Question Time, chiarimenti sullo sblocco dei cantieri del Passante
L'assessore Irene Priolo, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Raffaele Persiano (Partito Democratico) sullo sblocco dei cantieri del Passante.Domanda del consigliere Persiano"Letti gli...
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L'assessore Irene Priolo, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Raffaele Persiano (Partito Democratico) sullo sblocco dei cantieri del Passante.
Domanda del consigliere Persiano
"Letti gli articoli di stampa in merito allo sblocco dei cantieri e in particolare all’avvio dei lavori per il Passante di Bologna e la bretella Sassuolo Campogalliano, chiedo al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica sulla trattativa che ha sbloccato l’opera, su cosa è significato perdere tutti questi mesi e su cosa cambia rispetto alla proposta degli Enti Locali.".
Risposta dell'assessore Priolo
"Credo che non vincerò il premio per chi pianta la bandiera prima, non ho questa abitudine e non inizierò oggi, perché nel percorso che abbiamo fatto e che ha portato quest'incontro al ministero il 20 marzo, io ho visto tutta la fatica e la complessità di questi processi di queste scelte e tutta la fatica dell'assunzione della responsabilità di una scelta da parte di questo Governo - ha ragione consigliere, è il Governo che sta decidendo di andare avanti in quest'opera -, tutta la fatica di una scelta che comporta anche l'assunzione di quella responsabilità e la consapevolezza che questo può cambiare alcuni scenari di carattere politico sul territorio. Quindi è una scelta complessa quella che è stata fatta dal Governo e ne vedo tutta la fatica, perché è la stessa fatica che abbiamo compiuto noi quando abbiamo appunto dismesso il Passante nord per decidere che era necessario fare il Passante di mezzo. Questi percorsi non sono banali, per cui ne traggo una soddisfazione perché vedo una collaborazione tra le istituzioni e credo che questo sia fondamentale per mandare avanti il nostro Paese, con tutto quello che significa da questo punto di vista. Ne traggo anche il fatto che il lavoro non è terminato, il lavoro inizia adesso. Abbiamo fatto un importante passo avanti, perché l'incontro ci ha garantito di conservare gli esiti della Valutazione dell'Impatto Ambientale, quindi il decreto di VIA che è stato firmato, però il Ministro ci ha dato un compito, che è quello di cercare di comprendere come i risparmi ottenuti dalle soluzioni proposte devono essere investiti sul territorio in opere di mitigazione e di completamento delle opere di adduzione, per cui io ci vedo un lavoro che deve continuare e quindi una fatica che deve continuare. Su questa fatica si devono misurare il Governo e gli enti territoriali. L'incontro ci ha proposto alcune soluzioni che adesso dobbiamo analizzare tecnicamente, perché non c'è stato ancora trasmesso il materiale in forma completa, e l'orientamento in questo momento è quello che pone come scelta più condivisibile quella che citava lei, consigliere, quindi comunque l'ampliamento dell'autostrada con l'inserimento della corsia d'emergenza, l'ampliamento della tangenziale con una corsia, senza corsia d'emergenza, ma con alcune piazzole di sosta di emergenza e gli svincoli che dovrebbero garantire l'efficienza della sicurezza. Questa ipotesi prevede una riduzione dell'ingombro della carreggiata stradale, che passerebbe dai 6,5 metri dell'ipotesi del progetto che era andato in valutazione di impatto ambientale ad un ampliamento che si riduce a 4 metri, per cui, per rispondere alla sua domanda, una diminuzione del 35% ulteriore del consumo di suolo. Ora, se la riduzione di 120 milioni dei costi sia legata solo a questa riduzione di cui sto parlando, non ne abbiamo certezza, anzi siamo propensi a pensare, ed è per questo che dobbiamo analizzare i documenti, che in realtà alcune efficienze e quindi alcuni risparmi in termini economici siano dovuti ad altre scelte di carattere tecnico sul progetto complessivo. Mi spiego, ci sono alcune opere molto importanti, come per esempio il ponte sul Reno previsto a sud della tangenziale, che noi avevamo pensato con alcune caratteristiche architettoniche che, probabilmente riviste, comportano un risparmio di spesa, con una prestazione dal punto di vista urbanistico minore, ma dal punto di vista trasportistico identica. Quindi ci sono alcune caratteristiche tecniche che evidentemente sono state individuate. Un altro aspetto derivante dal risparmio è, per esempio, quello relativo allo svincolo del Lazzaretto, perché se vi ricordate lo svincolo del Lazzaretto doveva ritornare all'interno della Conferenza dei servizi, per cui lo dobbiamo ridiscutere, perché l'ipotesi iniziale aveva dei problemi di impatto sulle falde e di tracciato per cui insieme ad Autostrade avevamo lavorato ad un progetto alternativo, che non è quello che è andato in VIA, per cui questa componente di costo non è all'interno del progetto di cui abbiamo parlato - solo quello aveva una cubatura per 20 milioni di euro, per intenderci. Per cui, alcune componenti sono derivanti da questo, alcune appunto dalla riduzione dei consumi di suolo e quindi da una infrastruttura più snella, per cui adesso gli uffici stanno già lavorando per comprendere come dare una risposta positiva al Ministro e al Sottosegretario rispetto a come reinvestire le econome nelle mitigazioni e quindi in un potenziamento delle infrastrutture sostenibili, perché è la richiesta esplicita che ci è pervenuta dal Ministero che ha il lato positivo di dire: se erano previsti una somma x di euro per il progetto precedente, noi vogliamo conservare quei numeri ma per migliorie di carattere ambientale e mitigativo. Dal punto di vista, per esempio, delle barriere acustiche i chilometri lineari vengono mantenuti, rispetto a quelli precedenti, ma stiamo cercando di capire se in alcuni ambiti si può fare un ulteriore potenziamento, come avevamo previsto di fare alla Croce del Biacco, se lo possiamo fare anche in altri punti maggiormente sensibili. Quindi, il lavoro non è terminato, e lei mi chiede se abbiamo perso tempo. Ovviamente qualche mese è trascorso, però oggi abbiamo la consapevolezza che il lavoro è stato svolto dalla struttura tecnica di missione del Ministero, per cui è come se confortasse il lavoro che abbiamo fatto ad oggi con una struttura terza, e questo è molto importante per la veridicità del lavoro che stiamo facendo in questo momento. Per cui abbiamo forse perso qualche mese, ma credo che ne abbiamo guadagnato in credibilità del sistema Paese e delle istituzioni, che quando sono al Governo devono fare la fatica di passare appunto da quella che può essere stata una campagna comunicativa, anche di carattere politico, alla gestione di quelli che sono gli aspetti amministrativi e quindi più complessi. Andiamo avanti e andiamo avanti insieme al Governo, perché ci dovremo rivedere all'interno della Conferenza dei servizi con il lavoro supplementare di cui vi sto parlando".