Consiglio comunale, gli interventi d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo
Di seguito, gli interventi d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo (gruppo misto-Nessuno resti indietro)."Questo fine settimana di inizio estate tante cittadine e tanti cittadini hanno protestato contro alcune delle previsioni presenti n...
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Di seguito, gli interventi d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo (gruppo misto-Nessuno resti indietro).
"Questo fine settimana di inizio estate tante cittadine e tanti cittadini hanno protestato contro alcune delle previsioni presenti nel POC del 2016 che ha un titolo accattivante 'rigenerazione di patrimoni pubblici'.
Il titolo è apparentemente positivo, in realtà se analizziamo i progetti si scopre che non si rigenera nulla, ma si va nella direzione di distruzione di ettari di verde spontaneo che ha colonizzato le aree abbandonate e la costruzione di nuovi edifici e nuove realtà commerciali. Sabato ha visto protagonisti i prati di Caprara. Ai prati è stata organizzata dal “Comitato rigenerazione no speculazione “una passeggiata per inaugurare i 4 sentieri tracciati dal comitato stesso.
A due percorsi sono stati assegnati i nomi di personaggi che in passato hanno attraversato i Prati di Caprara. E quindi abbiamo passeggiato per il sentiero Buffalo Bill. Per chi non lo sapesse, nel 1906 Buffulo Bill con la sua compagnia è tornato per la seconda volta a Bologna e proprio a Prati di Cparra ha messo in scena un grandioso spettacolo con 800 uomini e 500 cavalli per la rievoca della conquista del WEST. Un altro sentiero è stato dedicato a Pier Paolo Pasolini che ai Prati di Caprara ha passato tanti pomeriggi a giocare a calcio. Gli altri due percorsi sono stati chiamati il Sentiero delle pozze, quello preferito dalle anatre selvatiche, e il Sentiero del Ravone che scorre lungo l’omonimo canale. Oltre 200 i visitatori, alcune ragazze e alcuni ragazzi di Extinction Rebellion Bologna e di Studenti per l'ambiente Bologna, durante la passeggiata, hanno anche rimosso i rifiuti.
Domenica invece tante cittadine e tanti cittadini hanno aderito alla passeggiata organizzata dal “Comitato ex caserma Mazzoni bene comune” guidati dal consigliere di Coalizione Civica del quartiere Santo Stefano, Detion Begai. Una manifestazione per dire no all’abbattimento degli alberi e alla edificazione di palazzi e centri commerciali dove una volta sorgeva appunto la caserma Mazzoni Al suo posto è previsto un carico urbanistico che genererà un incremento degli spostamenti con un conseguente aumento delle emissioni in atmosfera e un incremento dell’impatto acustico in un’area già in sofferenza acustica. Non si sente il bisogno della nascita di nuovi quartieri, non c’è bisogno di nuove case. Ripeterò fino alla noia che non capisco il bisogno di costruire nuove case se rispetto al 1971 la popolazione è calata del 20% mentre il numero della abitazioni è aumentato del 15%.
Inoltre proprio qualche giorno fa sul Resto del Carlino abbiamo letto l’allarme lanciato dal dott.Bovini, l’ex direttore dell’ufficio statistico del comune, in merito al fatto che Bologna rischia un forte calo demografico se non si riesce ad attrarre persone dall’Italia e dall’estero. Per la città metropolitana parliamo di una perdita di 70 mila cittadini in 15 anni e riporta anche la perdita di circa 1300 persone che ha subito la città di Bologna nella fase di lockdown a causa della limitazione degli spostamenti. Sappiamo che la statistica aiuta a pianificare, nessuno ha ascoltato le dichiarazioni del dottor Bovini? A cosa servono nuove case se Bologna rischia di perdere popolazione?
Bologna ha bisogno di un’aria più vivibile, di più spazi verdi come si è visto durante l’emergenza Covid-19. La nostra città ha tanti vantaggi ma purtroppo è situata nella Pianura padana le cui condizioni orografiche e meteto-climatiche favoriscono l’aumento degli inquinanti e ne rendono difficoltosa la dispersione.
Anche per questo c’è bisogno di preservare le aree verdi, ancora più importante preservarle se sono diventate verdi spontaneamente come è successo ai Prati di Caprara e all’ex Caserma Mazzoni, perché le coperture forestali rappresentano un ecosistema e riescono a svolgere meglio la funzione di produrre aria pulita rispetto alle alberature stradali o agli alberi dei parchi urbani che non costituiscono un ecosistema. Anche per questo motivo le aree dei Prati di Caprara e dell’ex caserma Mazzoni sono importanti.
Visto che in città abbiamo questi ecosistemi proteggiamoli invece che abbatterli per far spazio a cemento. Sarebbe anche un modo per cominciare a rispettare l’impegno che il 30 settembre l’amministrazione ha preso con la città, quando ha dichiarato l’emergenza ecologica e climatica, e si è impegnata di arrivare, tra 10 anni, allo zero netto di emissioni. Non si capisce come pensa di raggiungere questo obiettivo, l’annunciata svolta Green non si coglie. Siamo di fronte solo a parole mentre i fatti vanno in altra direzione. Anche Legambiente ha riportato, ieri, parole di sconforto pubblicate sulla Repubblica di Bologna in merito al taglio di tanti alberi nel territorio regionale per lasciare spazio all’asfalto".