Comunicati stampa

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Consiglio comunale, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani

Di seguito, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico). "Radio Città del Capo, una voce democratica rischia di essere spenta a Bologna.Radio Città del Capo, emittente in onda da 33 anni a Bolog...

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Di seguito, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico).

"Radio Città del Capo, una voce democratica rischia di essere spenta a Bologna.
Radio Città del Capo, emittente in onda da 33 anni a Bologna, rischia di perdere la cronaca cittadina. Sostenibilità economica o autonomia redazionale della radio?
Dopo aver contribuito a creare il nuovo soggetto (Netlit) che edita Radio Città del Capo ed avervi trasferito la proprietà delle frequenze e parte del personale, Open Group può e deve dimostrare responsabilità sociale e 'trovare soluzioni costruttive che possano rilanciare il progetto con tutte le sue potenzialità', dimostrando di tenere a valori di indipendenza e non a logiche di mercato.
Il tentativo di chiudere una delle voci storiche dell’informazione radiofonica bolognese è inaccettabile e deve essere contrastato, e confido che il tavolo di confronto promosso dall’Assessore al lavoro Marco Lombardo possa aiutare a trovare una soluzione positiva, per i lavoratori e per garantire alla città di Bologna una voce libera e critica, che può essere considerata “inutile” solo da chi non ha a cuore l’autonomia e il pluralismo dell’informazione.
Radio Città del Capo fa informazione locale dal 1987. Ricordo le mia prime interviste da Consigliere comunale appena eletto, e l’attenzione ai temi ambientali, al welfare, alle migrazioni, e soprattutto alle persone che spesso non hanno voce e sono invisibili.
La colonna portante di RcdC sono il quotidiano spazio mattutino Oltre le mura, le edizioni del GR, le news e le rassegne stampa. La programmazione di informazione, cronaca e approfondimento. Tra le trasmissioni settimanali, Libera Radio, voci contro le mafie e Psicoradio, realizzata da una redazione di pazienti psichiatrici.
Mi auguro che l’editore Netlit riveda la sua decisione, e che Open Group possa impegnarsi per tutelare la storia della radio e la professionalità dei giornalisti, consapevoli dell’importanza di continuare a far vivere una voce che offre una informazione libera, autonoma, competente, importante per tutta la città di Bologna".

"Laurent aveva 14 anni ed è morto in aereo sognando l'Europa.
Si chiamava Ani Guibahi Laurent Barthélémy, il ragazzo quattordicenne morto assiderato nel carrello dell’aereo dove si era nascosto per provare a raggiungere Parigi. Da Abdjan, la capitale della Costa d’Avorio, sono cinque o sei ore di volo e la temperatura può scendere fino a 50 gradi sotto lo zero. Laurent frequentava la scuola media, ed è morto a quattordici: ha scavalcato il muro di cinta dell’Aereoporto, si è nascosto e ha poi abbracciato il carrello dell’aereo. I genitori hanno dato l’allarme non vedendolo tornare a casa da scuola.
Lo scrittore Roberto Saviano ha scritto un bellissimo articolo, 'In memoria di un bambino morto in aereo sognando l'Europa', ricordando che Laurent 'Rincorreva l'unica possibilità di felicità che gli era stata data: scappare'.
La sua morte pesa come una piuma nella coscienza collettiva. Non basta certo a convincere i benpensanti che uno Stato e un’Europa democratica che costringe un bambino di quattordici anni a trovare la morte su un carrello di un aereo, avrebbe invece il dovere di proteggerti e garantire condizioni di vita dignitose.
La storia drammatica di Laurent è una sconfitta di tutti. L’Europa e i cittadini europei non devono dimenticare l'umanità, l’idea di un'Europa inclusiva". 

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:47
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