Consiglio comunale, gli interventi d'inizio seduta della consigliera Giulia Di Girolamo
Di seguito, gli interventi d'inizio seduta della consigliera Di Girolamo. “Allarme povertà. Aiuti concreti a famiglie e persone in difficoltà economica. Nel momento in cui la crisi dettata dalla diffusione del Covid-19 ha ridotto ...
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Di seguito, gli interventi d'inizio seduta della consigliera Di Girolamo.
“Allarme povertà. Aiuti concreti a famiglie e persone in difficoltà economica.
Nel momento in cui la crisi dettata dalla diffusione del Covid-19 ha ridotto la capacità di spesa di numerosi nuclei familiari e di singoli, a seguito della chiusura delle attività lavorative, il governo ha varato, tra le altre azioni, un piano di aiuti molto importante per far fronte alle difficoltà delle famiglie e delle persone indigenti, anticipando ai Comuni 4,3 miliardi al Fondo di Solidarietà, ai quali si aggiungono i 400 milioni stanziati con ordinanza della Protezione Civile, e che permetteranno subito di erogare sotto forma di buoni spesa per l'acquisto di beni alimentari a chi è
in stato di necessità, individuato dai servizi sociali territoriali. Ciò comporta la mobilitazione e il coordinamento di una rete che vede in campo il terzo settore, il volontariato e l'associazionismo, anelli di una catena molto importante soprattutto in questo momento di particolare complessità.
E anche nel nostro territorio numerose sono state le iniziative messe in campo dalle associazioni volontariato sociale che stanno prestando aiuto e soccorso alle persone in condizioni di disagio sociale ed economico, attraverso l'attivazione di iniziative e percorsi che ribadiscono la vocazione solidaristica.
Per questo motivo, a fronte delle azioni intraprese dal governo centrale e dalla preziosa rete di solidarietà attivata a livello comunale per dare un concreto aiuto economico e sociale alle famiglie e persone in condizioni di indigenza, presento un ordine del giorno che mira a supportare questi soggetti, attraverso la realizzazione immediata di tutte le iniziative a sostegno degli indigenti, affinché sia garantito l'approvvigionamento dei generi alimentari di prima necessità e dei medicinali, il rafforzamento delle reti esistenti sul territorio e la diffusione attraverso i canali
istituzionali delle iniziative di solidarietà che nelle varie forme sono attive nel nostro Comune”.
“Come il coronavirus aiuta l'economia delle mafie.
Le emergenze, i terremoti, le alluvioni e anche le pandemie, come quella che stiamo vivendo con il Covid-19, sono da sempre una grande forma di guadagno per le imprese illegali e mafiose. E anche in questo tempo, dove tutto sembra essersi fermato, dobbiamo porci una domanda importante: cosa fanno le mafie e come si stanno organizzando?
In questi ultimi giorni, numerosi sono stati i gridi di allarme lanciati da istituzioni, magistrati, giornalisti sul tema della proliferazione dell'economia criminale in questo momento così delicato.
Negli anni le mafie, hanno investito in settori strategici (pensiamo ai trasporti, le mense, le imprese di pulizia, la sanità, la grande distribuzione alimentare, farmacie), settori che oggi più che mai si rivelano cruciali.
Il rischio più grande, in questo momento di forte crisi economica, è la capacità delle organizzazioni criminali di sostituirsi, soprattutto in alcune zone del nostro paese, allo Stato, favorendo aiuti e sostegno, sfruttando la povertà, secondo le loro regole e condizioni, facendo leva sulla disperazione delle persone.
In altri casi, in territori più abbienti, il grande rischio è quello del reclutamento di imprenditori e dell'acquisizione delle aziende che, data la situazione odierna, stanno attraversando una forte crisi e alcune rischiando il fallimento. Pensiamo ad esempio al settore alberghiero, che nella nostra regione è da anni nel mirino delle organizzazioni mafiose.
Inoltre nella nostra città, nel solo anno 2019, sono state 20 le aziende raggiunte dal provvedimento di interdittiva antimafia, segno che la presenza di organizzazioni criminali e illegali non deve in alcun modo essere sottovalutata.
Secondo quanto riportato dal procuratore Nicola Gratteri, il rischio più concreto in questi settori è quello dell'usura proprio nel momento in cui gli imprenditori sono in
forte difficoltà e hanno bisogno di liquidità per poter ripartire passata l'emergenza.
E, nello specifico, la 'ndrangheta, ben presente anche in Emilia Romagna, ha tutto
l'interesse ad incentivare e invogliare i commercianti e gli imprenditori ad accedere alle loro ingenti disponibilità economiche (che costituiscono una consistente economia parallela), a dei tassi agevolati, sostituendosi in questo modo alle banche.
Per questo motivo si rende assolutamente necessario in questa fase sostenere con forza e con aiuti concreti le imprese, il commercio, le piccole attività (e in questo senso anche gli aiuti europei si riveleranno fondamentali), perché non cadano in maniera irreversibile nella rete della criminalità che, sfruttando questo momento, si presenta come benefattrice e alimenta un sistema economico illegale oggi più di ieri estremamente pericoloso per il nostro Paese”.