Question Time, chiarimenti su BolognaFiere
L'assessore Davide Conte ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto) e Emily Clancy (Coalizione civica) su BolognaFiere. Domanda della consigliera Palumbo"V...
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L'assessore Davide Conte ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto) e Emily Clancy (Coalizione civica) su BolognaFiere.
Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito al destino di BolognaFiere e alle dichiarazioni del Presidente della Camera di Commercio di Bologna, Valerio Veronesi, su un ipotetico percorso di privatizzazione della Fiera. Vista la contrarietà espressa da alcuni sindacati sulla privatizzazione di BolognaFiere e l’inesorabile peggioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti. Visto inoltre il processo avviato dall’Azienda in merito alla riduzione del personale a tempo indeterminato e allo spostamento di parte del personale presso società satelliti del gruppo BolognaFiere. Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere dall’Amministrazione se condivide il percorso di privatizzazione della Fiera di Bologna, come ipotizzato dal Presidente di Camera di Commercio. Per sapere quali azioni intende mettere in campo per tutelare i lavoratori della Fiera e se ha intenzione do intervenire per scongiurarne la privatizzazione".
Domanda della consigliera Clancy
"Viste le notizie di stampa circa il futuro di BolognaFiere. Viste le dichiarazioni del Presidente della Camera di Commercio di Bologna, Valerio Veronesi, su un ipotetico percorso di privatizzazione della Fiera. Vista la contrarietà espressa da alcuni sindacati sulla privatizzazione di BolognaFiere e l’inesorabile peggioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti che questa comporterebbe. Considerato inoltre il processo avviato dall’Azienda in merito alla riduzione del personale a tempo indeterminato e al trasferimento di parte del personale presso società satelliti del gruppo BolognaFiere. Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sulla questione, per sapere se l’Amministrazione sia a conoscenza del percorso di privatizzazione della Fiera di Bologna, come ipotizzato dal Presidente di Camera di Commercio, e se lo condivide, per sapere quali azioni intenda mettere in campo per tutelare i lavoratori della Fiera".
Risposta dell'assessore Conte
"Mi concentro sulla prima parte della domanda evidenziando alcuni aspetti tecnici e confermando l'orientamento dell'Amministrazione comunale in questo momento. Una piccola premessa: la società BolognaFiere S.p.A. è una società partecipata e non controllata dal Comune, che detiene il 14,71% del capitale sociale. Nessun patto parasociale sulle decisioni gestionali fondamentali della società lega i soci pubblici tra di loro. Questo è un passaggio importante, lo abbiamo sottolineato spesso in questi ultimi anni e ve lo pongo all'attenzione, ripeto, la Fiera è una società partecipata e non controllata dal Comune. L'attività svolta dalla società non è di servizio pubblico, e questo è un altro elemento di cui tener conto nel momento in cui affrontiamo la specificità e che spiega anche il perché, da parte vostra, ci sia una possibile preoccupazione per una privatizzazione perché l'attività svolta dalla società, non essendo di servizio pubblico ma di natura commerciale, si pone sul libero mercato della concorrenza, ecco perché colgo da entrambe le consigliere questa preoccupazione, anche ascoltando le dichiarazioni di alcuni esponenti di questa città. La ragione per la quale però il Comune mantiene attualmente la proprietà è fondata su una deroga contenuta nel Testo Unico sulle Società partecipate, a favore delle società che curano allestimenti fieristici, ed è connessa all'importanza che le fiere hanno sul territorio bolognese. Quindi noi teniamo le nostre quote della società, diversamente da quello che stiamo facendo con altre società, perché è prevista dal Testo Unico questa deroga ed effettivamente in giro per l'Italia sono molteplici le situazioni simili alla nostra, di società fieristiche dove ancora è presente il pubblico come socio. La regola generale per gli enti pubblici è la detenzione esclusivamente di società di servizi pubblici o che svolgano servizi strumentali per i loro soci, non operando in concorrenza con altre imprese. Quanto al personale di BolognaFiere, non è assunto mediante selezioni pubbliche, né gode di particolari salvaguardie rispetto ai lavoratori delle società fieristiche di proprietà privata. Sull'attuale situazione dei lavoratori si sono svolte diverse udienze conoscitive, ed ovviamente essendo una società che si muove nella sua autonomia, certi tipi di informazioni sono dovute ai soci, in assenza di una posizione di controllo, anche se possiamo cercare di fare ulteriori approfondimenti con il gruppo dirigente della Fiera per capire bene le scelte che si stanno sviluppando e su questo ho programmato un appuntamento e di questo renderò conto ai consiglieri. Andando a chiudere l'argomento, dopo aver spiegato il perché comunque noi manteniamo la proprietà perché ce lo consente la legge e in questo momento, anche se sono state fatte dichiarazioni in senso opposto da alcuni soci, in particolare uno, quello che vi dico che l'eventuale privatizzazione che potrebbe essere possibile dal punto di vista giuridico attualmente non è né oggi né in prospettiva una scelta che questa amministrazione comunale intende portare avanti e sviluppare, quindi rassicuro i consiglieri che, sulla questione dei dipendenti, ho già programmato un incontro ad hoc e per quanto riguarda la privatizzazione non ci sono attualmente e non ce ne sono in prospettiva intenzioni di cessione delle nostre quote a investitori o soci privati".