Question Time, chiarimenti sull'area Staveco
L'assessore Irene Priolo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità del consigliere Michele Campaniello (Partito Democratico) e della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sull'area Staveco.Domanda...
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L'assessore Irene Priolo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità del consigliere Michele Campaniello (Partito Democratico) e della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sull'area Staveco.
Domanda del consigliere Campaniello
"In riferimento agli articoli di stampa che riportano il blocco dell'utilizzo dell'area Staveco (Cittadella Giudiziaria, parcheggio ecc.) e di numerose altre aree Demaniali chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa in merito".
Domanda della consigliera Scarano
"Alla luce degli articoli di stampa relativi alla vicenda Staveco sono a chiedere al Sindaco ed alla Giunta di esprimere un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei sapere quali soluzioni quali azioni intende assumere di conseguenza".
Risposta dell'assessore Priolo
"Parto dall'aspetto che diceva adesso la consigliera Scarano perché è quello più pertinente alla mia delega, come ha sottolineato anche il consigliere Campaniello, in quanto è afferente alle risorse che noi abbiamo accantonato. Da questo punto di vista è necessario, e ringrazio perché mi date quest'opportunità, fare delle precisazioni. Io credo moltissimo nella collaborazione tra istituzioni, ma quando la collaborazione diventa un rimpallo di responsabilità per mandare avanti un progetto comincio a fare fatica, perché poi se abbiamo compendi importanti come questi in città, che come ha detto il consigliere Campaniello deperiscono perché noi non riusciamo a trovare un accordo, anche per alcuni vincoli che noi avevamo prima da parte della soprintendenza per la ricostruzione fedele degli edifici, poi le cose non vanno avanti e gli edifici crollano, credo che noi dobbiamo cercare di capire da che parte dobbiamo andare. Ciò detto, rispetto al tema parcheggio io devo dire la verità: avevo avuto un momento di scoramento totale, perché abbiamo lavorato tre anni con la soprintendenza per riuscire ad avere un parere favorevole rispetto a un parcheggio temporaneo, infatti è comunque previsto un parcheggio ma all'interno del progetto complessivo della riqualificazione della cittadella della giustizia, quindi il parcheggio comunque alla fine, quando il progetto sarà completato, ci sarà. Ovviamente sarà un'ambito all'interno del quale ci saranno delle funzioni di carattere pubblico e quindi comunque la destinazione d'uso alla fine ci sarà. Nel frattempo noi diamo un problema vero e proprio di degrado e allora ho sempre visto come un'opportunità il fatto che il Comune potesse intervenire in maniera temporanea, intanto per demolire edifici che comunque con il progetto della cittadella della giustizia devono essere demoliti, perché attualmente sono soltanto le fondamenta con delle erbacce che crescono. Non è che quell'intervento di demolizione non debba essere fatto, dovrà essere fatto, e anzi il Comune con l'intervento sul parcheggio anticipa delle spese che avrebbe dovuto fare poi lo stato; la discussione con il demanio, dopo l'incontro che era stato favorito anche grazie al Prefetto, quindi con il superamento da parte del nuovo soprintendente di questo vincolo, era concentrata sull'aspetto di carattere economico: siccome io anticipo delle lavorazioni che dovranno essere a carico dello Stato, chiedo che vengano scomputate nella concessione complessiva del parcheggio, perché comunque voi quelle spiacevoli le dovreste fare e le stiamo facendo noi. Senonché a giugno di quest'anno è arrivata al Comune la lettera del direttore regionale dell'Agenzia del demanio, il quale per poter stipulare la nuova concessione poneva un vincolo che è per noi una novità assoluta e quindi vi vado a leggere, perché come ho dichiarato sulla stampa sono saltata sulla sedia: "al riguardo si evidenzia che, ancorché i lavori di ricostruzione dei fabbricati demoliti siano previsti nel progetto di rifunzionalizzazione dell'intera area, ovvero cittadella della giustizia, il cui iter progettuale è in corso, a luglio saranno affidate le indagini preliminari - di cui abbiamo parlato - è