Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla chiusura dell’HUB di via Mattei

L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulla chiusura dell’HUB di via Mattei.Domanda della consigliere Piazza "Visti...

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L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulla chiusura dell’HUB di via Mattei.

Domanda della consigliere Piazza
"Visti gli articoli di stampa in merito alla chiusura dell’HUB di Via Mattei. Premesso che dagli articoli si legge "Il sindaco Virginio Merola era informato della chiusura per lavori dell'hub di via Mattei in corso oggi. E devo dire che non ho avuto obiezioni". A dirlo e' il prefetto di Bologna, Patrizia Impresa, a margine di una conferenza stampa in piazza Roosevelt. "Ho parlato piu' volte col sindaco direttamente, e anche con l'assessore Barigazzi- afferma Impresa- ai quali ho comunicato questo stato di fatto e ho detto anche che non c'era nessuna modifica nella finalita' dell'hub. Ho spiegato e devo dire che non ho avuto obiezioni". Tra l'altro, sottolinea il prefetto, "il contratto era in scadenza, quindi gli altri profili non riguardano la Prefettura. Probabilmente- e' la stoccata di Impresa- era compito dell'imprenditore, alla fine del contratto, occuparsi di cosa sarebbe dovuto succedere a chi lavora all'interno della struttura." e che quindi della situazione era stata preventivamente ampiamente informata l'amministrazione comunale. Pone la seguente domanda d’attualità: per avere dal Sindaco e la Giunta una valutazione politica su quanto sta accadendo, se corrisponde al vero quanto affermato dal Prefetto Patrizia Impresa e se l’amministrazione aveva veramente dei margini per intervenire predisponendo soluzioni di mitigazione".

Risposta dell'assessore Barigazzi
"Ridirò le stesse cose che ho detto in maniera molto chiara su questa vicenda della chiusura. Io l'ho appreso venerdì sera perché ho telefonato al Prefetto poiché c’erano state delle segnalazioni. Mai prima si era parlato di lavori all’Hub né con me né con il Sindaco. Appresa quindi questa cosa venerdì sera, a seguito di una mia iniziativa, ho capito che quella notizia era già una decisione presa, legittimamente naturalmente, nel senso che l’Hub è amministrazione dello Stato attraverso la Prefettura. Tutto poi si è sviluppato di conseguenza, compreso leggere, il sabato mattina, un articolo e una intervista sul Resto del Carlino che dava un’accellerazione: il lunedì si apprendeva che le persone sarebbero andate via il martedì quando, nella comunicazione che era stata data al gestore, prima ancora che il sottoscritto e il Sindaco lo sapessero venerdì pomeriggio, vi era l’idea di farla entro il 14 giugno. Tutto legittimo, io ho solamente scritto, e ho già messo nel cantiere del passato questa vicenda, che non c’è stata una concertazione preventiva, come ha detto lei, che sarebbe stata utile per evitare alla città tensioni, problemi, dibattiti e che sarebbe stata utile per trovare una soluzione. E qui io non ho fatto politica sulle vicende umane perché l’Amministrazione comunale dal primo momento si è occupata dei percorsi delle persone. Dall’inizio, assieme a molti altri in questa città, assieme al terzo settore e ai molti che si sono mobilitati, abbiamo chiesto di tenere le persone all’interno dei Cas dell’Emilia Romagna, perché era la cosa più razionale e più ovvia da fare per tutelare proprio quei percorsi sanitari e i diritti acquisiti e i documenti che alcuni avevano messo più avanti rispetto ad altri rispetto all’idea di Caltanissetta dove alla fine sono andate solo 37 persone su 157 mi pare che alla fine erano quelle di cui si è trattato. Ho ricordato che la tradizione di questa città è nella concertazione con le istituzioni, con la Prefettura non c’è mai stata una sbavatura da questo punto di vista, se fatto per tempo avremmo potuto evitare giorni convulsi, stress, tensioni, articoli di giornale e fatiche e, probabilmente, avremmo tutelato meglio tutti i percorsi delle persone come a norma di legge è possibile che siano ospitati lì.

Per quanto riguarda i lavori non c’è mai stata questa avvisaglia prima, anche perché ricordo che è stato fatto un bando un mese e mezzo fa, quindi se ci si diceva che dovevano essere fatti dei lavori visto che chi doveva avvisare era il proprietario della struttura e tra l’altro responsabile della manutenzione, la Prefettura, ci saremo messi attorno a un tavolo, come abbiamo sempre fatto, per cercare di capire qual è la migliore soluzione. La migliore soluzione è stata alla fine quella più praticata, cioè di mettere la stragrande maggioranza degli ospiti sia nei Cas metropolitani che in quelli regionali, soprattutto gli ultimi 60 che erano rimasti fuori perché non avevano accettato.

La questione è tutta qua, come l’ho ricordata, credo che è stato un episodio che non si è mai avuto prima, che non si deve ripetere, perché quando si collabora dal punto di vista istituzionale, e la nostra barra è stata questa anche nei giorni dopo, aspramente con la dialettica, credo si risolvono molte cose, per quanto si metta sotto tensione tutta la città, in maniera positiva.

Questa è la successione dei fatti. Non mi sono fissato, ho dovuto ricordare perché sono stati ricordati sulla stampa. Non ho voluto farne oggetto di polemica da parte mia e non la voglio fare adesso, ma le cose sono andate esattamente così. Ci fosse stato solo un po’ più di tempo avremmo fatto le cose in maniera diversa e saremmo arrivati a quei risultati. Se vuoi spostare 150 persone c’erano i Cas della Regione che avevano quella disponibilità di posti e quindi mi sembrava ovvio, anche dal punto di vista della disponibilità del denaro pubblico, portarli dove alla fine sono stati portati e dove potranno proseguire i loro percorsi all’interno delle regole che sono state fissate.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:45
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