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Question Time, chiarimenti su coronavirus e centri di accoglienza migranti

L'assessore Marco Lombardo ha risposto, nella seduta di Question time, alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto) e Emily Clancy (Coalizione civica) su coronavirus e centri di accoglienza migranti.Domanda dell...

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L'assessore Marco Lombardo ha risposto, nella seduta di Question time, alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto) e Emily Clancy (Coalizione civica) su coronavirus e centri di accoglienza migranti.

Domanda della consigliera Palumbo:

"Vista la lettera apparsa sulla stampa sulla condizione in cui vivono i migranti nei centri di accoglienza affollatissimi come quello di via Mattei, dove ci sono camerate che ospitano dalle 5 alle 10 persone, e dove in alcuni casi non sono presenti finestre per cambiare aria negli ambienti. Visto che alcune di queste persone lavorano all’interporto uno accanto all’altro e che in alcuni magazzini il lavoro è anche aumentato in seguito alla grande richiesta di merci causata dal panico dell’epidemia. Visto che l’affollamento dei centri di accoglienza è sicuramente un elemento di rischio per il contagio del Covid19.
Pone la seguente domanda di attualità per  conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta  sul tema.  Per sapere dall’Amministrazione cosa pensa di fare, in base alle nuove direttive ministeriali per il contenimento del virus, per tutelare la salute di tutti i migranti che vivono nei centri di accoglienza presenti sul territorio cittadino".

Domanda della consigliera Clancy:

"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alle condizioni di sovraffollamento dell'interporto così come del Cas di via Mattei e dunque al mancato rispetto delle misure del contenimento della diffusione del Covid-19 all'interno dell'interporto e del Cas, luogo di lavoro e di domicilio di migranti e richiedenti asilo. Considerato che molti turni di lavoro all'interporto, ad esempio quelli nei magazzini, sono diventati ancora più rischiosi per i lavoratori e le lavoratrici perché il lavoro è raddoppiato vista la grande richiesta di merci e approvvigionamento del momento, portando i lavoratori a passare ancora più ore a strettissimo contatto; considerato che all'interno del Cas di via Mattei vivono più di duecento migranti che dormono in camerate che ospitano dalle 5 alle 10 persone con letti molto vicini tra loro, senza nemmeno le finestre per garantire un'adeguata ventilazione e il necessario  ricambio d'aria. Pone la seguente domanda d’attualità per avere una valutazione politica dal Sindaco e dalla Giunta sul tema e per sapere se non considerano il sovraffollamento dell'interporto e dei centri di accoglienza particolarmente gravi in questa fase in cui le misure igienico-sanitarie sono quanto mai importanti per contenere la diffusione del coronavirus"

Risposta dell'assessore Lombardo:

"C’è una attenzione particolare del Comune rispetto a questo tema. Una parte delle mascherine che, prima veniva ricordato, sono state oggetto di una donazione al Comune di Bologna dall’Associazione cinese dell’Emilia-Romagna, sono andate proprio a chi lavora nell’accoglienza e agli ospiti; è fondamentale garantire la sicurezza di chi lavora nei centri di accoglienza, ma anche degli ospiti stessi, questo non solo per loro, ma per tutta la collettività, visto che, come è stato ricordato, gli stessi poi hanno la possibilità di lavorare in alcuni luoghi, come Interporto, quindi dobbiamo attuare tutte le misure possibili di contenimento del contagio. Su questo tema mi sono sentito anche con la Regione, in particolare la con la vicepresidente Elly Schlein.
C’è dunque una forte attenzione da parte delle amministrazioni pubbliche, sia a livello comunale che regionale, rispetto a queste situazione, sia per il diritto alla salute sia per la sicurezza dei lavoratori. La Prefettura ci informa di avere comunicato agli enti gestori le disposizioni di contenimento e contrasto alla diffusione del virus COVID-19 secondo la normativa vigente e ci comunica che gli enti gestori stanno realizzando tutte le iniziative necessarie ad applicare le disposizioni, in particolare in materia di misure a carattere igienico-sanitario e la garanzia del distanziamento. Ci comunica che gli enti gestori forniscono alla Prefettura un report dettagliato e aggiornato della situazione e che vengono adottate delle misure che prevedono la riorganizzazione degli spazi al fine di potere alleggerire la capienza degli spazi stessi.
Dall'altra parte sappiamo che il Coordinamento dei migranti ritiene che queste misure non siano adeguate. Noi continuiamo a tenere monitorata la situazione, raccogliamo l’appello del Coordinamento sul verificare la salute e la sicurezza sia degli operatori, sia degli ospiti, ci premuriamo che vangano date informazioni precise, concrete ed effettive rispetto alla situazione in cui si trovano gli ospiti, proprio perché possano essere garantite tutte le misure idonee al contenimento del contagio. Continueremo a valutare, con il coordinamento della Regione e nella interlocuzione necessaria con la Prefettura, per verificare se non vi siano anche delle soluzioni alternative possibili per applicare il tema del distanziamento. Voglio rassicurare le consigliere che l’attenzione da parte del Comune e dell’assessorato sarà alta su questo tema e che quindi non ci possano essere delle situazioni che non prevedono una garanzia della tutela della sicurezza sia per i lavoratori sia per il diritto di salute dei migranti che sono ospiti del centro”.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:47
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