Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulle procedure di imbarco per le persone disabili all'aeroporto Marconi

L'assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Emily Clancy (Coalizione civica), Isabella Angiulli (Partito Democratico), Elena Foresti (Movimento 5 stelle), Paola Fr...

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L'assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Emily Clancy (Coalizione civica), Isabella Angiulli (Partito Democratico), Elena Foresti (Movimento 5 stelle), Paola Francesca Scarano (Lega Nord) sulle procedure di imbarco per le persone disabili all'aeroporto Marconi.

Domanda della consigliera Clancy
"Viste le notizie di stampa relative all'imbarco negato a due passeggere disabili all'Aeroporto G. Marconi di Bologna, nelle giornate di sabato 15 giugno e domenica 16 giugno, a fronte di motivazioni che non rientrano nella casistica prevista per il rifiuto dell'imbarco in casi eccezionali dal Regolamento CE n. 1107/2006 sul Trasporto aereo delle persone disabili o a mobilità ridotta; chiede al Sindaco e alla Giunta: se fossero a conoscenza di questo episodio; se hanno notizia delle motivazioni ufficiali con le quali sia stato negato l'imbarco; una valutazione politico amministrativa in merito; come intendano garantire ai passeggeri e alle passeggere con disabilità o a mobilità ridotta di poter fruire nel trasporto aereo di un servizio adeguato alle proprie esigenze e senza alcuna forma di discriminazione in futuro".

Domanda della consigliera Angiulli
"Letti gli articoli di stampa in merito alle due sorelle disabili cui è stato negato l’imbarco all’Aeroporto Marconi; chiedo al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica dei fatti riportati sui social e a mezzo stampa e sui miglioramenti che l’Amministrazione può chiedere di mettere in campo per lo sviluppo del turismo “accessibile".

Domanda della consigliera Foresti
"Visti gli articoli di stampa in merito alla denuncia di due sorelle disabili che non sono potute partire dall’aeroporto Marconi. Poichè dall’aeroporto Marconi declinano ogni responsabilità e fanno notare che l’accettazione dei passeggeri non è effettuata da personale della società che gestisce lo scalo, ma da terzi che lavorano per le compagnie aeree. Pone la seguente domanda d’attualità: per avere dal Sindaco e la Giunta una valutazione politica su quanto avvenuto e visto il Protocollo di intesa sottoscritto dalla Società Aeroporto G. Marconi con il Comune di Bologna, il disability manager e la Consulta per il superamento dell'handicap per favorire la promozione del turismo accessibile, se non si ritenga opportuno adoperarsi per verificare quanto accaduto".

Domanda della consigliera Scarano
"Alla luce degli articoli di stampa e delle dichiarazione delle due ragazze con disabilità a cui è stato impedito per ben 2 giorni di fila l'imbarco sul volo chiedo al Sindaco e alla Giunta un aggiornamento circa i chiarimenti richiesti dal Marconi alle compagnie coinvolte; come si stia procedendo nell'affrontare le problematiche considerata una maggiore utenza con ridotta mobilità".

