Question Time, chiarimenti sul recente blitz antidroga
L'assessore alla Sicurezza urbana integrata Alberto Aitini ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Mirka Cocconcelli (Lega nord) e Claudio Mazzanti (Partito Democratico) sul recente blitz antidroga. Domanda d'attualità dell...
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L'assessore alla Sicurezza urbana integrata Alberto Aitini ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Mirka Cocconcelli (Lega nord) e Claudio Mazzanti (Partito Democratico) sul recente blitz antidroga.
Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Dalle Forze dell'Ordine è stata smantellata un'associazione a delinquere, di stampo sovranazionale, che si dedicava all'importazione e spaccio di droga.
Una delle basi operative era all'interno del campo nomadi di via Erbosa, dove viveva, ai domiciliari, un esponente di spicco del clan della droga.
Alla luce degli articoli di stampa si chiede al Sindaco ed alla Giunta una valutazione politica nel merito".
Domanda d'attualità del consigliere Mazzanti
"In riferimento agli articoli di stampa in data odierna inerenti la recente maxioperazione "Castello d'erba" condotta dai carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale e coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna che ha sgominato un traffico internazionale di droga e che ha portato nello specifico a 18 misure di custodia in carcere e al sequestro di 130 chili di sostanze, tra cui marijuana e hashish provenienti dalla Spagna, ad una banda italo-albanese con base in città, armata e pericolosa, e che operava in diverse città straniere e italiane tra cui Bologna, e la quale rivendeva la droga in zone come Piazza Verdi, la Montagnola, al Pilastro oppure nelle piazze di Borgo Panigale e Corticella e praticava anche estorsioni, lesioni e minacce; chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa in merito".
Risposta dell'assessore Aitini
"Grazie presidente, grazie consiglieri, anche io mi aggiungo a voi per ringraziare l’arma dei Carabinieri per l’ottimo lavoro svolto. L’ho fatto in realtà subito, l’altra mattina, chiamando il colonnello Solazzo, comandante provinciale dell’arma dei Carabinieri, per esprimere a nome della città il nostro ringraziamento per quanto fatto. È davvero un’operazione molto importante, molto complessa, che è andata avanti alcuni anni e che ha portato e porterà, probabilmente - vedremo dal processo-, a dei risultati importanti. È chiaro che indagini di questo genere ci ricordano un problema, una questione molto importante, ovvero che Bologna, la nostra città, è uno dei luoghi di arrivo, tra i principali sicuramente in Italia, di sostanze stupefacenti. E questo è un fatto che ci deve spronare ulteriormente a continuare il lavoro che si sta facendo in lungo e in largo, senza proclami, a testa bassa, per far sì che, sempre di più, queste attività che portano a dei risultati molto importanti delle forza dell’ordine proseguano. Ci tengo anche a ricordare come pochi giorni fa il nuovo Ministro dell’Interno, la ministro Lamorgese, abbia spronato con una circolare le forze dell'ordine a fare sempre di più contro lo spaccio e il traffico di sostanze stupefacenti facendone finalmente una priorità, se non La priorità del Ministero dell’Interno, del Governo, delle prefetture e delle forze dell'ordine. Perché questa è la più grande emergenza del paese: il traffico di sostanze stupefacenti ed il consumo di sostanze stupefacenti che sempre di più colpiscono i più giovani. E quindi ritengo che noi dobbiamo continuare così e cercare sempre di più di aumentare il lavoro che viene fatto. Un lavoro cui partecipa, ci tengo a dirlo, perché non è tra i suoi compiti primari, la Polizia Locale: sempre di più negli anni - ripeto, pur non avendolo come compito principale, che sapete è demandato alle forze dell’ordine - i nostri agenti hanno lavorato negli anni anche su questi fronti. Ricordo i tanti interventi, anche degli ultimi mesi, delle unità cinofile della Polizia Locale che hanno portato a dei risultati davvero molto positivi e che continuano anche in questo caso silenziosamente ma con grande efficacia a lavorare. Concordo infine con il consigliere Mazzanti sulla sua riflessione sul tema dell’arresto nel campo nomadi di via Erbosa e aggiungo un dettaglio: questo dimostra ulteriormente che in città non ci sono zone franche, perché diciamocelo in tante città di Italia nei fatti ci sono delle zone franche o comunque dove la presenza della criminalità organizzata e dello spaccio è imponente, a Bologna non esistono luoghi franchi. Non esistono luoghi non presidiati, non esistono luoghi dove non ci sia il controllo delle forze dell'ordine e della Polizia Locale. E quindi i controlli sono costanti e quotidiani su tutto il territorio e portano a dei risultati come quelli conseguiti dai carabinieri in questi giorni.
“Che cosa dobbiamo fare?”, diceva la consigliera Cocconcelli. Dobbiamo continuare ad incrementare questo lavoro, facendo sempre di più una priorità dell’azione delle forze dell’ordine, sapendo però che il consumo di sostanze stupefacenti si combatte anche con l'informazione capillare nelle scuole che deve partire dai più giovani. Noi la facciamo con i nostri agenti della polizia locale, ma serve il contributo di tutti, delle famiglie, delle scuole, di tutti noi, ognuno nel suo ambito, per alzare sempre di più l’attenzione dei giovani, di tutti ma in particolare dei giovani, sul quanto sia pericoloso il consumo di sostanze stupefacenti e, oltre a far male alla salute, quanto vadano a ad aumentare i bilanci delle organizzazioni criminali. Quindi due motivi ampiamente sufficienti per continuare questo lavoro, che chiaramente è un lavoro che non finirà mai, ma che deve continuare costantemente giorno dopo giorno nel tempo".