Consiglio comunale, intervento di inizio seduta della consigliera Elena Leti
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Elena Leti (Partito Democratico).
"Coronavirus e animali domestici, appello: non abbandonateli.
Prima di iniziare il mio intervento vorrei sottolineare che sicuramente dopo gli interventi delle mie colleghe Santi e Angiuli, che parlano di aiuti verso le persone più fragili come anziani e disabili, il mio può risultare secondario, e lo è, ma volevo comunque approfondire l'argomento.
Inizio dicendo che non sono un medico, non sono una virologa, non sono una scienziata e neanche una veterinaria, sono una consigliera comunale che ha a cuore le sorti, oltre che dei suoi concittadini anche degli animali da compagnia oramai presenti in tantissime case.
E’ arrivato il colpo di coda che immaginavamo. “Essendo un virus di origine animale, ora torna ad infettarli”. Queste molte dichiarazioni che sono girate in questi giorni, sui social, e anche sulla TV di stato ad opera di autorevoli scienziati.
Fino al 2 aprile a fronte di 800 mila casi confermati nel mondo di COVID-19 nell’uomo, si contano solamente 4 casi documentati di positività da Coronavirus negli animali da compagnia. In tutti i casi all’origine dell’infezione negli animali vi sarebbe la malattia dei loro proprietari, tutti affetti da patologia.
L’Istituto Superiore di Sanità dichiara che non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione del Coronavirus che riconosce invece nel contagio tra umani la via principale di trasmissione.
Il Ministero della Salute definisce l’attuale diffusione di Covid-19 risultato della diffusione da uomo a uomo, pertanto non vi è alcuna giustificazione nell’adottare misure contro gli animali da compagnia che possano comprometterne il benessere. Raccomanda in ogni caso il rispetto delle più elementari norme igieniche.
Dichiarare che gli animali domestici potrebbero trasmettere il virus covid-19. È pericoloso.
Comunicazioni di questo tipo, devono essere formulate con chiarezza e devono essere scientificamente comprovate. In un momento come questo, di forte smarrimento e angoscia, veicolare la notizia che gli animali domestici possono ammalarsi di Coronavirus può creare allarme generalizzato. Con la conseguenza che molti potrebbero abbandonare i propri animali, come avvenuto nei giorni precedenti, riversandoli in strada al proprio destino. Mi astengo dal giudicare un simile comportamento per me inammissibile, ma conosco la paura e le azioni irrazionali che ne conseguono.
Abbandonare gli animali, oltre che essere un gesto crudele diverrebbe un problema collettivo, in quanto ci ritroveremmo una grossa quantità di animali in giro, affamati, impauriti e quindi potenzialmente pericolosi.
Oramai gli animali da compagnia fanno parte della nostra vita quotidiana. Molte famiglie possiedono un cane o un gatto, si stima che nelle case degli Italiani siano presenti circa 32 milioni di animali domestici pari circa ad un 52% delle nostre case.
Ora più che mai ci fanno compagnia, ci trasmettono il loro affetto e la loro dolcezza.
Chiedo quindi di diffondere informazioni certe, suffragate dalla scienza, volte ad evitare ulteriore confusione, sconcerto e paure. Senso di responsabilità e onesta intellettuale a chi ha l’onere e l’onore di istruire l’opinione pubblica.
E chiedo a tutti coloro che possiedono un animale di informarsi bene sulle questioni, di rivolgersi al proprio veterinario, e di non abbandonarlo.
Anche loro, come noi sono solo vittime di questa tragedia".