Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sui progetti del Bilancio partecipativo

L'assessore Matteo Lepore, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (Insieme Bologna) sui progetti del Bilancio partecipativo.Domanda del consigliere De Biase"Premesso c...

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L'assessore Matteo Lepore, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (Insieme Bologna) sui progetti del Bilancio partecipativo.

Domanda del consigliere De Biase
"Premesso che da notizie stampa si è appreso che i lavori di nessuno dei progetti vincitori del Bilancio partecipativo 2017 e 2018 avrebbe preso avvio; chiedo al Sindaco ed alla Giunta se tale notizia corrisponde al vero e di confermare la corrispondenza tra i progetti votati dai cittadini e i progetti esecutivi effettivamente previsti illustrandone lo stato di avanzamento".

Risposta dell'assessore Lepore
"Grazie presidente, grazie consigliere. Preannuncio che oggi faremo anche una conferenza stampa per raccontare la prossima edizione del Bilancio partecipativo. Nel frattempo, ecco qualche aggiornamento che possiamo dare sui progetti 2017 e 2018: i tempi più o meno si sono confermati quelli previsti, nel senso che la realizzazione di un’opera pubblica richiede per la legge italiana dei tempi e delle forme che non sono certamente quelli di uno schiocco di dita. Questo vale sia per i progetti da tanti milioni di euro, che per quelli da 150 mila euro. Una recente previsione di legge introdotta nella finanziaria, non a caso, alzava la soglia degli affidamenti senza gara con procedura negoziata dai 40 mila ai 150 mila euro, una cosa molto discutibile che ovviamente apre sul fronte degli appalti a livello nazionale molte perplessità sul tema della trasparenza e su quello delle leggi anticorruzione. Chiaro che, per un Comune come il nostro, 150 mila euro sono un taglio per degli interventi quasi quotidiani e, come sa bene chi si occupa di questo tema, la dimensione dell’investimento non fa tanta differenza sulle procedure e sui tempi. Noi abbiamo informato i cittadini passo passo sull’evoluzione dei progetti, in particolare quasi tutti quelli del 2017 in valutazione presso la Soprintendenza, e questo ha costituito ovviamente un’ulteriore elemento di attesa. Per quanto riguarda il progetto di Borgo Panigale, i lavori sono stati assegnati all’impresa ed entro l’estate il cantiere verrà avviato e verrà realizzato l’intervento. Il progetto del quartiere San Donato-San Vitale è stato approvato pochi giorni fa dalla soprintendenza, quindi adesso partirà l’iter. Per quanto riguarda i progetti dei quartieri Navile, Porto-Saragozza e Santo Stefano, sono stati utilizzati questi ultimi mesi per affinare i progetti in collaborazione con le comunità proponenti e i progettisti. Quindi siamo in dirittura d’arrivo per i progetti 2017, mentre per quanto riguarda i progetti del 2018 siamo nella fase di individuazione del progettista, con una procedura di ricognizione interna ed eventualmente, in alcuni casi, con la liquidazione di un professionista esterno. Entro la fine di maggio questa fase verrà completata. Per tutti i sei progetti del 2018, il RUP sarà il direttore del settore verde Roberto Diolaiti. Una volta individuato il progettista si potrà avviare la progettazione. Mentre abbiamo già a disposizione tutti i rilievi cartografici delle varie aree dobbiamo effettuare i rilievi topografici sulle necessità indicate dal progettista individuato. I lavori verranno avviati e finiti entro la primavera del 2020. Quindi abbiamo un lasso di tempo individuabile dal voto dei cittadini al progetto finito, intercorrono due anni tra il voto e la sua realizzazione, ed è una tempistica per la realizzazione di progetti con appalti pubblici che sta nella media dei tempi, mi permetto di dire anche ben oltre la media italiana, che di solito presenta tempi più lunghi. Per quanto riguarda l’altro aspetto che lei mi sottoponeva, la coerenza dei progetti rispetto a ciò che è stato votato. I cittadini non votano progetti esecutivi, ma l’idea progettuale e significa che, come spiegato in tutti i laboratori di quartiere, fatti in presenza dei nostri tecnici, approvata l’idea, attraverso il voto dei cittadini, si passa alla parte esecutiva e quindi, come in tutti i progetti esecutivi, si passa alla parte che deve necessariamente fare i conti con quella che è la misurazione e l’implementazione sul territorio da parte del progettista che dà il via all’esecuzione dei lavori. Per la prima edizione, in particolare, abbiamo provato delle versioni più generali del progetto, e quindi non si può dire che la proposta approvata fosse esecutiva nei dettagli. Per questo motivo, ci sono stati incontri con i cittadini che hanno partecipato ai laboratori, in particolare quelli che hanno avanzato la proposta, proprio per affinare e condividere gli aspetti ultimativi. Con i progetti del 2018 abbiamo fatto una scelta diversa, memori dell’esperienza 2017, quindi abbiamo approfondito tutte le fasi maggiormente insieme ai tecnici del Comune. Questo ci ha portato a scartare molti più progetti nella fase iniziale e i progetti che sono stati messi al voto erano più definiti ed in stato avanzato. Questo ci permetterà di guadagnare tempo nell’affinamento e nella progettazione, e di avere maggiore coerenza tra ciò che è stato votato e ciò che è stato realizzato. In ogni caso, i progetti fatti con i cittadini proponenti hanno dato l’esito di confronto sperato, quindi possiamo dirci soddisfatti".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:44
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