Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Emily Marion Clancy
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizione civica). "Ancora una volta: stop al carburante, sì agli alberi.'Un percorso partecipato per i distributori di carburante' è il titolo di un interv...
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Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizione civica).
"Ancora una volta: stop al carburante, sì agli alberi.
'Un percorso partecipato per i distributori di carburante' è il titolo di un intervento della settimana scorsa su Repubblica dell’assessora Orioli, anche se immagino non ne avrà scelto il titolo.
La vicenda del piano operativo comunale sui distributori di carburante è una vicenda che come Coalizione civica conosciamo molto bene, perché l’abbiamo seguita in tutto il suo iter, da prima dell’approvazione del POC fino al voto di luglio scorso.
Innanzitutto vorrei chiarire come sono andati gli eventi: non c’è stato nessun percorso partecipato sui distributori di carburante. A meno che per partecipazione non si intenda il normale iter amministrativo di partecipazione democratica in cui degli organi eletti si esprimono, come hanno il diritto e dovere di fare, sui provvedimenti di programmazione generale del territorio, tra cui i piani operativi comunali appunto.
Percorso partecipato è invece immaginarsi strumenti di coinvolgimento ulteriori dei cittadini e delle cittadine nelle scelte dell’Amministrazione, pubblicizzare maggiormente le scelte che un’Amministrazione sta per prendere.
Ma torniamo ai distributori di carburante su cui ho visto che anche altre forze politiche si sono espresse per la prima volta in questi giorni, e ne sono contenta.
Non era stata data tanta pubblicità a quella delibera, tant’è che anche a noi due consiglieri era quasi sfuggita, quando per fortuna ci è capitato sottocchio e ci siamo accorti che l’amministrazione la stava calendarizzando in fretta e furia come 'urgentissima' quando mancavano ancora i pareri dei quartieri. Cercando quindi di farcela votare in Consiglio prima che vengano espressi i pareri obbligatori dei quartieri interessati, San Donato-San Vitale, Navile, Borgo Panigale-Reno, cosa totalmente irrituale. Siamo nel novembre 2017, e fortunatamente la storia è tutta documentata sul nostro sito.
Come Coalizione civica ci opponemmo duramente a questa accelerazione e chiedemmo di poter visionare tutte le carte e discuterle innanzitutto nei territori e con i cittadini e nei quartieri dove siamo presenti esprimemmo parere negativo all’intero piano.
Gruppi di cittadini e cittadini si mobilitarono, soprattutto nel quartiere Navile, preoccupati dalle conseguenze in termini di traffico e inquinamento derivanti dal piano.
Infine i tre quartieri licenziarono pareri fortemente critici, come già aveva fatto il settore ambiente con un parere rimasto a quanto pare inascoltato, bocciando sette delle undici proposte di insediamento e 'salvando' con i voti della maggioranza e con qualche prescrizione meno impianti. Con il tempo e il ritiro di alcune proposte si passò da un iniziale disegno di 21 a 7.
Ma non finì, chiedemmo una mappatura degli impianti esistenti e funzionanti nonché una stima storicizzata del parco macchine circolante in città che dovrebbe giustificare questi nuovi insediamenti. Chiedemmo il ritiro dell’intero Piano Operativo Comunale, e non la sua 'revisione'.
Perché l’unica domanda da porsi era ed è: Bologna ha bisogno di nuovi distributori?
La risposta per noi era e rimane: no. Soprattutto se con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile l’intento è diminuire il traffico veicolare privato. In Italia e anche a Bologna i distributori sono troppi e spesso obsoleti, non abbiamo bisogno di nuovi impianti, ma di modernizzare quelli esistenti. Basta citare i numeri: in Italia ci sono circa 21 mila stazioni di servizio. Record assoluto di distributori in Europa. La Germania con 82 milioni di abitanti ne ha circa 14 mila.
Rimane da dimostrare che quei 7 impianti - più 1 che si è aggiunto dopo - siano una buona scelta, per noi no, nemmeno per il comitato Vogliamo pane non Oil, che spero l’assessora e vicesindaca Orioli incontrerà quanto prima, come ha annunciato.
Così come spero faccia sue le considerazioni di cittadine e cittadini che hanno scritto a tutte e tutti noi queste semplici considerazioni sul patrimonio arboreo della città:
'Il 2020 non è solo l’anno della Pandemia da Covid-19. È anche il centenario della nascita di Gianni Rodari e l’Anno Internazionale delle Piante proclamato dalla Nazioni Unite, ma anche il cinquantesimo anniversario della Giornata mondiale della Terra.
È l'anno del 'Laudato sii' di Papa Francesco, un ritrovato equilibrio tra uomini e ambiente. Alla luce di ciò chiedo agli amministratori del territorio di proteggere gli alberi adulti e vecchi, anche per rispetto della Storia di cui sono testimoni viventi.
Gli alberi vanno curati non 'sostituiti', ve lo chiedo in ginocchio. Grazie”
Per l’ennesima volta, stop al carburante, sì agli alberi".