Comunicati stampa

Comunicati stampa

Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani

Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico)."Le porte delle carceri non devono rimanere chiuseGentile Presidente, anche il Parlamento europeo, chiede all'Italia di garantire i diritti delle persone p...

Data:

:


Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico).

"Le porte delle carceri non devono rimanere chiuse

Gentile Presidente, anche il Parlamento europeo, chiede all'Italia di garantire i diritti delle persone private della libertà personale e combattere il sovraffollamento nelle carceri. Lo testimoniano anche le numerose sentenze di condanna inflitte all'Italia dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per la mancanza di "spazio vitale" nelle celle, i trattamenti "inumani e degradanti" cui i carcerati sono spesso sottoposti, i tempi della giustizia penale, il numero di detenuti in attesa di giudizio.
La scorsa settimana, il Consiglio d'Europa si è espresso sulla situazione dei detenuti, sottolineando l’urgenza di proteggere i loro diritti durante la pandemia. L'esplosione del Covid-19 ha reso infatti esplosiva una situazione già drammatica e i provvedimenti promossi dal Governo sono ancora insufficienti.
Rappresentanti dell'avvocatura, magistrati di sorveglianza, garanti dei detenuti, sindacati dei lavoratori della polizia penitenziaria, oltre a presidenti emeriti della Corte costituzionale e lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiedono di intervenire perché le condizioni di vita nelle carceri e la prossimità tra i detenuti sono fattori che possono agevolare il contagio fino a portare alla morte (come accaduto a Bologna), mentre dovremmo tutti riflettere sull'importanza del rispetto costituzionale del "fine rieducativo della pena".
ll problema delle carceri deve essere una delle priorità della politica, non solo a livello nazionale ma anche locale, perché la situazione è davvero esplosiva.
Nel carcere di Bologna la situazione è sempre più pesante. L’esito dei tamponi, a cui sono stati sottoposti una ventina di detenuti, con esito positivo per dieci di loro, è molto preoccupante: circa il 50% di positivi.
Il Comune di Bologna è impegnato sui temi dell’esecuzione penale adulti e minori con Udienze conoscitive, Ordini del giorno e visite presso la Casa circondariale di Bologna e l’Istituto penale minorile. Ma sosteniamo anche molto progetti all'interno della Casa Circondariale di Bologna: l'esperienza musicale del coro diretto dal maestro Napolitano; il laboratorio sartoriale, operante all’interno della sezione femminile; il laboratorio per il trattamento di materiali elettronici, l'officina meccanica FID promossa dalle imprese metalmeccaniche bolognesi IMA, GD e Marchesini Group, il progetto Non solo Mimosa, Cinevasioni il primo festival del cinema in carcere, il Polo universitario e la biblioteca.
Gentile Presidente, dobbiamo ridurre il sovraffollamento, prima che la situazione possa diventare ingestibile mettendo a rischio la sicurezza pubblica. Le carceri in questo momento sono luoghi chiusi, dove non è possibile  mantenere una distanza minima di sicurezza o sanificare gli ambienti, quindi non è possibile il rispetto di alcun protocollo sanitario.
La Cassa Ammende ha stanziatiato 5 milioni di euro per l'emergenza Covid-19 (410mila euro per la Regione Emilia-Romagna), per il  reperimento di alloggi pubblici o privati di cura, di assistenza o accoglienza delle persone in stato di detenzione o sottoposte a provvedimenti giudiziari limitativi della libertà personale.
Credo che occorra uno sforzo ulteriore da parte nostra per individuare quali azioni, anche a livello locale, possiamo mettere in campo come amministrazione comunale per ridurre il sovraffollamento e garantire sicurezza a tutta la comunità carceraria, personale e uomini e donne detenute.
Per queste ragioni, presento un Ordine del giorno insieme a colleghi del gruppo del Partito democratico, chiedendone la trattazione urgente, per chiedere che:
si proceda rapidamente allo screening della popolazione detenuta, degli operatori della polizia penitenziaria e del personale sanitario e civile, mediante somministrazione di tamponi o di test sierologici;
si provveda alla rapida fornitura di dispositivi di protezione individuale in quantità sufficiente per personale e detenuti;
si proceda alla tempestiva individuazione di alloggi di transizione per i detenuti che possono accedere alla detenzione domiciliare, ma non hanno la disponibilità immediata di un domicilio idoneo;
si individui una collocazione immediata al di fuori della Casa circondariale di Bologna per madri e bambini che si trovano tuttora ristretti;
si avvii, tramite il Comitato locale per l’Area dell’Esecuzione penale, una riflessione su come avviare la fase 2 del Covid-19 nell’ambito della Casa circondariale e, quando la situazione sanitaria lo consentirà, come organizzare la ripresa delle attività educative e lavorative. Naturalmente, senza dimenticare i necessari lavori di riqualificazione della Casa Circondariale di Bologna e l’adeguamento degli organici della Polizia penitenziaria, degli educatori e del personale amministrativo.
Gentile Presidente, quando la vita di un detenuto è nelle mani dello Stato, lo Stato ha il dovere di tutelarla. E, a livello locale, possiamo e dobbiamo naturalmente fare la nostra parte. Invio alla Segreteria generale e alla Presidenza la proposta di Ordine del giorno".

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:48
Back to top