Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta consigliere Francesco Errani
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico). “Dopo la liberazione di Silvia Romano, ora le speranze sono per Zaky.Dopo un anno e mezzo di prigionia, Silvia Romano è tornata libera sabat...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico).
“Dopo la liberazione di Silvia Romano, ora le speranze sono per Zaky.
Dopo un anno e mezzo di prigionia, Silvia Romano è tornata libera sabato 9 maggio. Una bellissima notizia per i suoi genitori e per le persone a lei care, e per tutti noi. In questi mesi, molte organizzazioni si sono mobilitate per tenere alta l’attenzione sul rapimento della giovane cooperante italiana e per esprimere vicinanza alla sua famiglia. In Kenya, la giovane si trovava come volontaria per una Ong marchigiana per portare un aiuto concreto in Africa e inseguire le sue aspirazioni umane e professionali.
In questi mesi, sono intervenuto in Consiglio comunale di Bologna per ricordare Silvia: a sei mesi e a un anno dal rapimento e il giorno del suo compleanno, per tenere viva l’attenzione, e lanciare un messaggio di vicinanza e di solidarietà alla sua famiglia.
Purtroppo, anche nei giorni della sua liberazione, abbiamo letto messaggi cinici, razzisti e anche sessisti. Dichiarazioni superficiali e violente, anche da parte di rappresentanti del mondo istituzionale e politico. È difficile solo immaginare quello che può avere sofferto in questi 18 mesi. E provo vergogna nei confronti di coloro che si stanno scagliando contro la giovane volontaria, polemizzando sulla sua conversione all’Islam o sul pagamento di un riscatto per il rilascio. Per fortuna, è stato più forte il messaggio di solidarietà delle società civile, un’azione comune per tenere viva l’attenzione verso le istituzioni e per chiedere la liberazione di una giovane andata in Africa per le ragioni più belle, ragioni che rappresentano il meglio della nostra gioventù.
Silvia è una giovane donna e una persona libera. Abbiamo bisogno di persone come lei.
Per un caso che si è fortunatamente risolto, altri ne restano aperti, come quello di Patrick George Zaky, lo studente egiziano dell’Università di Bologna in carcere nel suo paese dal 7 di febbraio e per il quale proprio in questi giorni è stata prolungata la custodia cautelare per altri 15 giorni. Amnesty International, in questi giorni di sollievo per Silvia Romano, è impegnata a mantenere alta l’attenzione anche per Patrick Zaky. È importante, così come accaduto per Silvia, sostenere l’appello di Amnesty International, affinché il giovane studente iscritto all’Alma Mater di Bologna sia liberato al più presto.
L’iniziativa istituzionale e quella dell’opinione pubblica devono sostenersi a vicenda. È fondamentale proseguire quindi la mobilitazione per chiedere la sua liberazione e la garanzia della sua incolumità e il Comune di Bologna, così come per Silvia Romano e Giulio Regeni, deve continuare a sostenere la richiesta del rispetto dei diritti umani e di libertà.
Potremo fermarci solo davanti alla sua scarcerazione. Lo dobbiamo alla sua famiglia, ai suoi amici e colleghi. Lo dobbiamo a tutti noi e alla nostra dignità”.