Consiglio comunale, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani
Di seguito gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico). "Lo ha ricordato il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, intervenuto poco fa durante i lavori del Consiglio comunale.Il nostro Governo deve fare di pi&u...
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Di seguito gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico).
"Lo ha ricordato il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, intervenuto poco fa durante i lavori del Consiglio comunale.
Il nostro Governo deve fare di più per la libertà di Patrick Zaki, studente e cittadino di Bologna, e per chiedere giustizia per Giulio Regeni.
Il tribunale penale egiziano locale ha deciso di prolungare di ulteriori 45 giorni la detenzione di Zaki, nonostante i suoi legali abbiano potuto presentare le prove dell’illegalità della sua carcerazione.
Le Istituzioni nazionali ed europee non possono continuare a sopportare una violenza che sta portando a una lunga e ingiusta detenzione in carcere, alla privazione delle libertà personali per Zaki, nell’assenza delle minime garanzie giudiziarie.
La pressione diplomatica nazionale ed europea deve proseguire, per chiedere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Non possiamo lasciare solo Patrick Zaki e i tanti che oggi ancora soffrono per la repressione del governo egiziano".
Molte studentesse e studenti, in tutta Italia, stanno protestando contro la chiusura delle nostre scuole.
Ogni giorno, dal 6 novembre, quando le scuole in tutta la regione Piemonte sono state chiuse a causa della pandemia, Anita, una giovane studentessa di 12 anni si è seduta fuori dalla scuola Italo Calvino e ha continuato le lezioni su un tablet. Dietro di lei, c'è un poster scritto a mano che recita: "Imparare a scuola è un nostro diritto". È iniziata come una protesta solitaria, ma oggi l'iniziativa si è diffusa in tutta Italia. La manifestazione di Anita e altre sono ora promosse dal movimento "Priorità alla Scuola", composto anche da insegnanti e genitori che si battono per migliorare il sistema educativo. Le proteste si chiamano "Schools for Future".
Gentile Presidente, ancora oggi non sappiamo se si potrà rientrare a scuola il 4 dicembre.
Dobbiamo riaprire le scuola e permettere a tutti i nostri studenti di seguire le lezioni in presenza, come accade in molti paesi europei nonostante il lockdown (Germania, Francia, Belgio, Gran Bretagna).
Chiudere la scuola è una sconfitta per tutti, anche perché le scuole sono luoghi sicuri, come ha recentemente ricordato anche il Coordinatore del Comitato tecnico scientifico nazionale, quando ha ribadito che la scuola non è luogo di rischio.
Come amministratori, dobbiamo assumerci la responsabilità di decidere le priorità e di ricercare le soluzioni per tenere aperte le nostre scuola, differenziando gli orari, aumentando la possibilità per le persone di lavorare da casa, potenziando il trasporto pubblico anche grazie a convenzioni con il trasporto privato.
La riapertura delle scuole nella massima sicurezza deve essere priorità anche della politica e delle Istituzioni.
Il Comune di Bologna destina 2 milioni di euro per realizzare i progetti dei cittadini per il proprio Quartiere.
Si può votare fino alle 12 del 5 dicembre, con due voti a un progetto di riqualificazione e a una priorità per il proprio Quartiere.
I temi riguardano la riqualificazione urbanistica, l'ambiente, la mobilità, la cultura e le relazioni di comunità, coinvolgendo migliaia di cittadini e associazioni.
In questi anni di disaffezione dalla politica è importante ricreare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni, individuando spazi di collaborazione: informare le persone, coinvolgere in percorsi di collaborazione per creare coesione e solidarietà. Il bilancio partecipativo è uno strumento di democrazia diretta, per far progettare e scegliere ai cittadini quali progetti realizzare per migliorare la nostra comunità.
È il risultato di un lavoro portato avanti nello scorso mandato che oggi, grazie alla Fondazione per l'Innovazione Urbana è giunto alla terza edizione: a Bologna i cittadini possono decidere come e dove destinare parte delle risorse del bilancio del proprio quartiere, attraverso un percorso partecipato".