aperti e i mercati contadini possono essere equiparati a questi vendendo generi alimentari.
Pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema; per sapere dall’Amminstrazione se non ritenga utile ritirare questo provvedimento e consentire ai mercati contadini di svolger il loro lavoro assicurando tutte le misure di sicurezza per tutelare i consumatori".
Domanda d'attualità della consigliera Clancy
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alla chiusura dei mercati contadini;
considerato che con in data 19/12/2019 è stato approvato un'ordine del giorno collegato al bilancio (P.G. N.: 560785/2019) volto ad istituire un tavolo di lavoro permanente tra l'amministrazione e i commercianti dei mercati contadini locali per svolgere un lavoro di conciliazione delle problematiche riscontrate dai produttori che portano avanti questo tipo di attività;
considerato che secondo i DPCM e le ordinanze regionali e comunali vigenti per il contenimento della diffusione del COVID-19 le attività relative al soddisfacimento di bisogni essenziali quali l'approvvigionamento di generi alimentari sono autorizzate;
considerato che i mercati contadini forniscono cibo di qualità, che costituisce, secondo medici e nutrizionisti, un valido baluardo a diverse patologie e contribuisce al rafforzamento delle difese immunitarie;
considerato che nell’ordinanza esplicativa del Presidente della Regione E.R. Bonaccini di questo weekend i mercati alimentari sono gli unici consentiti.
considerato che, allo stato attuale, non vi sono misure di sostegno economico per le molte piccole aziende contadine che svolgono attività di vendita al dettaglio a km0;
considerate le richieste dei contadini e delle contadine di alcuni gruppi di mercati alimentari a km0 locali che con una lettera al Sindaco e agli assessori competenti hanno sottoposto ad una valutazione di opportunità diverse soluzioni a loro avviso in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi di cui sopra pur rispettando le misure sanitarie straordinarie imposte dai DPCM vigenti in materia, quali ad esempio:
- Limitare gli accessi al mercato
- Mantenere le distanze di almeno 1 mt tra i clienti
- Prevedere la presenza di un numero adeguato di facilitatori che ricordino alla clientela di mantenere le distanze e rispettare le norme di sicurezza
- Usare i numeri salva-coda per evitare assembramenti tra le persone
- Utilizzare guanti ed altri presidi (mascherine) per evitare il contatto diretto
- Sospendere ogni forma di animazione e di consumazione, anche solo in forma di assaggio
- Ridurre l’orario di apertura chiudendo le attività di vendita alle 18
Pone la seguente domanda d’attualità:
per avere una valutazione politica dal Sindaco e dalla Giunta;
per sapere dall'Amministrazione quali siano le sue valutazioni sulle soluzioni alternative proposte da un gruppo di produttori agroalimentari locali;
se sia in programma la convocazione del tavolo di lavoro chiesto nell'ordine del giorno, in via telematica per rispettare le misure di contenimento della diffusione del Covid-19".
Domanda d'attualità del consigliere Errani
"Visti gli articoli di stampa dove si evidenzia che con il Decreto Sicurezza del 9 marzo l’Italia è considerata “zona rossa” e sono sospesi tutti i mercati rionali e agricoli per evitare ulteriori contagi; invita cortesemente il Sindaco e la Giunta a esprimere una valutazione politica amministrativa sulla possibilità, in conformità con il decreti ministeriali e garantendo le necessarie cautele per contrastare la diffusione del contagio da Coronavirus, di ricercare una soluzione alternativa per permettere canali di vendita di prodotti freschi e del territorio distribuiti dai mercati contadini".
