Question Time, chiarimenti sulle liste d'attesa nelle scuole della città
La vicesindaco Marilena Pillati, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande d'attualità del consigliere Francesco sassone (Forza Italia) sulle liste d'attesa nelle scuole della città. Domanda del consigliere Sass...
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La vicesindaco Marilena Pillati, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande d'attualità del consigliere Francesco sassone (Forza Italia) sulle liste d'attesa nelle scuole della città.
Domanda del consigliere Sassone
"Facendo seguito a quanto riportato dagli organi d'informazione, relativamente alle problematiche inerenti le "liste d'attesa" alle scuole cittadine tema che, inevitabilmente, crea preoccupazione nelle famiglie bolognesi, si chiede al Signor Sindaco una propria valutazione politica ed alla Giunta come intenda procedere per garantire una giusta collocazione ai bambini che attualmente risultano in esubero rispetto all'offerta scolastica e la motivazione per la quale non si sia preventivamente operato in modo che ciò non accadesse".
Risposta della vicesindaco Pillati
"Gentile consigliere Sassone, la programmazione dell’offerta formativa del primo ciclo d’istruzione, rientra nell’azione amministrativa del Comune di Bologna, che costantemente, nel breve come nel lungo termine, effettua analisi comparate tra domanda potenziale e offerta scolastica, basate sui residenti suddivisi per stradario di appartenenza e sulla capienza ottimale delle scuole.
A partire da questi presupposti, che guidano la pianificazione edilizia di medio e lungo termine, ogni anno già a partire dall’estate viene realizzata, con un coordinamento cittadino, un’istruttoria più mirata per la definizione degli stradari da parte dei Quartieri, sulla base della valutazione di diversi elementi, quali appunto l’andamento demografico, la capienza della scuola, la vicinanza casa scuola, la mobilità. Eventuali variazioni di stradario vengono condivise con i Dirigenti Scolastici.
È in quella sede che vengono messe in campo azioni specifiche e puntuali che possono contemplare la verifica della disponibilità di spazi per l’apertura di nuove classi.
Va tuttavia sottolineato, come ho già avuto modo dire in altre occasioni, che nonostante su di esso si basi l’attività di programmazione, lo stradario non costituisce un vincolo per l'iscrizione scolastica.
Le modalità che regolano le iscrizioni scolastiche, definite annualmente con una circolare del MIUR, prevedono espressamente la possibilità per le famiglie di individuare una o più scuole d’interesse. Le famiglie scelgono anche sulla base di elementi che non sempre portano a preferire le scuole di stradario, quali le esigenze formative dei propri figli, l'offerta formativa della scuola, la vicinanza al luogo di lavoro, la presenza di fratelli nello stesso plesso. Ne consegue che non sempre la distribuzione della domanda corrisponde a quanto è possibile prevedere in fase di programmazione. Questo richiede che dopo le iscrizioni vengano messe in campo di azioni di orientamento verso le seconde o le terze scelte delle famiglie per gestire le eccedenze.
Anche quest’anno si confermano queste dinamiche, come mostrano i dati delle iscrizioni per l'a.s. 2019/2020, che abbiamo avuto modo di analizzare in uno specifico incontro svoltosi tre giorni fa con tutti i dirigenti scolastici, alla presenza dell’ufficio scolastico territoriale. Ogni anno, infatti, dopo la chiusura delle iscrizioni alla scuola statale siamo soliti condividere con i dirigenti scolastici le principali criticità e valutare le azioni che si possono mettere in campo.
La specifica situazione del prossimo anno scolastico mostra situazioni molto diversificate, in qualche caso caratterizzate da eccedenze in altre da carenze di domande, ma, voglio sottolinearlo, tutte complessivamente gestibili con azioni di riorientamento tra scuole dello stesso Istituto comprensivo o di Istituti limitrofi.
Tra le scuole con qualche esubero c’è, in linea con gli anni scorsi, la scuola Longhena che sappiamo essere tra le scuole più richieste dalle famiglie anche in ragione della particolare ubicazione, che motiva l’avere definito uno stradario molto ampio. A fronte di questi esuberi, ci sono altrettanti posti disponibili nelle scuole di riferimento rispetto alla residenza delle famiglie interessate.
Lo stesso dicasi per altre scuole, tra cui le Fortuzzi, le cui domande eccedenti possono trovare risposta in scuole dello stesso territorio.
Confidiamo dunque che nei prossimi giorni le criticità possano essere gestite, grazie ai contatti che le scuole attiveranno con le famiglie interessate, tutti i bambini avranno un posto a scuola e potranno prepararsi per affrontare con serenità il prossimo anno scolastico".