Question Time, chiarimenti sulle misure antismog
L'assessore Valentina Orioli, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulle misure antismog.Domanda del consigliere Piazza"Visti gli articoli apparsi sull...
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L'assessore Valentina Orioli, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulle misure antismog.
Domanda del consigliere Piazza
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito alle misure d’emergenza contro lo smog a Bologna, poiché negli ultimi tre giorni in maniera continuativa sono stati superati i limiti di pm10 nell’aria, a seguito dei controlli eseguiti da ARPAE. Pone la seguente domanda di attualità: per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sull’argomento, come valutano la pessima qualità dell'aria a Bologna e come intendono verificare il rispetto delle misure emergenziali".
Risposta dell'assessore Orioli
"L'Emilia Romagna, insieme all'intero bacino padano, è una delle zone d'Europa dove più forte è il problema dell'inquinamento atmosferico. La qualità dell'aria nella nostra Regione è influenzata dalla conformazione della valle del Po che rappresenta una sorta di conca naturale che limita la dispersione degli inquinanti emessi sul territorio. Negli ultimi anni l'azione sinergica fra le Regioni del bacino, con il Supporto del Ministero dell'Ambiente, si è intensificata come dimostra la pianificazione che le quattro Regioni hanno predisposto in modo coordinato.
Il livello di inquinamento è accentuato dalle caratteristiche meteoclimatiche: la persistenza di condizioni meteorologiche favorevoli all’accumulo di inquinanti, mantiene in tutta la Pianura Padana valori di polveri PM10 particolarmente elevati. Pioggia e vento sono infatti gli eventi meteorologici principali per la dispersione e l’abbattimento delle polveri sottili.
I cambiamenti climatici in corso stanno determinando sempre più spesso lunghi periodi invernali senza precipitazioni, che, da questo punto di vista, rappresentano appunto una condizione sfavorevole. L’accumulo di polveri negli ultimi giorni è proprio dovuto a tale fenomeno.
Bologna è risultata, peraltro, una delle città meno colpite dall’innalzamento dei valori di concentrazione delle PM10. Nell’agglomerato si è registrato, dal 6 al 9 febbraio, il numero più basso di superamenti del limite normativo e le concentrazioni più basse (seppure al di sopra del limite) rispetto al resto della Regione.
Inoltre, dall’inizio del 2019, la stazione di monitoraggio urbana da traffico di Porta San Felice ha registrato il minor numero di superamenti del limite normativo delle PM10 (13 superamenti) rispetto a tutte le altre stazioni di monitoraggio urbane da traffico delle città capoluogo della Regione (la stazione che ha rilevato il maggior numero di superamenti è quella di Ferrara).
Nonostante la situazione risulti meno critica che in altre aree della Regione e del bacino padano, l’andamento delle concentrazioni degli inquinanti genera preoccupazione, ed a questo proposito il Comune di Bologna si impegna a proseguire nell'applicazione corretta e completa dei contenuti del PAIR (Piano Aria Integrato Regionale), che contiene le misure necessarie per ridurre l'inquinamento atmosferico e rientrare nei valori limite fissati dall’Unione europea, e le misure emergenziali: a seguito del superamento per più di 3 giorni consecutivi delle concentrazione limite di PM10, è previsto il divieto di circolazione dinamica per tutti i veicoli a motore dal giorno successivo al verificarsi dei superamenti e fino al giorno di controllo successivo (i controlli vengono effettuati il lunedì ed il giovedì). Sono inoltre in vigore misure relative all’utilizzo degli impianti di riscaldamento e dei generatori di calore a biomassa.
Queste misure relative alla mobilità e relative all’utilizzo degli impianti di riscaldamento sono sancite in due ordinanze (Ordinanza PG n. 449748/2018 e Ordinanza PG n. 399854/ 2018) che prevedono, laddove normato, anche le sanzioni ed i controlli da effettuare.
Per quello che riguarda le misure relative alla mobilità, sono previsti controlli effettuati dalla Polizia Locale e sanzioni amministrative di cui all’art. 7 del Codice della Strada e successive modificazioni; per quello che invece riguarda le misure relative agli impianti di riscaldamento ed i generatori di calore a biomassa, il PAIR e la normativa vigente, non prevedono sanzioni amministrative.
La Polizia Locale ha effettuato comunque verifiche, anche sulla base di segnalazioni di cittadini, presso abitazioni che utilizzano impianti a biomasse, sia nei periodi in cui sono in vigore le misure emergenziali, che nei periodi in cui le misure non sono in vigore (si ricorda infatti che il PAIR prevede il divieto di utilizzo di generatori a biomasse con classe di prestazione emissiva inferiore a “2 stelle” e nei focolari aperti o che possono funzionare aperti, per le unità immobiliari dotate di riscaldamento multi combustibile).
Sul fronte dell’informazione, nel laboratorio aria, gestito dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, è stata sviluppata la app “che aria è” che ha lo scopo di informare quotidianamente sulla qualità dell’aria e fornire suggerimenti sui comportamenti individuali a minore impatto. La app sviluppata in modo partecipato nell’ambito del laboratorio è disponibile gratuitamente, da oggi per i dispositivi iOS Apple e non solo Android, e presto sarà disponibile in formato widget, integrabile all’interno dei siti web di terze parti (istituzioni e privati).
Registriamo, grazie alla graduale diffusione della app, un aumento del numero di cittadini attenti e informati sulle prescrizioni del PAIR, che ci chiedono ulteriori informazioni o che segnalano situazioni di difformità rispetto alla norma.
Nell’ambito del laboratorio aria è stata inoltre realizzata una serie di 10 interviste a scienziati ed esperti per approfondire alcuni aspetti legati alla salute, lo sport e i sistemi di monitoraggio dei dati ambientali. Queste interviste saranno a breve pubblicate come materiale informativo e di sensibilizzazione. Tra la fine di febbraio ed aprile saranno inoltre organizzati 5 focus group di approfondimento tematico per definire contenuti e strategie di comunicazione utili a coinvolgere direttamente un numero crescente di persone".