Risposta dell'assessore Lombardo
"Grazie presidente, in merito alla vicenda mi preme dire che sono stato informato dagli stessi giornalisti di Radio Città del Capo credo alle 8.45 alle subito mi sono messo in contatto con le ragazze, ma non sono riuscito a entrare in contatto con loro, e ho mandato un messaggio a Maria Chiara alle 9.06, nel quale esprimevo solidarietà per la vicenda e l'impegno a informarmi presso la Società Aeroporto di Bologna per capire esattamente che cosa fosse successo. E così è stato, ci siamo messi subito in contatto con la società aeroportuale che, come avete detto voi, ha fatto uscire questa nota di stampa. La leggerei non solo nella sua parte finale, ma anche nella sua interezza e nella prima parte iniziale in cui si dice che cosa fa l'Aeroporto di Bologna rispetto al tema dell'accessibilità con una firma di un protocollo di sito avvenuto nel 2018 tra l'altro in collaborazione con la collega Irene Priolo e il disability manager. Ricordando che ci sono 41.252 passeggeri a ridotta mobilità con un incremento del 7% rispetto all'anno precedente, e con un questionario che periodicamente viene mandato agli stessi passeggeri che segnala il 99% di soddisfazione. C'è un passaggio che interessa però rispetto alla vicenda ed è questo: ricordando peraltro che le attività di accettazione dei passeggeri non sono effettuate dal personale di Aeroporto ma da società terze che operano in nome e per conto delle compagnie aeree, in qualità di gestore aeroportuale verificherà che da parte delle suddette compagnie aeree in questo caso AerLingus e come avete detto dopo Lufthansa, e della società di handling non vi sono stati comportamenti non coerenti con le procedure previste per l'imbarco dei passeggeri con disabilità. Sarà da verificare, ma per la ricostruzione della vicenda a me non sembra che si possa imputare ad Aeroporto di Bologna un comportamento discriminatorio. Semmai la verifica va fatta per capire se le due società, Aerlingus e Lufthansa e la società di handling hanno rispettato le normative europee, che tra l'altro prima veniva citate, il regolamento europeo sulla disabilità nel trasporto aereo, e se dall'altra parte le due passeggere hanno rispettato la procedura che tecnicamente si chiama di stretcher, cioè la procedura per poter usufruire di quel tipo di servizio. Questo è un accertamento che verrà fatto, quando avremmo la relazione la comunicheremo, questa è la situazione a oggi. Però mi permetto di aggiungere anche una valutazione che non è semplicemente amministrativa, ma ovviamente di carattere politico, perché questi casi segnalano il fatto che il al di là del rispetto delle regole, al di là dei protocolli firmati, al di là delle procedure eventualmente completate da parte di chi richiede il servizio di stretcher e di chi richiede il servizio aereo, io non credo che queste cose si possano risolvere semplicemente con ricorsi giurisdizionali davanti al giudice, credo che ci sia bisogno di un confronto per capire come evitare che queste cose si possono ripetere; del resto le stesse ragazze fanno sapere che in realtà anche con l'aeroporto di Ancona, se non sbaglio, c'è una causa in corso su questo tema. Seguo la pagina delle ragazzine e mi è capitato anche di citarle sul mio blog qualche mese, forse un anno fa, citando una loro lettera molto bella che era passata anche agli onori della cronaca e se non sbaglio era stata citata anche dal Presidente della Repubblica. Quindi le invito insieme alla società AdB a partecipare al percorso sul premio delle città accessibili europee proprio sul tema del trasporto aereo. Perché al di la della vicenda giuridica, forse c'è il bisogno di incontrarsi intorno a un tavolo e cercare di capire che cosa si può fare per evitare che queste situazioni si ripetano. Se le procedure previste per la richiesta di quel tipo di prenotazioni non sono state correttamente adempiute come si fa a farlo in una modalità che consenta poi alle persone di poter viaggiare. Se dall'altra parte ci possono essere invece delle inadempienze da parte delle società aeroportuali, delle compagnie aeree o delle società di handling, come si fa a sanzionare anche questo tipo di inadempimento per evitare che si ripeta.

Il mio auspicio è, e su questo mi rivolgo soprattutto alle passeggere, che non possono e non devono sentirsi in nessun modo passeggere di serie B, soprattutto a Bologna, in Italia e in Europa e a mio avviso tutti i luoghi del mondo, le invitiamo a partecipare al percorso proprio sul tavolo che riguarderà la mobilità, il trasporto, le infrastrutture e i vettori aerei e a confrontarsi con AdB nella convinzione che il percorso fatto dalla società aeroportuale di Bologna sul tema del turismo accessibile abbia dimostrato un grande passo in avanti e che evidentemente questo passo in avanti non è risolutivo di tutti i problemi. Sappiamo perfettamente che ci sono tante cose ancora da fare, ma sappiamo anche che c'è un'attenzione e un impegno concreto su questi temi che la società aeroportuale sta prendendo in seria considerazione, tanto è vero che, sta partecipando insieme ad altri aeroporti a una procedura europea sul tema proprio della valutazione dei servizi in materia di turismo accessibile”.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:45
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