necessario inserire nello stipulando atto di concessione la clausola di salvaguardia che qualora detto progetto non venga realizzato, l'onere di ricostruzione sarà a carico del concessionario richiedente". Questa è una clausola di salvaguardia inaccettabile, lo dico molto onestamente, perché credo abbia profili di illegittimità dal punto di vista economico, perché si chiede alla l'ente richiedente che è Comune, di ricostruire, qualora il progetto della cittadella giudiziaria non andasse avanti, gli edifici che noi oggi stiamo demolendo, cioè quelle fondamenta. Quindi, io dovrei andare a ricostruire degli edifici che oggi non esistono, perché potrebbe capitare, non si sa per quale motivazione, che la cittadella della giustizia non vada avanti. Ancorché sia una clausola che potrei definire pleonastica, la clausola di salvaguardia non può essere chiesta al Comune, eventualmente il demanio la deve richiedere al Ministero di Grazie e Giustizia, perché non siamo noi che dobbiamo fare quel progetto. Qualora gli edifici invece avessero una destinazione comunale e quindi andassimo a ricostruire quattro edifici per metterli ad uso del Comune, ovviamente per un'ipotesi che non è sul campo, però qualora il Comune dovesse metterci una parte delle sedi del Comune, allora l'onere sarebbe del Comune, ma visto che oggi si sta chiedendo di fare un parcheggio a raso, perché abbiamo bisogno di uno spazio per il potenziamento del parcheggio, non posso accettare di inserire la salvaguardia di questo genere nell'atto di concessione, perché ho un problema di Corte dei Conti, a mio avviso, e anche un problema di funzione definitiva, che non sarà del Comune. Quindi non so se da questo punto di vista, il direttore si è ravveduto, perché forse l'incarico che ha dato adesso a luglio, come descritto in questa lettera - peraltro la lettera è di giugno, l'incarico è stato dato ad agosto -, se avrà avuto ragguagli da parte del Ministero di Grazia e Giustizia sulla certezza che si va avanti, per cui non mi chiederà di inserire questa clausola. Se me lo dovesse chiedere ovviamente non ci potrà essere un parere favorevole, né da parte mia sul piano politico, né da parte del settore Mobilità perché è una responsabilità che non ci possiamo assumere. Trovo assurdo che avendo fatto tre anni di incontri, tre anni, all'ultimo minuto mi sia stata chiesta questa cosa, mai discussa con nessuno dei tre direttori regionali - perché in questi tre anni abbiamo avuto tre direttori regionali del demanio - mai ci è stato etto che ci fosse a carico nostro questo onere. Quindi è evidente che spero che l'incontro del 15 sia risolutivo, perché comunque il parcheggio a caso è temporaneo e non è la destinazione finale della cittadella della giustizia. Ciò detto, se questo non dovesse avvenire e quindi io non dovessi avere un riscontro definitivo nell'incontro di martedì 15, è evidente che bisogna lavorare su un progetto alternativo che non ha questa capacità, quindi sempre all'interno di Staveco, dovrei rimettere mano al progetto e provare a fare un progetto di una struttura sopraelevata. Siccome lo spazio fisico sarebbe minore, perché non dovrei andare dove ora demolisco gli edifici, ma dove c'è l'area attuale di concessione, il potenziamento non sarebbe lo stesso che potrebbe derivare dal progetto atttuale, oltre a essere più complesso dal punto di vista realizzativo, perché dovrei mettere in campo una struttura che dopo dovrei smontare, perché dopo comunque si deve realizzare la cittadella della giustizia. Quindi non è che non abbia pensato a un'alternativa, l'ho pensata, però è anche ora di sgombrare il campo da responsabilità del Comune, vedete, perché ho fatto rifare il progetto per tre volte: una volta ci si diceva che si potevano demolire alcuni edifici e altri no e quindi proviamo a vedere come sistemare il progetto con quelli che si possono demolire; un'altra volta abbiamo presentato il progetto, però non andava bene, dovevamo fare un progetto con il segnalamento a terra per ricordare gli edifici che non c'erano più; siamo infine arrivati alla definizione del terzo progetto che abbiamo portato in soprintendenza con questo parere, per un parcheggio a raso ovviamente temporaneo e ora mi si pone questo vincolo perché c'è un timore che possa succedere qualcosa che però non è di competenza del Comune di Bologna.
