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Question Time, chiarimenti sul progetto di compensazione CO2 mediante forestazione urbana

L'assessora Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) sul progetto di compensazione CO2 mediante forestazione urbana.Domanda della c...

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L'assessora Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) sul progetto di compensazione CO2 mediante forestazione urbana.

Domanda della consigliera Mazzoni
"In merito all'articolo relativo a quanto previsto nella gara sul servizio di refezione scolastica in termini di sostenibilità ambientale; domanda al Sindaco e alla Giunta di esprimere una valutazione politica amministrativa sulle questioni poste in evidenza nell’articolo stesso; quali sono le politiche dell’Amministrazione comunale in tema di forestazione urbana intesa come vera e propria “infrastruttura di salute pubblica”".

Risposta dell'assessora Orioli
"Gentile consigliera,
l'attività di messa a dimora di nuovi alberi a cui la sua domanda fa riferimento è inserita nell'ambito dell'offerta migliorativa legata all'assegnazione del bando per la refezione scolastica, quindi in capo al settore Istruzione. Ovviamente il settore Istruzione e il settore Ambiente hanno lavorato in sinergia perché la proposta, per noi interessante e virtuosa, va valutata anche in relazione alle opportunità migliori per la dotazione di verde dentro gli edifici scolastici, quindi per questa funzioni che ha sue specificità. Originariamente la proposta consisteva nella possibilità di piantare, all'interno delle aree di pertinenza scolastica, 1.800 piantine derivanti da postime forestale. Ora, il numero è interessante, ma come noto, si tratta di piccole pianticelle coltivate in vivaio e alte poche decine di centimetri, quindi molto delicate, che generalmente di utilizzano per operazioni di forestazione in aree extra urbane e su larga scala.
Per evitare di riempire le aree scolastiche di piante così giovani, assai delicate in particolare se poste in aree intensamente utilizzate, come quelle scolastiche, e le piante sarebbero state sottoposte a una certa insidia e comunque avrebbero necessitato nel tempo di interventi di diradamento e di manutenzione costante, i nostri settori hanno suggerito ai responsabili di procedimento di valutare la possibilità di commutare l'offerta in un rapporto di 1:10, valutando ovviamente i costi differenti: cioè, di mettere a dimora 180 veri e propri alberi, già alti un paio di metri, in modo da poterne mettere a dimora uno in ogni scuola, o magari in quantità differenziata perché ci sono scuole che hanno lo spazio e altre che non ce l'hanno. Peraltro, con questa soluzione, sarà possibile optare per la messa a dimora di esemplari appartenenti a specie botaniche più efficaci nella lotta all'inquinamento atmosferico, secondo i dati in nostro possesso, cioè i risultati ottenuti dalla ricerca scientifica svolta nell'ambito del progetto Gaia dall'istituto di biometeorologia (Ibimet) del CNR di Bologna.
Al momento, quindi, è in corso di valutazione la percorribilità di questa ipotesi, tenendo peraltro presente che le nuove piantagioni non potranno essere effettuate prima del prossimo periodo autunno-inverno, quindi abbiamo ancora un po' di tempo per mettere a punto che cosa effettivamente faremo.Ovviamente ci interessa molto e stiamo lavorando perché la cosa si possa fare.
Per quanto riguarda in generale le politiche dell'Amministrazione comunale sul verde, vale la pena ricordare come il Comune di Bologna punti da tempo ad un progressivo incremento della dotazione del numero di alberi in città, non solo nell'ottica del contrasto ai cambiamenti climatici in coerenza con il piano di adattamento, di la città si è dotata, ma, più in generale, nella lotta all'inquinamento atmosferico e con l’obiettivo del contenimento dei fenomeni di dissesto idrogeologico.
Oggi il patrimonio verde pubblico del Comune di Bologna è sicuramente uno dei più consistenti nel panorama italiano. Può contare su una estensione di circa mille ettari di spazi pubblici (di cui il 70 % sono attrezzati), con una dotazione di circa 26 mq/abitante, che pone Bologna ai primi posti nel panorama nazionale. Sono parte integrante del patrimonio comunale anche 83 mila esemplari arborei singolarmente censiti, dei quali circa 18 mila a costituire alberature stradali. A questi si devono aggiungere anche le aree forestali, che non sono singolarmente censite in quanto estensive, presenti all’interno dei parchi collinari, che si estendono per circa 100 ettari e comprendono una dotazione di altri 40 mila esemplari arborei.
In proposito, il confronto tra i dati del Bilancio Arboreo, pubblicato prima della scadenza del precedente mandato amministrativo, da cui emergeva un patrimonio di circa 79 mila alberi, in diminuzione rispetto agli anni precedenti, soprattutto a causa di violenti eventi meteorologici che avevano causato lo schianto di oltre un migliaio di piante, e l’attuale dotazione (circa 83 mila alberi singolarmente censiti), evidenzia un incremento di quasi 4 mila unità ottenuto in questi ultimi 3 anni, cioè i primi tre anni di questo mandato.
C'è un provvedimento a cui io tengo molto e che voglio sottolineare e che segna la prosecuzione del progetto di rimboschimento, avviato all’interno di parchi, giardini e aree di arredo stradale è destinato a proseguire attraverso altri interventi, in particolare vogliamo mettere a dimora di alberi nelle aree patrimoniali che il vecchio Piano Regolatore Generale destinava a verde e ad altri servizi, ma che non sono mai state attrezzate. Noi abbiamo moltissime aree patrimoniali, con l'assessore Aitini e il settore Verde, nel momento in cui abbiamo pensato al nuovo contratto di manutenzione, al nuovo Global, abbiamo chiesto e ottenuto l’inserimento nel nuovo contratto di manutenzione, trovando quindi i relativi fondi, di circa 50 ettari di aree di questa tipologia, inserite come aree verdi ma non di verde pubblico, ma come aree destinate a essere manutenute e fatte oggetto di nuove piantumazioni, quindi destinate a interventi di forestazione urbana.
Infine, non è da trascurare il progetto di rinnovo sistematico delle alberate stradali, avviato ormai da alcuni anni dall'Amministrazione comunale; si tratta di un piano organico di sostituzione di alberature lungo la viabilità urbana che prevede la sostituzione di interi filari composti da alberi a fine ciclo vegetativo o appartenenti a specie sofferenti a causa dei cambiamenti climatici con altre specie più efficaci ed efficienti nella lotta all’inquinamento, ad esempio nella sottrazione di CO2 e con una scarsa potenzialità allergenica. In questo modo si sta cercando, oltre a rinnovare le alberate e ad aumentare la biodiversità urbana, di contenere anche i costi manutentivi".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:45
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