Question Time, chiarimenti sull'ampliamento degli spazi all'aperto per bar e ristoranti nella Fase 2
L'assessore Alberto Aitini ha risposto, nella seduta di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Gian Marco De Biase (Gruppo misto) e Andrea Colombo (Partito Democratico) sull'ampliamento degli spazi all'aperto per bar e risto...
L'assessore Alberto Aitini ha risposto, nella seduta di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Gian Marco De Biase (Gruppo misto) e Andrea Colombo (Partito Democratico) sull'ampliamento degli spazi all'aperto per bar e ristoranti nella Fase 2.
Domanda del consigliere De Biase
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alla protesta rivolta al Comune, messa in atto dai gestori dei locali cittadini. Premesso che a causa della pandemia da coronavirus il governo ha disposto la chiusura della maggior parte degli esercizi commerciali con conseguenti danni economici di ingente entità per i commercianti. Buona parte dei commercianti stanno sostenendo le spese relative ad affitti, utenze e spese varie senza avere nessun tipo di entrata. Ad oggi le attività di bar ristorazione chiedono di poter riaprire il prima possibile le proprie attività, nel rispetto delle condizioni sanitarie. Il sindaco ha dichiarato che le attività di ristorazione potranno utilizzare nel periodo estivo lo spazio delle strisce blu occupandolo con tavolini per ovviare alla riduzione dei coperti.
Pone la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sulla situazione. Per avere dall’Amministrazione delucidazioni sulle parole rilasciate dal Sindaco relativamente all'occupazione delle strisce blu da parte delle attività di ristorazione e chiede inoltre le caratteristiche del progetto che l'Amministrazione intende realizzare".
Domanda del consigliere Colombo
"In merito agli articoli di stampa relativi alla protesta degli esercenti di bar e ristoranti e agli impegni assunti dal Sindaco; domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico amministrativa in merito alla proposta di rendere disponibili maggiori spazi all'aperto, anche tramite la riconversione temporanea di parcheggi e strisce blu, per i tavolini di bar e ristoranti durante la prossima stagione estiva, al fine di sostenere la ripresa di queste attività economiche particolarmente colpiti dalla crisi provocata dall'emergenza Covid-19; se, a tal fine, l'amministrazione intenda lavorare a un programma complessivo, integrato fra commercio, mobilità e urbanistica, per aumentare gli spazi all'aperto e, nel contempo, garantire una adeguata qualità urbana e accessibilità dello spazio pubblico e, in questo contesto, promuovere anche possibili sperimentazioni di nuove pedonalizzazioni temporanee".
Risposta dell'assessore Aitini
"Grazie presidente, grazie consiglieri,
rispetto le proteste con una parte dei ristoratori è bene puntualizzare che non sono proteste rivolte verso il Comune, ma verso il Governo. Lo preciso perché con le attività commerciali e con i loro rappresentanti, cioè le associazioni di categoria c’è un quotidiano confronto da pare nostra che fa si che tutto quello che il Comune può fare rispetto alle sue competenze per aiutare e sostenere le attività commerciali, lo stiamo già facendo e continueremo a farlo. Rispetto alla protesta della simbolica riconsegna delle chiavi, il Sindaco ha preso un impegno preciso e si è già adoperato anche in sede nazionale e in sede Anci per sollecitare l’erogazione dei fondi che sono stati previsti dal Governo anche per le attività commerciali ma che in parte sono in ritardo, quindi il sindaco si è adoperato per far si che arrivino il prima possibile. E’ bene ricordare anche che il Comune di Bologna è tra i primi, se non il primo in Italia, e ha già fatto un intervento di dieci milioni di euro di sconti Tari. E’ al vaglio del settore entrate per capire su quali attività commerciali si può intervenire, chiaramente la platea è molto vasta e chiaramente c’è una grande differenza di fondo tra le attività che sono rimaste aperte anche nella fase dell’emergenza e le attività che invece sono state chiuse dal Dcpm. Inoltre abbiamo già previsto l’azzeramento della Cosap, la tassa di occupazione di suolo pubblico nei mesi di chiusura delle attività che hanno occupazione di suolo pubblico, quindi in particolare bar e ristoranti per i mesi di marzo, aprile e maggio. E’ una misura che è già passata in giunta e quindi è già operativa ed è un ulteriore segnale di attenzione nei confronti delle attività. Sulla Cosap stiamo ulteriormente lavorando per un ulteriore sconto significativo, lavoriamo su circa il 50% della Cosap del resto dell’anno proprio per dare un ulteriore aiuto alle attività. Non torno poi sul tema degli affitti perché ne ha già parlato l’assessore Lepore, ma quello è un intervento molto importante da parte del Comune, chiaramente per gli affitti che lo riguardano, cioè per le attività commerciali che sono in affitto presso locali di proprietà del Comune.
