Question Time, chiarimenti sull'apertura del Cas di via Mattei
L'assessore al Welfare Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sull''apertura della struttura di via Mattei come Cas. La risposta è stata letta in aula dall'assessor...
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L'assessore al Welfare Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sull''apertura della struttura di via Mattei come Cas. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Irene Priolo.
Domanda d'attualità del consigliere Errani
"Visti gli articoli di stampa, invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politico-amministrativa sulla riapertura del Cas di via Mattei a Bologna".
Risposta dell'assessore Barigazzi, letta in aula dall'assessore Priolo
"Gentile consigliere,
il Decreto legge 113/18, cosiddetto decreto Salvini, ha abrogato la norma che consentiva il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari e ha riformulato il diritto all'accesso al sistema di accoglienza Sprar, ora Siproimi, impedendo l'inserimento al suo interno delle persone richiedenti asilo, per i quali l'unico sistema di accoglienza previsto è all'interno dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) gestiti dalle Prefetture.
In conseguenza di ciò il sistema per l'accoglienza ordinario (Siproimi), gestito dai comuni italiani, è stato limitato solo a chi è già titolare di protezione internazionale e ai minori stranieri non accompagnati.
Ribadiamo dunque un giudizio fortemente negativo sul decreto prima richiamato e il nostro impegno a preservare, per quanto possibile, il disegno di accoglienza diffusa e di integrazione realizzato in questi anni, sottolineando che Cas di grandi dimensioni ovviamente non lo favoriscono. L’apertura del Cas Mattei sul territorio bolognese - la cui procedura relativa all'affidamento dei servizi di accoglienza presso il centro di via Mattei si è conclusa con l'aggiudicazione al consorzio di cooperative L'Arcolaio, in data 30 ottobre - consentirà comunque di accogliere persone nella condizione di richiedente asilo con una capacità ricettiva ben lontana dai numeri del precedente Hub regionale ma tale da perseguire l'obiettivo di ridurre il numero delle persone che, proprio perché in tale condizione, rischierebbero di entrare nei circuiti della grave emarginazione adulta e dei senza dimora, con una grave ripercussione sul nostro territorio.
Infine assieme al collega Marco Lombardo porteremo attenzione al problematiche occupazionali e del lavoro con la ripresa, in data già decisa, del Tavolo metropolitano dedicato".