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Question Time, chiarimenti sull'imbarco negato a ragazza in chemioterapia

L'assessore Marco Lombardo, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) sull'imbarco negato a ragazza in chemioterapia.Domanda della consigliera Palumbo"Vis...

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L'assessore Marco Lombardo, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) sull'imbarco negato a ragazza in chemioterapia.

Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito al fatto che una ragazza proveniente dalla Sardegna, sottoposta a chemioterapia presso l’ospedale Rizzoli, non è stata imbarcata su un volo Ryanair, che avrebbe dovuto riportarla a casa, perché l’imbarco era chiuso da qualche minuto quando si è presentata alla partenza.
Visto che nonostante l’insistenza dei parenti gli addetti Ryanair sono stati irremovibili costringendo la ragazza ad affrontare un ritorno a casa assai lungo ed in condizioni di salute precarie. Visto altresì le problematiche relative al personale Ryanair emerse durante la commissione consiliare svoltasi il 27 marzo.
Pone la seguente domanda d’attualità: per avere una valutazione politica dal Sindaco e dalla Giunta su quanto appreso dalla stampa".

Risposta dell'assessore Lombardo
"Ringrazio la consigliera Palumbo per questa domanda che intreccia due notizie diverse ma che forse possono avere una correlazione. La prima riguarda una notizia di cronaca apparsa sui giornali cioè il fatto che la società Ryanair abbia lasciato a terra una giovane paziente che si recava qui a Bologna per svolgere attività di cura contro una malattia, la seconda invece riguarda un'udienza conoscitiva che abbiamo svolto qualche qualche giorno fa grazie al presidente Fattori su richiesta della consigliera Elena Leti sulle condizioni di lavoro della Ryanair. Apparentemente, come detto anche in commissione, sembrano due notizie distinte, diverse, io credo che invece ci sia una relazione che è questa: per prima cosa come Amministrazione noi manifestiamo solidarietà e un abbraccio alla ragazza, nella speranza che l'odissea che ha avuto la settimana scorsa non si debba mai più ripetere e io credo che non sia tanto una questione di disumanità delle persone che lavoravano, degli addetti della Ryanair che lavoravano nello scalo, ma che sia proprio, come abbiamo illustrato anche durante la commissione, il modello di business della società Ryanair, eccessivamente orientato alle vendite, che non tiene in considerazione che a volte il buon senso, l'umanità, dovrebbe far sì che non sono i pochi euro in più da pagare quelli che possono determinare una situazione di questo tipo, perché se si fosse applicato il buon senso questa ragazza sarebbe potuta partire. Non si può rispondere in maniera protocollare, che sarebbero arrivati in ritardo, anche perché, anche in quel caso si sarebbe potuto dimostrare che in realtà loro avevano chiesto un'assistenza speciale, per la situazione della ragazza perché la volta precedente era svenuta mentre cercava di prendere l'aereo. E quindi loro avevano rinunciato a quella possibilità, e neanche di fronte a quella rinuncia c'è stata la possibilità per riprendere il volo. Ma non sono appunto i lavoratori della Ryanair ad essere disumani, in realtà sono le loro condizioni che li portano a lavorare enfatizzando fino all'estremo il tema della vendita, e lo abbiamo visto nell'udienza conoscitiva, per me non erano notizie nuove perché avevo avuto modo, già in diverse altre occasioni, di ascoltare i lavoratori della Ryanair. E, come ho avuto modo di dire nell'udienza conoscitiva, io sono assolutamente riconoscente alla società Ryanair per il grande apporto dato alla crescita del turismo nel nostro territorio, quasi 4 milioni di passeggeri, rispetto a un numero complessivo di oltre 8 milioni di passeggeri dell'aeroporto. Penso però che il tema della tutela delle condizioni dei lavoratori e dei diritti dei lavoratori sia una priorità di questa Amministrazione ovunque si verifichi, sia che si verifichi nelle nostre strade, come è stato nel caso dei riders, sia quando si verifica nel piccolo caso delle lavoratrici delle mense del carcere, sia quando si realizzi per ragazzi, molto giovani come avete visto, con un grande tasso di turn-over che lavorano nel nostro sito aeroportuale. Perché la qualità del lavoro, al di là dei numeri, è sempre rilevante ed è sempre importante. E credo che, da questo punto di vista, sia interesse, anche dell'Amministrazione comunale, perché dalla qualità del lavoro dipende la sicurezza del servizio, dipende la qualità del servizio, e da questo punto di vista venivano ricordati alcuni casi, le ferie: 20 giorni contro 28, il tema dei mystery passengers, cioè delle persone che in qualche modo hanno il compito di verificare il lavoro delle persone durante il volo, stiamo parlando di assistenti di volo, di circa 150 assistenti di volo, ecco io credo che, così come la Ryanair focalizza molto il tema del consumo responsabile sulla sostenibilità ambientale, dovrebbe, con altrettanta enfasi, sostenere il tema del consumo responsabile sullo specifico aspetto della tutela dei lavoratori e sulla sostenibilità sociale. Abbiamo visto come l'incidenza del costo del lavoro nella compagnia è notevolmente più basso rispetto ad altre compagnie ed è notevolmente più basso anche dell'utilizzo dei carburanti. Ecco, io credo che tutti questi aspetti si tengano insieme rispetto a questa vicenda, perché è fondamentale, come criterio per garantire la qualità dei servizi, anche il rispetto dei diritti lavoratori. Faccio anche una precisazione rispetto all'intervento della consigliera, in realtà la legge applicabile ai contratti non è più quella irlandese, perché la compagnia Ryanair ha firmato un accordo con una delle tre sigle sindacali, la Cisl, per cui c'è adesso un contratto che si applica. Il punto è chiedersi se l'accordo firmato rispetta il Contratto Collettivo Nazionale di settore, di categoria. Questa è la tematiche perché, a mio avviso ma anche ad avviso dei lavoratori, ci sono diversi punti sui quali non c'è un pieno allineamento, non c'è conformità rispetto agli standard previsti dalla normativa e dal contratto collettivo nazionale. È ovvio che questo è un caso che non può essere risolto solo dalle città, che andrebbe risolto in tutte le città. Io sono orgoglioso che i lavoratori abbiano detto che la Città di Bologna è la prima sulla quale si apre un faro, si squarcia un velo d'ignoranza, su quella che è la condizione lavoratori Ryanir. Vorrei che la stessa attività venisse svolta nelle altre città e che soprattutto questo tema venga affrontato nella sede più opportuna, che è quella di una regolamentazione con standard minimi di tutela previsti a livello europeo. So che l'udienza conoscitiva è stata tenuta aperta e quindi ci saranno diverse altre occasioni in cui si potremmo confrontare, sperando che, non solo si salvaguardino i diritti lavoratori, ma anche che casi come quello di questa ragazza, alla quale va il nostro abbraccio e la nostra solidarietà, possano non verificarsi nuovamente".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:44
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