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Question Time, chiarimenti sull’abbattimento di un Ginkgo Biloba

L'assessore Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Isabella Angiuli (Partito Democratico) sull’abbattimento di un Ginkgo Biloba all'interno di una propriet&agrave...

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L'assessore Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Isabella Angiuli (Partito Democratico) sull’abbattimento di un Ginkgo Biloba all'interno di una proprietà privata.

Domanda della consigliera Angiuli
"Letti gli articoli di stampa in merito alla richiesta che privati cittadini, residenti in via Argelati, hanno avanzato all’Amministrazione comunale circa l’abbattimento di un Ginkgo Biloba di grande valore ornamentale; chiedo al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica sull’opportunità di accogliere tale richiesta alla luce dell’indubbio valore di interesse pubblico, ambientale e ornamentale che questo importante albero riveste".

Risposta dell'assessore Orioli
"Abbattere un albero è sempre una misura dolorosa che talvolta, come il caso in oggetto, viene adottata a seguito di valutazioni che riguardano le sue condizioni specifiche, quelle dell’area che l’alberatura ha effettivamente a disposizione, le attuali e possibili interferenze con l’ambiente circostante, anche contemplando una analisi di quelle che potranno essere oggettive criticità per chi ne ha la custodia - in questo caso un soggetto privato, perché si tratta di un'alberatura interna a una proprietà privata - e la collettività.
I benefici che il verde garantisce alle persone e al territorio, specie nelle aree maggiormente edificate, sono ben noti; per questo l’Amministrazione comunale da tempo orienta molte sue azioni, strategie, investimenti e regole alla tutela e all’incremento del verde urbano, quale elemento essenziale per migliorare la salubrità dell’ambiente e il benessere dei cittadini.
Il Regolamento comunale del verde pubblico e privato è nato proprio come strumento volontario di questa Amministrazione per la tutela del verde, compreso quello privato, che diversamente sarebbe in gran parte sostanzialmente privo di salvaguardia. Per quanto riguarda le alberature private, il Regolamento ha introdotto disposizioni di carattere prevalentemente vincolistico, individuando condizioni specifiche per le quali il soggetto proprietario può avanzare istanza di abbattimento, elencate all’art. 15, comma 4 del regolamento sopra citato.
Tra le motivazioni troviamo anche: la “posizione inidonea”, quando uno o più esemplari arborei “sono ubicati a ridosso di edifici, di linee aeree elettriche o di telecomunicazione, sui quali è necessario intervenire con drastici interventi di potatura che, oltre ad alterare in modo irreversibile la naturale struttura della chioma, rappresenterebbero una facile via d’accesso per patogeni del legno responsabili di una rapida compromissione del vigore della pianta e della sua stabilità meccanica”;
l'abbattimento “per danni”, quando l’alberatura “è causa principale di lesioni o danni a strutture murarie in elevazione o di fondazione, tali da compromettere la stabilità di fabbricati, muri divisori, nonché la funzionalità dei manufatti”.
La proprietà ha fatto richiesta di abbattimento è stata avanzata per posizione inidonea, evidenziando nel contempo il recente ammaloramento del limitrofo muretto di recinzione della stessa proprietà.
L’istruttoria ha incluso diverse verifiche e considerazioni, ed in particolare:
che l’ancoraggio della pianta è affidato ad uno spazio contenuto, delimitato da manufatti edilizi esistenti e inadeguato al prosieguo del suo sviluppo;
che la pianta si è sviluppata in adiacenza al muretto di recinzione che si trova ad una distanza di circa due metri dall’edificio e separa la proprietà dal marciapiede pubblico, peraltro danneggiandolo;
è stato accertato il buono stato vegetativo della pianta ma, al contempo, anche le sue specifiche caratteristiche morfologiche che mostrano una chioma asimmetrica di 180°, larga dieci metri circa sull'asse parallelo alla strada pubblica e circa la metà sull'asse perpendicolare al fusto/edificio;
che la chioma dell'albero da un lato è in conflitto con l'edificio mentre dall'altro lato incombe con la maggior parte del suo volume - con un forte sbilanciamento, quindi - sul marciapiede e strada pubblica, andando ad interessare anche i cavi che sostengono la pubblica illuminazione;
che eventuali potature di contenimento della chioma snaturerebbero in modo definitivo il portamento della pianta, rendendola inoltre esposta ad attacchi di agenti patogeni fungini responsabili delle carie che compromettono la tenuta meccanica del legno;
che la proprietà, in osservanza al disposto dell' art. 2051 del C.C "Danno cagionato da cosa in custodia. Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito (1218,1256)", ha legittimamente ritenuto di intraprendere un'azione di propria tutela concessa dalle disposizioni previste dal Regolamento comunale del verde pubblico e privato, inoltrando la richiesta di abbattimento.
L’Amministrazione comunale, a seguito dell’istruttoria molto puntuale sinteticamente sopra richiamata, ha constatato, purtroppo, la sussistenza del presupposti necessari per l'accoglimento della richiesta indicati dall'art. 15 "Abbattimenti ammessi" comma 4 lett. e) del Regolamento comunale del verde pubblico e privato e ha ritenuto corretto procedere con il rilascio dell'autorizzazione all'abbattimento della pianta di Ginkgo Biloba".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:46
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