Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della Consigliera Mirka Cocconcelli
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord). “COVID 19: il marketing della pauraA mio avviso è stato deleterio, da parte della Cina, sottacere e sottovalutare l’epidemia all’Occide...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord).
“COVID 19: il marketing della paura
A mio avviso è stato deleterio, da parte della Cina, sottacere e sottovalutare l’epidemia all’Occidente e lo dimostra il fatto che il virus fu scoperto alla fine di dicembre dal dottor Weng-Liang, il primo che capì che era in corso una epidemia, ma fu accusato dalla polizia di diffondere notizie false. Il problema sanitario fu sottovalutato dal Presidente Xi Jinping fino al 20 gennaio, come successe per la Sars. nel 2003. Il Covid 19, come ha ribadito il Centro per il Controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) di Washington si sta diffondendo a grande velocità, ma prima di allarmare inutilmente i cittadini vanno analizzati i numeri in nostro possesso.
Attualmente, i casi di Covid 19 nel mondo sono circa 80.000, con 2.400 morti ed un tasso di letalità di circa 2,17 %, un poco più alta della sindrome influenzale, ma i morti riguardano, soprattutto, gli over 70 enni pluripatologici, mentre i pazienti guariti sono circa 21.000.
La Mers, l'epidemia del coronavirus “mediorientale” registrò 2.494 casi con 858 morti ed un tasso di letalità del 34,4%. La Sars in due anni fece 8.096 casi, con 774 morti ed un tasso di letalità del 9,6%. Il virus Ebola ha un tasso di letalità stimato intorno al 50-70%. La Sindrome influenzale, quest’anno, in Italia colpirà, circa 7 milioni di casi (sotto gli 8 milioni del 2018-2019) e la mortalità, secondo il sito Epicentro dell’Istituto superiore di Sanità è stata in linea con il dato atteso, con una media giornaliera di 234 decessi.
Quindi ritengo che un eccesso di informazioni crei disinformazione e allarmismi inutili e pericolosi soprattutto fra i profani; inoltre non condivido questa ricerca spasmodica e ansiogena di pseudo-notizie sul web.
La rete sta diventando un potente strumento di marketing della paura collettiva ed, in questo caso, bene ha fatto la Cina a prospettare 15 anni di carcere a chi diffonde bugie sanitarie tramite web .
Nessuno sottovaluta la potenziale pericolosità di COVID 19 ma, i numeri attuali non giustificano la psicosi di massa che si sta generando, come se fossimo ai tempi dell’epidemia di colera che colpì Bologna nell’estate del 1855 e che causò 4.000 morti nell’arco di pochi mesi, come risulta dall’archivio storico del Comune. Col senno di poi, avrei evitato di sbeffeggiare i governatori del lombardo-veneto che avevano proposto, giustamente, la quarantena obbligatoria e non fiduciaria per tutti i soggetti provenienti da Cina e Corea, indipendentemente dalla loro nazionalità; Zaia e Fontana avevano cercato di applicare un provvedimento di buon senso a tutela della salute pubblica.
Superando la logica degli allarmismi di massa provocati da web e media si doveva emanare prima una circolare ministeriale, per attuare una quarantena obbligatoria per i cittadini, di ogni nazionalità, provenienti dalle zone endemiche della Cina e non l’isolamento fiduciario presso il proprio domicilio. Infatti, il Covid 19 è molto democratico e colpisce chiunque, senza distinzioni di sesso e nazionalità ed è inutile pensare che un vaccino possa essere attuato in pochi mesi perché è indispensabile passare attraverso varie fasi sperimentali, prima su animali, poi su volontari umani, quindi, prima di 12 mesi è improbabile che vi sia un vaccino. Infatti, l’HIV lo conosciamo da 30 anni ma non esiste ancora un vaccino.
Quando si parla di salute si devono superare gli schieramenti politici e si deve ragionare su ciò che è più utile per la salvaguardia della salute di tutti i cittadini, di tutte le nazionalità. La mia generazione è cresciuta con l’incubo del conflitto nucleare, dell’atomica del dr. Stranamore, mentre invece l’arma “letale” potrebbe essere una pandemia virale e, considerato che, nel ventesimo secolo, si sono verificate tre pandemie influenzali: nel 1918 la Spagnola, nel 1957 l’Asiatica e nel 1968 l’Hong Kong, oltre a tre importanti epidemie, nel 1947, nel 1977 e nel 1976. Il problema vero è, non se si verificherà, una pan/epidemia ma, quando e dove essa si verificherà, onde porre in essere tutte le politiche idonee per contrastarne la diffusione.
Preannuncio che ho inoltrato una interrogazione per valutare se e quali dispositivi sanitari protettivi primari siano forniti al personale sanitario in servizio presso le strutture pubbliche cittadine".