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Question Time, chiarimenti sulla trattativa del Governo sui riders

L'assessore Marco Lombardo, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Roberto Fattori (Partito Democratico) sulla trattativa del Governo sui riders. Domanda del consigliere Fattori"Mancato p...

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L'assessore Marco Lombardo, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Roberto Fattori (Partito Democratico) sulla trattativa del Governo sui riders.

Domanda del consigliere Fattori
"Mancato provvedimento del Governo sui riders. Visti gli articoli di stampa invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politica amministrativa sul fallimento della trattativa del Governo sui riders. Chiedo in particolare all’Amministrazione comunale di farsi promotore affinché il Governo estenda per decreto, la Carta di Bologna, il primo accordo metropolitano sulla Gig economy in Europa, per i diritti fondamentali dei lavoratori digitali su tutto il territorio nazionale".

Risposta dell'assessore Lombardo
"Provo a dare una risposta alla sollecitazione del consigliere Fattori precisando che a me non risulta che i contributi dei parlamentari vadano alla Casaleggio associati, giusto per precisazione, però il tema da lei posto rimane. Premesso che, come ho anche scritto e dichiarato, considero una deriva culturale di questo Paese il cercare di vedere il complottismo in ogni angolo e il pensare che non ci possono essere finanziamenti, sponsorizzazioni a eventi. "di diffusione di conoscenza", ma in realtà dal contenuto chiaramente politico, perché la politica costa.
Il punto è garantire la trasparenza, rispetto ai tipi di finanziamenti che si ricevono, è un obbligo preciso, e allora chiedersi quali sono i rapporti economici e non tra una società privata come Deliveroo e la Casaleggio associati è una domanda legittima, precisa. Chiedersi se questi rapporti hanno influito sulla trattativa che il Governo, quindi non la Casaleggio associati e in particolare il ministro Di Maio ha avuto con le piattaforme di delivery food, con i riders, è una domanda legittima, perché non è una novità il fatto che si sappia che Deliveroo fa parte di Asso spa, che è in qualche modo il raggruppamento delle piattaforme che ha, di fatto, affossato la proposta del ministro Di Maio che prevedeva la contrattualizzazione a titolo di lavoratore subordinato dei riders. È stata una proposta del Governo, come sapete anche parzialmente diverso rispetto al percorso che abbiamo fatto con la Carta di Bologna, lì si era detto 'contratto di lavoro di tipo subordinato', questa era stata la proposta, corredata da una promessa di farla passare entro, lo ricordo bene, il giugno 2018. Poi c'è stato il Decreto Dignità: nulla di fatto. Poi c'è stato il 'Decretone': nulla di fatto, nel senso che questi emendamenti non sono mai stati introdotti nella normativa. Allora, porsi la questione: ma che cosa è cambiato dal primo giorno fino ad oggi? Quello che è cambiato è che Asso ha detto sostanzialmente se voi andate avanti con questo tipo di contratto, noi ce ne andiamo >> allora: ha senso porsi questa questione e dire che tipo di rapporto c'è tra Deliveroo e la Casaleggio associati. Ha senso dire: questo tipo di rapporto ha influenzato oppure no le decisioni del Governo? Basterebbe una risposta semplice: si o no. Noi comunque voglio ricordarle, noi andiamo avanti. Come sapete la piattaforma Domino's Pizza ha sottoscritto la nostra Carta insieme a Sgnam e MyMenu', continuiamo a fare il lavoro di sottoscrizione e di salvaguardia, di tutela dei riders, e sono gli stessi riders che ci dicono che questa Carta è l'unico strumento in questo momento in vigore in Italia e forse anche in Europa per la salvaguardia degli standard minimi di tutela dei diritti lavoratori della gig economy, e non lo diciamo noi, sono loro che lo dicono. Tra l'altro segnalo anche che una notizia di cronaca di qualche giorno fa che ha dimostrato come l'Ispettorato del lavoro stia valutando i lavori di cura fatti attraverso le app, non fa altro che confermarci l'idea che uno dei campi di lavoro più interessanti è l'estensione della Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano, non solo nel settore del delivery food ma anche nelle piattaforme che si occupano dei servizi di cura, ve lo segnalo perché questo, come voi sapete, è sempre stato un campo di lavoro e la cronaca ci dimostra che avevamo ragione, che la nostra intuizione era corretta. Detto questo io continuo a dire che il Governo ha una possibilità per dimostrare di essere indipendente e che non c'è nessun tipo di rapporto di dipendenza con Asso spa. Ha due possibilità: o introdurre la regolamentazione di questo tipo di rapporto di lavoro con un decreto, ma la vedo difficile perché mi sembra che il percorso abbia assunto il filone del disegno di legge che significa che non verrà mai fatto, lo dico per chiarezza, oppure estendere per decreto la Carta di Bologna su tutto il territorio nazionale, togliendo definitivamente dal campo l'alibi delle piattaforme, tra cui, ricordo, anche Deliveroo, perché io stesso ho incontrato Matteo Sarzana il quale diceva è una bellissima esperienza peccato che se io lo sottoscrivo Bologna la devo sottoscrivere anche da altre parti. Benissimo, questo io non ho il potere di farlo, il Governo si: lo estenda per decreto e così dimostri di essere indipendente e libero anche da Asso spa"

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:44
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