Rispetto al tema dell’allargamento dei dehors è bene, e vi ringrazio, fare alcune precisazioni. Innanzitutto siamo tutti consapevoli, pur in assenza di linee guida che ci auguriamo che il governo emanerà a breve di concerto con le regioni, è evidente che i bar, i ristoranti, tutte le attività che hanno occupazione di suolo pubblico dovranno adottare, dalla riapertura del primo di giugno, misure adeguate di sicurezza, in particolare legate al distanziamento interpersonale sia all’interno del locale ma anche all’aperto appunto nei dehors. Da qui l’idea che abbiamo condiviso con tutta la Giunta di lavorare ad una proposta e quindi di dare la possibilità alle attività che hanno l’occupazione di suolo pubblico di poter allargare temporaneamente il loro dehors proprio per permettere il rispetto delle norme che il Governo deciderà, in particolare sul tema del distanziamento interpersonale. Sarà una misura temporanea che noi prevediamo per un periodo limitato, in particolare per l’estate. Stiamo lavorando ad un periodo che vada da giugno a settembre, oppure da giugno ad ottobre. Ne ho già parlato personalmente, e abbiamo approfondito la questione con tutta la giunta, ed in particolare con la vicesindaca Valentina Orioli per quanto riguarda appunto la gestione dello spazio pubblico e con l’assessore Mazzanti per quanto riguarda la mobilità, così da indirizzare il lavoro del gruppo tecnico intersettoriale che abbiamo costituito e che è coordinato dall’area economia e lavoro, a cui abbiamo chiesto di presentarci in tempi strettissimi un’ipotesi per le diverse aree cittadine, che ricordo è un lavoro che abbiamo già fatto, in particolare per le aree ad alta densità di dehors con l’approvazione dei nove progetti d’area che sono già stati approvati dalla giunta dopo essere stati approvati dalla soprintendenza. L’obiettivo, mi scuserà il consigliere Colombo se cito una sua parola, non è la 'tavolinizzazione' della città, non è chiaramente questo, l’obiettivo è dare un aiuto concreto, se pur temporaneo, alle attività che hanno occupazione di suolo pubblico per ripartire, proprio perché è prevedibile che le indicazioni che arriveranno dal Governo saranno giustamente molto stringenti, in particolare appunto per il distanziamento interpersonale. Ci avviamo per di più ad una stagione estiva, in una stagione calda dove per natura in generale i cittadini tendono a stare all’aperto e quindi oltre a questo dobbiamo sommare la paura, la preoccupazione che i cittadini potrebbero avere per andare in un bar o in un ristorante al chiuso. Quindi la tendenza sarà ancora di più rispetto alle estati passate stare all’aria aperta ed è per questo che abbiamo pensato ad una misura di questo genere. E’ chiaro che lo spazio pubblico diventa in un qualche modo ancora di più prezioso e deve essere a disposizione di tutti. Quindi non abbiamo intenzione di mettere dehors dove non ci possono star, non abbiamo intenzione di mettere tavoli e sedie sulle piste ciclabili, non abbiamo intenzione di sostituire tutti i parcheggi con tavolini e sedie. bisogna fare una cosa equilibrata che riguardi appunto la possibilità di ampliare gli spazi concessi. Chiaramente, lo specifico ancora una volta, solo con tavoli e sedie, non pensiamo al raddoppio di strutture fisse. Per gli addetti ai lavori quindi parlo di possibilità di mettere tavoli e sedie e non di replicare strutture che nel regolamento dehors sono chiamate dehors di tipo B e dehors di tipo C. Chiaramente le strutture rimangono quelle strutture e non possono essere raddoppiate. Abbiamo un’interlocuzione con la sovrintendenza che si è detta disponibile e interessata, e devo dire che l’abbiamo trovata anche sensibile al tema e di questo la ringrazio, chiaramente qualsiasi scelta dovrà salvaguardare l’obiettivo del decoro urbano e appunto c, come dicevo prima, la fruibilità dello spazio pubblico da parte dei pedoni, delle persone con disabilità e chiaramente delle biciclette, tenendo sempre conto anche delle legittime aspettative dei residenti. In questi giorni mi sono confrontato con alcuni rappresentanti dei comitati dei residenti della zona, in particolare delle zone della movida e ho certo con loro proprio di chiarire qual è la nostra idea e la nostra volontà. La proposta che dobbiamo costituire nel mese di maggio, proprio per mettere nelle condizioni le attività, i vari ristoranti di ripartire già nei primi giorni di giugno, sarà costruita appunto con la collaborazione dei rappresentanti delle categorie economiche, quindi le associazioni di categoria, con i quartieri perché è fondamentale il coinvolgimento del presidente e dei consiglieri di quartiere, e in generale con i comitati di cittadini che volessero mandarci le loro proposte e le loro segnalazioni. Come diceva il consigliere Colombo, e sono assolutamente d’accordo, ci sono anche delle ipotetiche ci hanno già fatto pervenire alcune realtà e spero che ne arriveranno delle altre da qui alle prossime settimane. Comunque in generale, per concludere, non sarà una tavolinizzazione della città ma uno strumento utile per fare ripartire le attività salvaguardando lo spazio pubblico che, ripeto ancora una volta, deve essere per tutti. Quindi non solo per chi vuole usufruire di un tavolino di un bar o ristorante, ma in generale per tutte le persone e lo spazio pubblico diventa ancora di più importante e prezioso in questa fase, perché tantissime attività, non solo quelle di bar e ristoranti, ma in generale tantissime attività tenderanno a svolgersi il più possibile all’aperto proprio per salvaguardare le persone che le frequentano. Quindi a maggior ragione un’idea complessiva dello spazio pubblico, bisogna nel più breve tempo possibile averla e metterla in campo. Grazie”.