Question Time, chiarimenti sull'iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo
L'assessora Susanna Zaccaria, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sull'iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo.Domanda del consigliere Marte...
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L'assessora Susanna Zaccaria, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sull'iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo.
Domanda del consigliere Martelloni
"Vista la notizia riguardante il diniego alla pratica di richiesta residenza ricevuto da un richiedente asilo; viste le difficoltà che il mancato accesso alla residenza comporta in termini di accesso a servizi e che tali difficoltà sono state denunciate non solo in questo caso specifico, ma anche dalla ampia rete di soggetti che gestiscono a vario titolo i percorsi di accoglienza; chiede al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico amministrativa in merito; se l'Amministrazione intenda affrontare questa problematica e con quali strumenti".
Risposta dell'assessora Zaccaria
"Non è cambiata l'interpretazione che ho fornito la settimana scorsa e a quella mi riferisco. Però ho voluto trovare una motivazione che è quella che ha spiegato e condivido la necessità di tenere alta l'attenzione perché non c'è ombra di dubbio che la mancata iscrizione anagrafica sia una complicazione, non ce la possiamo cavare dicendo che sono garantiti i servizi di base, anche se questo invece è il nostro obiettivo, quello di garantire i servizi di base. Come sa, l'Amministrazione ha dichiarato di voler agire all'interno della legge, non importa che sia io a esprimermi dell'accoglimento o meno dell'interpretazione che è stata data. Sono contenta della sentenza di Firenze e spero che la magistratura possa aprire uno spiraglio come è avvenuto in altri ambiti. Con una differenza fondamentale: un conto è agire in un vuoto normativo in cui la Magistratura può dare un supporto, un conto è agire in disapplicazione di una normativa vigente, che comporta un altro tipo di azione. Come avevo anche accennato nella risposta scritta precedentemente, noi siamo pronti a rivedere la situazione continuamente a seconda di quello che succederà. Nel frattempo rimaniamo nell'ambito di applicazione della legge e facciamo di tutto per assicurarci che i servizi di base vengano garantiti. Su questo punto si dovrebbe sapere che, su mandato del Sindaco Metropolitano, i tavoli di rete attivati hanno dato avvio al confronto su alcuni temi, innanzitutto per assicurare l'accesso ai principali servizi, con solo il requisito del domicilio, quindi rendere praticabile e concreta l'applicazione di questa interpretazione.
Sull'accesso ai servizi sanitari: è possibile la iscrizione al Servizio sanitario regionale con il solo domicilio. In particolare l'Azienda Usl di Bologna ha costituito un coordinamento dei responsabili distrettuali, con il compito di vagliare in tempi rapidi situazioni di particolare complessità segnalate dagli operatori di sportello. Sul medesimo tema è inoltre in via di approvazione una circolare esplicativa della Regione in relazione alle nuove tipologie di Permessi di soggiorno introdotti dal Decreto.
Per l'iscrizione ai Centri per l'impiego (CIP) e il rilascio della Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) non è necessaria la residenza, né il passaporto, è sufficiente la regolarità del soggiorno. Sono state fornite al riguardo indicazioni scritte agli operatori di sportello.
Per la città di Bologna il servizio sociale Protezioni internazionali è dedicato espressamente a quel target, ed opera sulla base del solo domicilio, attivando, previa valutazione, i servizi necessari compresi quelli volti a consentire la frequenza scolastica dei minori, di concerto con i servizi educativi scolastici.
La nostra è l'interpretazione formale di una legge che non ci piace, non è mai stato nascosto da me, dalla Giunta e dal Sindaco, l'introduzione di questa normativa siamo consapevoli che complichi molto la vita dei migranti, ma il dibattito deve partire da un piano di realtà, non dalle notizie di stampa che rappresentano un'Amministrazione completamente disinteressata, quando sappiamo che siamo in una città in cui invece il sistema di accoglienza ha funzionato molto meglio che in altre parti d'Italia e l'Amministrazione si è sempre spesa e lo continuerà a fare. Cerchiamo di seguire la situazione, di garantire nel frattempo l'accesso ai servizi principali. Dopodiché c'è la massima disponibilità a raccogliere segnalazioni su situazioni pratiche che possono non arrivare tramite gli operatori di sportello, ma da Avvocati di strada o chiunque, nel senso di aiutare a comprendere delle difficoltà oggettive".