Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Isabella Angiuli
Di seguito, l'intervento di inizio seduta della consigliera Isabella Angiuli (Partito Democratico).“Parte oggi la tanto agognata fase 2 di questa incredibile emergenza Covid che oramai da tre mesi ha rivoltato l’Italia come un calzino. Og...
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Di seguito, l'intervento di inizio seduta della consigliera Isabella Angiuli (Partito Democratico).
“Parte oggi la tanto agognata fase 2 di questa incredibile emergenza Covid che oramai da tre mesi ha rivoltato l’Italia come un calzino. Ognuno di noi ha rinunciato ad abitudini, i propri affetti, il lavoro, per far spazio a qualcosa di molto più importante, la priorità delle priorità: la salute pubblica.
Da oggi il Governo prova ad allentare un po’ questa tenaglia. Occorre dunque ripartire ma bisogna farlo in sicurezza. Questo è il mantra!
Dal punto di vista della Salute i contagi però continuano a crescere, meno, ma crescono. Idem i decessi. In particolare nelle CRA e negli ospedali, in cui i contagi non si sono mai fermati e per questo motivo dobbiamo essere molto molto prudenti per evitare di ritrovarsi in una nuova fase di picco che sarebbe un vero e proprio incubo.
Esistono questioni non ancora del tutto risolte e che avremmo dovuto definire prima della Riapertura. Ad esempio continua a non essere chiaro come viene attuato il piano di sorveglianza sanitaria (se c’è) e in che tempi. Come mi devo comportare se presento dei sintomi? quanto tempo passa dai sintomi alla presa in carico di un paziente Covid? quanto tempo passa dalla messa in sorveglianza e in quarantena sua e delle persone che hanno avuto contatti diretti? siamo certi che tutte queste persone non escano di casa? che fine hanno fatto le App che dovrebbero consentire il cd Contact Tracing? È evidente che il tracciamento dei contagi e il tempo di intervento sono variabili fondamentali nella limitazione della diffusione del virus.
Altro aspetto riguarda la sicurezza sul lavoro, l’Amministrazione è in prima linea su questo, ma ritengo sia urgente arrivare a definire tutti i protocolli settoriali. Avrebbero dovuto essere pronti prima dell’avvio della fase 2 ma così non è stato.
E infine, proprio rispetto alla fase 2 e all’impatto sull’economia locale della emergenza Covid voglio essere molto chiara. La fase 2 non è certo un liberi tutti! auspico controlli e io stessa mi farò portavoce delle tante imprese corrette che stanno agendo responsabilmente, molte delle quali ancora disperatamente sospese, perché non vorrei proprio che di questa Fase 2 ce ne dovessimo pentire amaramente!
Questa per me altro non è che una fase 1 +, una 1 allargata e quindi, in quanto tale, necessita di una particolare attenzione e preoccupazione rispetto alle procedure e ai comportamenti da tenere per limitare la diffusione del virus. Invito pertanto i cittadini a comportarsi responsabilmente e laddove verificassero delle scorrettezze o comportamenti irresponsabili (anche da parte delle imprese e degli esercizi commerciali) a segnalare alle istituzioni competenti.
Non costringiamo per favore la nostra Polizia locale che so essere già molto attiva nei controlli e che ringrazio per questo ad elevare onerose sanzioni che in questo frangente sarebbero insopportabili! non costringiamo i nostri vicini ad odiose delazioni. Comportiamoci responsabilmente!
E in merito alla ripartenza dell’economia locale, ho accolto con interesse le dichiarazioni del Sindaco e della vicesindaco sulla possibilità di creare nuovi spazi pubblici in favore dei Pubblici esercizi in primis bar e ristoranti.
È urgente però dare seguito a queste dichiarazioni e se possibile anche ampliando le categorie target di queste misure. Infatti se lo spazio pubblico è di tutti, in primis dei pedoni, delle famiglie con bambini, dei disabili, allora è anche vero che lo spazio pubblico oltre che essere dei pubblici esercizi può diventare spazio utile anche per le altre tipologie commerciali e artigianali, non soltanto di generi alimentari. Perché non sperimentare rapidamente pratiche già attive ad esempio in Francia dove i negozianti possono esporre la merce sul suolo pubblico seguendo determinate norme e regolamenti?
Le imprese naturalmente non vedono l’ora che le dichiarazioni del Sindaco si traducano in fatti, tant’è che io stessa negli ultimi giorni ho ricevuto diverse telefonate con richieste operative “come faccio per richiedere il Dehors e da quando? i tempi non sono una variabile ininfluente, anzi! negli uffici giacciono pratiche di ampliamento di piccoli dehors di tipo A presentate un anno fa. Se il buongiorno si vede dal mattino è lecito domandarsi: Quanto tempo occorrerà attendere per conoscere i criteri dei nuovi ampliamenti? o delle cd micro pedonalizzazioni? e quanto tempo dovranno attendere gli esercenti per vedersi accolte le suddette pratiche?
Come si può facilmente intuire qui non si tratta di chiedere soldi alla amministrazione ma proprio di mettere le imprese nella condizione di non doverne elemosinare a nessuno, nè al pubblico nè alle banche. Un’azione rapida del Comune consentirà alle imprese di ritornare il più velocemente possibile ad una pseudo normalità nel rispetto delle norme di sicurezza e distanziamento sociale.
È verissimo quanto detto da Michele Serra e cioè che “la responsabilità individuale sarà la vera leva della ripartenza” ma condivido anche l’affermazione che: “Possiamo e dobbiamo pretendere che le norme siano il più possibile chiare e sensate. Che aiutino e non ostacolino”.