Risposta dell'assessore Aitini
"Gentili consiglieri,
esercitando i poteri riconosciutigli dalla legge (art.50 del Decreto Legislativo 267/2000) a tutela della salute dei cittadini, il Sindaco, assieme a tutta l'Amministrazione, ha deciso il divieto di svolgimento delle attività di commercio su area pubblica nei mercati previsti dal Piano delle Aree approvato con delibera di Consiglio Comunale 375824/2016, ad esclusione dei Mercati rionali e del Mercato Cittadino Diffuso A e compresi i mercati agricoli e quelli sperimentali", considerato che per tali attività si è in presenza di condizioni strutturali e organizzative che non consentono una verifica agevole del rispetto delle distanze di sicurezza interpersonale. Tali misure possono essere invece più facilmente riscontrabili e organizzate nei cosiddetti 'mercati rionali', equiparabili di fatto a strutture di vicinato, la cui apertura è confermata a tutt'oggi nei diversi provvedimenti del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Presidente della Regione.
Al contrario, tutti gli altri mercati, a partire appunto dai mercati agricoli oggetto delle vostre domande, non consentono una gestione e una verifica del rispetto delle distanze di sicurezza interpersonali. Questo lo abbiamo anche visto nei mercati che si sono svolti nei giorni precedenti alla scelta di fare l'ordinanza, nei mercati agricoli che si sono svolti nel fine settimana precedente, quando eravamo già all'interno dell'emergenza sanitaria: non riuscivano, nonostante l'impegno di molti operatori, a gestire un afflusso molto importante di persone, cosa di per sé positiva, ma nemmeno i gestori erano nelle condizione di gestirlo in sicurezza. Da qui la scelta più stringente che però crediamo sia necessaria.
Siamo nel momento più difficile dell'emergenza o ci stiamo arrivando, dobbiamo tutti essere responsabili e dare dei messaggi molto chiari: uscire il meno possibile, restare in casa, bisogna evitare in ogni modo i contatti sociali, che all'interno di un mercato che dura poche ore o una giornata è impossibile evitare. Siamo tutti consapevoli delle difficoltà che stanno vivendo le attività commerciali in generale e in questo caso gli operatori dei mercati e i produttori agricoli, stiamo lavorando con la Regione per far sì che abbiano tutte le tutele necessarie.
Rispetto alle misure di sostegno, da una prima lettura delle misure economiche approvate dal Governo con il decreto 'Cura Italia', ritengo possano essere applicabili l'art. 49 (Fondo centrale di garanzia PMI) e l'art.78 (Misure a favore del settore agricolo e della pesca).
So che alcuni mercati agricoli si sono organizzati per fare consegne a domicilio ai loro clienti. Li ringrazio e chiedo solo che le consegne vengano fatte nel rispetto totale della sicurezza di chi porta e di chi riceve la spesa. Però devo dire che hanno dimostrato grande senso di responsabilità e di capacità di sopperire all'impossibilità di fare il mercato, lavorando in un altro modo.
Sono d'accordo con la consigliera Clancy, passata l'emergenza convocherò subito il tavolo dei mercati agricoli per confrontarci sulla situazione. Molti operatori agricoli mi hanno scritto, ho un plico di risposte da dare, che si aggiunge alla mole di lavoro di questi giorni, risponderò a tutti, anche Campi Aperti che sta aspettando una risposta. Chiedo a loro e a tutti di capire il momento, in cui dobbiamo avere la responsabilità di diminuire o annullare nel nostro lavoro quotidiano i contatti sociali, e che in un mercato, nonostante gli sforzi degli operatori, che voglio ribadire ancora che ci sono stati, all'interno di una piazza è impossibile garantire che sia rispettata da tutti la distanza di almeno un metro. In generale il messaggio che dobbiamo dare è di stare in casa e di non creare dei momenti per andare a fare la spesa al mercato agricolo. La spesa si può fare, ci sono i supermercati aperti, però hanno un orario di apertura molto più ampio e su tutti i giorni della settimana, oltre a essere in strutture dove è più facile riuscire a diminuire l'afflusso di persone.
Capisco le difficoltà e il nostro impegno è di vederci appena superata l'emergenza e decidere le misure che potremo mettere in campo per aiutarli".