Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Emily Clancy
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica). "The Forgotten Front: il fronte della Bologna Liberata che ora ricorderemo per sempre. La memoria è un ingranaggio collettivo abbiamo ripetuto tante vo...
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Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica).
"The Forgotten Front: il fronte della Bologna Liberata che ora ricorderemo per sempre.
La memoria è un ingranaggio collettivo abbiamo ripetuto tante volte anche dai banchi del Consiglio Comunale. Si avvicinano i giorni della Liberazione e, anche se a causa dell'emergenza sanitaria saremo costretti a casa, ci sono molte occasioni per poter ricordare insieme cosa sia stata la liberazione dal nazifascismo, per la nostra città e per il paese. Alla vigilia del 75° anniversario della liberazione di Bologna, e a qualche giorno dal 75° anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, vorrei intervenire su uno straordinario contributo alla costruzione della memoria collettiva della nostra città e non solo.
The Forgotten Front. La Resistenza a Bologna è un documentario di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani [ prodotto da Orso Rosso Film con il sostegno della Cineteca di Bologna e del Comune di Bologna, grazie alla collaborazione di diversi sponsor] che racconta la Resistenza a Bologna, la più grande città del nord Italia sulla linea del fronte, la guerra degli alleati dal 1943 al 1945 sulla linea Gotica, l’occupazione tedesca della città durante la Repubblica di Salò e naturalmente la lotta di Liberazione condotta dai partigiani e dalle partigiane e dalla popolazione che li sosteneva.
Il titolo, The Forgotten Front, il fronte dimenticato, è una citazione dell’espressione che usò il quotidiano New York Times l’11 dicembre 1944, quando l’avanzata alleata in Italia si fermò per diversi mesi a causa dell’inverno rigido, lasciando alla Resistenza l’onere e l’onore di combattere i nazifascisti sul terreno.
Realizzato con filmati d’epoca, è frutto di una ricerca grandissima che ha permesso di recuperare materiali cinematografici e fotografici inediti. Incredibilmente significative ad esempio le riprese dei bombardamenti e della Liberazione realizzate dal giovanissimo cineamatore Edo Ansaloni. Ansaloni in quegli anni si occupava di fotografare piante e fiori per i cataloghi dell’azienda di famiglia, era un cineoperatore dilettante, ma durante l’occupazione tedesca, dimostrando grande spregiudicatezza e coraggio si mise anche a filmare e fotografare anche quello che avveniva in città: saliva sui tetti per riprendere i bombardamenti, filmava le fughe nei rifugi.
E ancora sequenza di fotografie di Piazza Maggiore del 21 aprile 1945, che, da vuota, si riempie alla notizia dell’arrivo degli alleati, sono le immagini che abbiamo visto in anteprima la scorsa estate durante il cinema in piazza. Sono davvero molti i preziosissimi materiali d’archivio inediti utilizzati, di archivi italiani e stranieri ma anche di privati, un lavoro potente, come spesso accade, anche grazie ai tanti contributi che unisce.
Il rigore della ricostruzione è garantito dal contributo degli storici intervistati: Luca Alessandrini, Luca Baldissara, David W. Elwood, Toni Rovatti, che accompagnano lo spettatore inquadrando i fatti e collocandoli nel loro contesto storico.
La regia ha infatti scelto di percorrere una strada opposta a quella spesso privilegiata in questi anni, non affidando il racconto ai soli testimoni, seppur certamente importanti, ma cercando di illustrare anche il contesto generale e di far comprendere il perché di certi eventi. Così come la colonna sonora di Marco Pedrazzi, eseguita dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna sotto la direzione di Stefano Conticello, composta da musiche che reinventano e sinfonizzano le melodie dei canti partigiani d’epoca e si rifanno nei suoni e nella qualità della registrazione, presi con tre soli microfoni ambiente per dare il senso del suono dell’epoca.
Ancora si sono usate voci giovani nella narrazione perché giovani erano i protagonisti e le protagoniste della liberazione, immagini autentiche nelle loro imperfezioni…in sostanza un documentario preciso, puntuale, fedele nella ricostruzione storica in ogni suo aspetto.
Un film che è un regalo alla memoria collettiva della nostra città e il miglior modo per celebrare questi giorni speciali della nostra storia anche in quarantena.
Da domani verrà proiettato in anteprima ogni giorno fino al 25/04 su mymovies, trovate tutte le informazioni per acquistare il biglietto popolare a 3€ sulla pagina della Cineteca di Bologna. https://festival.ilcinemaritrovato.it/the-forgotten-front/
Buona visione! Grazie, Presidente".