Più di aver fatto riunioni su riunioni, avere anche mandato una lettera dopo questa di giugno, al direttore regionale per dire che non può esserci questa responsabilità in capo al Comune di Bologna, e non ho ancora ricevuto risposta. Ho fatto un sollecito e a seguito del sollecito, appunto, ho l'incontro del 15 ottobre. Da giugno siamo al 15 ottobre, perché io ho sollecitato due volte con lettere scritte per poter proseguire, per trovare una soluzione. Non è mia abitudine scaricare sugli altri, perché la questione era complessa, però tirare fuori all'ultimo momento una clausola di salvaguardia che non esiste da nessuna parte del mondo, anche perché dove attualmente già stiamo una volta c'erano degli edifici, quindi cosa dobbiamo fare, mi verrà presenta una clausola di salvaguardia per l'attuale concessione? Mi sembra assurdo, però voglio sperare nel buonsenso del direttore regionale, che martedì mi spiegherà che questa clausola non ha più ragione di esistere e quindi io sarò molto contenta di arrivare a sbloccare questo milione e mezzo che è lì accantonato.
Per quanto riguarda il progetto della cittadella giustizia che sta seguendo in maniera puntuale la mia collega Orioli, anche qui adesso c'è quest'incarico che è stato affidato nel mese di agosto e, avrete letto, per i tempi si parla di sette anni per poter iniziare questo cantiere, perché ovviamente è un progetto complesso che riguarda tutta la ricostruzione del compendio, Nel frattempo abbiamo sette anni per poter fare il parcheggio, perché prima viene data l'autorizzazione. prima posso partire con i lavori di demolizione e quant'altro, è ovvio che più avanti si va, peggio è. Ovvio, consigliera Scarano, che ho una exit strategy, che però non è quella che io auspico, perché da questo punto di vista risponde in maniera meno efficace alle esigenze che ha la città in questo momento, anche per quanto riguarda l'accesso stesso al parcheggio, perché il progetto di risistemazione che non era previsto, ha anche un accesso in entrata e in uscita più avanzato che potrebbe impedire i rigurgiti che noi adesso abbiamo sul viale, quindi è necessario che comunque ci venga data questa opportunità di intervenire, oltre che dal punto di vista del decoro e del degrado che noi abbiamo in quest'area, perché comunque anche il parcheggio attuale dal punto di vista, diciamo, del disegno architettonico è veramente abbastanza imbarazzante, quindi io ho bisogno di partire con quel progetto per dare a un punto di riferimento della città a sud, una risposta compiuta, Se martedì non si risolverà la situazione dovremo andare avanti con un'altra ipotesi, che però mi richiederà di nuovo il tempo di rifare, per la quarta volta, un progetto per fortuna li stiamo facendo internamente questi progetti, però è una di mettere la parola fine a questa vicenda, perché non possiamo più non dare una risposta alla città che ne ha assolutamente bisogno. Questo fa il paio con quello che diceva la consigliera Clancy prima: abbiamo questo compendio meraviglioso all'interno della città, bisogna assolutamente che si agisca nel più rapido tempo possibile. Quindi vi aggiornerò dopo l'incontro del 15, anche perché avendolo attenzionato, ci chiameranno per sapere come è andato, io spero positivamente e spero nel buonsenso degli amministratori dello Stato".