Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla qualità dei pasti forniti da Ribò

La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulla qualità dei pasti forniti da Ribò.Domanda del consigliere Piaz...

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La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulla qualità dei pasti forniti da Ribò.

Domanda del consigliere Piazza:

"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito alla richiesta da parte di alcune famiglie della scuola Carducci di portare il pasto da casa poiché si lamentano della qualità dei pasti del gestore Ribò. Ricordando il dibattito che ha tenuto banco nel 2016 e che aveva visto la “vittoria” solo di qualche famiglia alle scuole Bottego, pone la seguente domanda di attualità: per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sull’argomento, per sapere se intendono adottare qualche azione per approfondire le ragioni per cui è stata fatta questa richiesta (per esempio un'analisi della qualità percepita del servizio mensa, impegnarsi a capire quali siano i problemi lamentati e provare a risolverli., se esistono problemi specifici legati per esempio agli spazi dedicati a consumare i pasti presso quella scuola...) e in generale aumentare i controlli sul gradimento dei pasti somministrati da Ribò, gestore della mensa scolastica".

Risposta della vicesindaco Marilena Pillati:

"Gentile consigliere, abbiamo più volte affrontato anche in quest'aula la questione del consumo a scuola del pasto portato da casa e la nostra valutazione politica su questo e sul significato del servizio di refezione scolastica non è cambiata. Non si tratta di un semplice servizio di ristorazione, ma è parte integrante del “tempo scuola”, racchiude in sé un valore fortemente educativo e consente a tutti i bambini di consumare un pasto equilibrato sotto il profilo nutrizionale e sicuro sotto il profilo igienico.
Per questo la nostra Amministrazione ha dedicato risorse e impegno allo sviluppo della qualità del servizio, con un costante coinvolgimento dei genitori, attraverso le commissioni mensa. Il risultato è che oggi possiamo vantare menu equilibrati e rispettosi delle linee guida sulla ristorazione scolastica, materie prime impiegate di prima qualità con oltre il 90% di origine biologica e, se non bio, sono comunque dop, igp, a lotta integrata o filiera corta. I nostri menu, sotto questo profilo, sono stati valutati tra i migliori d'Italia. Al contempo abbiamo abbassato i costi per le famiglie e introdotto sconti ed esenzioni. Abbiamo investito sui controlli, raddoppiando di fatto le risorse assegnate.
In relazione a quanto riportato dalla stampa circa la richiesta di alcune famiglie della scuola Carducci di consumare a scuola un pasto portato da casa, rispetto a cui la scuola non ci ha al momento fornito alcuna informazione, ricordo solo che se da un lato la refezione è un servizio a domanda individuale, dall'altro tutti i giudici che si sono pronunciati in merito hanno sottolineato che consumare a scuola il pasto portato da casa non è un'opzione immediatamente esercitabile. Devono infatti essere garantite condizioni organizzative, di cui la scuola ha la primaria responsabilità, che rispettino i diritti di tutti, senza mettere in discussione la chiara attribuzione delle responsabilità, comprese quelle in capo al Comune e alla ditta di ristorazione. La stessa dirigente delle Carducci ha chiarito nelle sue dichiarazioni questi aspetti.
A partire da queste considerazioni generali voglio ora passare alle questioni più specifiche che, nella sua domanda, ha posto sul tema del gradimento e della qualità percepita. Il tema del gradimento del pasto viene affrontato da noi in maniera sistematica attraverso molteplici strumenti - analisi delle segnalazioni, rilevazione puntuale degli scarti in un campione di scuole rappresentativo - che consentono di evidenziare le criticità nell'ambito del Tavolo Menù, nel quale i rappresentanti dei genitori, degli insegnanti, dell'AUSL e del gestore, insieme al Comune, lavorano congiuntamente per valutare le opportune strategie e le progettualità volte a migliorare costantemente il consumo dei pasti e ridurre lo spreco.
Per quanto riguarda il gradimento dei pasti forniti dal gestore, possiamo citare i risultati soddisfacenti ottenuti con l'indagine di customer satisfaction effettuata a gennaio 2018 su un campione di 1.630 famiglie, dal quale emerge che il 73% dei genitori riporta che i figli pranzano volentieri a scuola. L'indagine sarà ripetuta anche a febbraio 2019. Sempre nel 2019 ripeteremo anche l'indagine rivolta direttamente ai bambini, come già abbiamo realizzato nel 2017 per la quale, su 5.338 questionari somministrati, si registrava un livello di gradimento medio-alto, con un punteggio medio di 2,16 su 3. Verrà inoltre realizzata a breve la prima indagine di customer satsfaction rivolta agli insegnanti.
Nel caso specifico delle scuole Carducci, analizzando i dati del nostro sistema di controlli, negli ultimi due anni scolastici sono pervenute da parte di genitori o insegnanti delle scuole Carducci solo un paio di segnalazioni puntuali riferite a due specifiche problematiche poi risolte. Abbiamo registrato l'anno scorso soltanto 5 richieste di informazioni su diete o altre informazioni sul servizio e nessuna altra segnalazione critica. Ricordiamo che sono disponibili strumenti appositi e canali facilmente accessibili per segnalare criticità od osservazioni, attraverso il portale o direttamente via mail all'unità del Comune deputata ai controlli, oltre alla possibilità di fare assaggi per i genitori rappresentanti delle Commissioni Mensa scolastiche o per gli stessi insegnanti.
Gli assaggi dei pasti presso la primaria Carducci nello scorso anno sono stati realizzati, oltre che dai tecnici comunali, anche da tre genitori, e il gradimento riportato sulle 19 diverse preparazioni assaggiate non ha mostrato criticità particolari.
Sui 400 audit effettuati presso le scuole nell'anno scolastico 2017/18 e i 140 nel primo trimestre di quest'anno, effettuati da parte dell'unità del Comune preposta ai controlli, 5 sopralluoghi hanno interessato nello specifico le scuole Carducci e non hanno fatto emergere alcuna non conformità né sul tema della sicurezza né su quello della qualità dei pasti.
Nello corso degli ultimi due anni scolastici, anche in funzione di queste osservazioni, abbiamo cercato di attivare presso la scuola sia il progetto di rilevazione scarti che il progetto "Melainghiotto" - la frutta come spuntino della mattina - volto sia a favorire un maggior consumo di frutta che a ridurre lo scarto del pasto, senza però ottenere l'adesione auspicata. Motivi organizzativi e legati alle abitudini educative non hanno consentito di attivare nella scuola tali azioni.
Da rilevare inoltre che, nell'ambito della serie di incontri di quartiere realizzati nel corso dell'anno 2017/18 dedicati ad approfondire i temi della refezione scolastica con esperti in un'ottica di confronto e miglioramento continuo, nell'occasione dell'incontro presso il Quartiere Santo Stefano al quale erano invitate anche le famiglie e gli insegnanti delle scuole Carducci, era presente un solo partecipante, che peraltro non ha segnalato criticità particolari. Alla luce, dunque, di questi riscontri di cui dispone al momento l'ufficio controlli faremo comunque i necessari approfondimenti con la scuola per inquadrare correttamente la richiesta e le possibili azioni".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:43
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