Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla manutenzione delle tubature da parte di Hera

L'assessore Alberto Aitini ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulla manutenzione delle tubature da parte di Hera. Domanda del consigliere Piazza...

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L'assessore Alberto Aitini ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulla manutenzione delle tubature da parte di Hera. 

Domanda del consigliere Piazza
"Visto l’articolo di stampa sulla rottura di un tubo in via Massarenti creando disagi anche all’ospedale Sant’Orsola; poichè l’Assessore Aitini ha richiesto “un tavolo per avviare un costante confronto con Hera perché la situazione non è accettabile”. Pone la seguente domanda d’attualità: per avere dal Sindaco e la Giunta una valutazione politica amministrativa su quanto riportato, se Hera ha replicato alle proposte fatte dall'Assessore Aitini e se la giunta ritenga congrui gli stanziamenti previsti per il rinnovo delle tubature anche alla luce dell'ampia discussione relativa alle condutture in cemento amianto che si è svolta negli ultimi anni in città".

Risposta dell'assessore Aitini
"Grazie consigliere,
per tornare su un argomento che anche a me sta molto a cuore, ne avevamo parlato nei mesi scorsi ed è importante tornare ad affrontarlo. Come diceva lei, io ho chiesto e ottenuto da Hera un incontro che abbiamo svolto nelle scorse settimane dove abbiamo affrontato tutte le criticità che riguardano appunto le rotture, quelle che noi riteniamo eccessive rotture della rete idrica sul nostro territorio. Hera si presenta chiaramente con dei dati, sicuramente interessanti, che dicono che il trend delle rotture annualmente è in diminuzione, nel 2017 sono state 470, nel 2018 sono state 349 e nel 2019, al momento, sono l’8% in meno rispetto al 2018, quindi negli ultimi tre anni Hera ci dice che c’è stato un calo delle rotture. Allo stesso tempo Hera ha avviato un’interessante collaborazione con l’Università di Bologna per prendere in esame le cause di queste rotture nel periodo 2013-2018 e dai primi dati che anch’io ho potuto visionare, si vede che le cause sono molteplici: si va dalla vetustà delle condotte, alla siccità del terreno, agli sbalzi di temperatura, alle sollecitazioni stradali per quanto riguarda le strade più trafficate. È chiaro che questa è sicuramente una spiegazione che per noi rimane comunque insufficiente, perché riteniamo che la nostra rete idrica sia comunque particolarmente vecchia e che quindi, oltre alle altre cause sulle quali può intervenire il Comune, siamo assolutamente disponibili a fare dei ragionamenti, ma è chiaro che sull’età delle condotte, Hera deve intervenire con investimenti maggiori. Investimenti che sono cresciuti anche su sollecitazione del Comune, penso all’ulteriore incremento di risorse destinate agli investimenti sul rinnovo della rete dal 2016 al 2018, è il 60% in più di investimenti sulla rete. Ma anche questo, come le dicevo, penso che non basti. Dobbiamo fare un ulteriore salto di qualità e quindi questo tavolo di confronto ha prodotto la scelta di costituire un gruppo di lavoro tra Hera ed il Comune proprio per affrontare tutte queste criticità. In primis, chiaramente, una programmazione condivisa insieme al Comune degli interventi da fare anno dopo anno. Spesso noi non siamo a conoscenza degli interventi programmati da Hera e invece è bene saperlo anche per avere una gestione più intelligente dei lavori di rinnovo delle reti che comunque hanno un impatto anche sulla circolazione stradale. In seconda cosa abbiamo affrontato il tema della pressione dell’acqua, la pressione dell’acqua nelle nostre reti è particolarmente forte e si stima che un abbassamento di un bar, un bar e mezzo, rispetto la pressione attuale, possa far diminuire dal 30 al 50% le rotture, e quindi sicuramente è un tema interessante che il gruppo di lavoro sta iniziando ad affrontare, per analizzare in particolare le conseguenze che ci potrebbero essere dalla scelta di diminuire la pressione dell’acqua. Terzo punto è la gestione delle rotture, la gestione delle emergenze. Che cosa vuol dire? Quando c’è una rottura Hera interviene, devo dire puntualmente, o abbastanza puntualmente, devo dire in questo caso, ma succede che spesso gli interventi si protraggono oltre le ore stabilite inizialmente da Hera. Questa è una cosa normale, chiaramente quando si lavora ci possono essere degli imprevisti, la rottura può essere non trovata immediatamente e quindi le ore passano, ma insieme a questo passano anche le ore senza l’acqua per i cittadini. Questo crea chiaramente dei disagi, se c’è un’emergenza e si chiude l’acqua per un’emergenza è chiaro che, non essendo un intervento programmato, il cittadino non lo può sapere in anticipo e quindi si ha il problema che se l’acqua per molte ore non vine ridata, chiaramente ci sono dei disagi importanti per i cittadini. La carta dei servizi nazionale è vero che prevede che il gestore debba consegnare i sacchetti o le botti di acqua ai cittadini dopo 48 ore dalla rottura. Per me è un tempo assolutamente infinito che già da tempo è stato portato nel nostro territorio, grazie al lavoro di Artesir, a 24 ore. Io ho già chiesto ad Hera di portarlo al massimo a 6/8 ore dalla rottura, cioè ritengo che 6 ore potrebbero essere un tempo congruo dopo il quale, se c’è la rottura con la chiusura dell’acqua ai cittadini, dopo 6 ore Hera debba fornire i sacchi o le botti d’acqua. Anche su questo il gruppo di lavoro farà degli approfondimenti anche per capire le implicazioni economiche per un intervento del genere, ma sono assolutamente fiducioso che questo possa diventare parte integrante del nuovo accordo con il gestore. In ultimo c’è il tema del ripristino della strada, il ripristino della strada, la presidente mi concederà 30 secondi in più perché sono già a 7 minuti, è molto importante, perché oggi Hera dopo aver fatto l’intervento ripristina, passatemi il termine, solo parzialmente il manto stradale, nel senso che fa una riparazione temporanea e poi solo successivamente, e possono passare anche diverse settimane o diversi mesi, fa una riparazione complessiva. Anche questo crea dei disagi ai cittadini, perché di fatto si interviene due volte sullo stesso tratto di strada. E anche questo il gruppo di lavoro ha previsto un nuovo modo di lavorare per il quale si sta studiando il modo per far si che Hera alla chiusura dell’intervento, chiuda subito complessivamente il manto stradale e quindi non ci debba essere un intervento successivo".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:46
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