L'assessore Matteo Lepore ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto - Nessuno resti indietro) sul Teatro Romano in via de’ Carbonesi.

Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito al fatto che la proprietà dei locali dove sorge il bellissimo e suggestivo Teatro Romano in via de’ Carbonesi vuole fare rivivere questo bene culturale e visto che anche la Sovraintendenza ai beni culturali della città ha espresso la stessa idea. Premesso che purtroppo le problematiche vicende legate alla gestione del complesso immobiliare che ospita il teatro romano, tutt’ora irrisolte, rendono la struttura non fruibile dal pubblico.
Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere dall'Amministrazione se ci sono margini d’azione per trovare assieme alla Sovraintendenza e alla proprietà del Teatro Romano, modalità operative affinché questo sito archeologico possa tornare ad essere fruibile dal cittadini e dai turisti".

Risposta dell'assessore Lepore
"Grazie presidente, questo è un tema che da anni si trascina, non è mai stato molto chiaro, devo dire la verità, il grado di interesse delle varie proprietà che si sono succedute, sulla reale intenzione a valorizzare dal punto di vista culturale questo spazio. Noi siamo a disposizione della proprietà e della Sovrintendenza qualora si volessero intraprendere delle attività. È chiaro che, più che l'assessore alla Cultura, in questo caso, possono essere interessati gli assessori all'Urbanistica e al Commercio, perché più direttamente possono avere strumenti e leve per gestire eventuali operazioni di riqualificazione di un immobile, che è un immobile privato, e per questo non possiamo pensare ad un investimento diretto dell'Amministrazione. In passato io ho ricevuto, come è successo per il museo della figurina, tantissime associazioni, in realtà private, che hanno ipotizzato tantissime cose sul Teatro Romano ma poi effettivamente non si è concluso nulla. Noi abbiamo sempre dato disponibilità, a livello sia di marketing territoriale, a livello turistico,e ora a livello culturale, a collaborare, qualora i soggetti gestori fossero intenzionati a riaprire questo luogo per renderlo fruibile. Quindi in questo caso ringrazio la consigliera per la domanda, perché mi da' l'opportunità di poter dire pubblicamente, come già in parte abbiamo fatto, che se ci fossero progetti o intenzioni noi siamo pronti ad ascoltare e a collaborare".