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Question Time, chiarimenti sul permesso negato ad un infermiere di donare il sangue

L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) sul permesso negato ad un infermiere di donare il sangue.Domanda della consiglier...

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L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) sul permesso negato ad un infermiere di donare il sangue.

Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito al permesso di donare il sangue negato ad un infermiere che presta servizio presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli. Premesso che il diritto di donare il sangue è sancito dalla legge n. 584 del 13 luglio 1967 e dall’art. 38 del CCNL di Sanità vigente. Pone la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sull’argomento e per sapere se quanto accaduto corrisponda al vero. Per sapere dal Sindaco e dalla Giunta se non ritengano utile chiedere ragguagli sul tema alla Regione nella speranza che episodi di questo tipo, orientati alla negazione di un diritto, possano non ripetersi in futuro".

Risposta dell'assessore Barigazzi
"Ho chiesto ragguagli direttamente alla direzione dell'Istituto e glieli espongo per come me li hanno dati, questo dipendente ha comunicato il suo rientro in servizio la settimana precedente per il giorno 15 luglio, al termine di un lungo periodo di assenza per infortunio. Gli è stato comunicata l'articolazione del turno da effettuarsi al suo rientro, lo stesso dipendente ha formulato una richiesta di permesso per donazione di sangue per una determinata giornata che non è stata autorizzata comunicando attraverso mail la motivazione del diniego che erano anche dovute ad altri congedi parentali, permessi per esami ai sensi di legge già autorizzati ad altri operatori. Quindi il coordinatore ha proposto al dipendente interessato di fruire del permesso per donazione in altra data, e comunque prima del 29 luglio, giorno dal quale decorre un periodo di ferie dello stesso dipendente. Quindi, in definitiva, mi scrive l'Istituto, "Si fa presente che al lavoratore è stato chiesto unicamente di posticipare il giorno di permesso per donazione sangue, elemento che non può definirsi lesivo del diritto ma una modalità consueta di contemperamento tra le esigenze organizzative e la tutela di una istanza individuale prevista contrattualmente" cosa che è stata prontamente comunicata anche all'organizzazione sindacale che si era interessata alla questione. Mi pare di capire dall'istituto che, di fatto, si è cercato di contemperare il diritto del dipendente con le esigenze dell'assistenza ospedaliera in un momento ovviamente un po' particolare per le ferie estive e con anche una contingenza di altri permessi, congedi già stati ad altri operatori nel momento in cui questo dipendente rientrava. Questa è la versione dell'Istituto dalla quale io traggo solo che non mi pare che da tale episodio si possa inferire una condotta generale dell'Istituto lesiva dei diritti dei dipendenti, dei lavoratori, per quanto riguarda la donazione del sangue ma è stata più frutto di alcune circostanze contingenti che probabilmente hanno portato l'Istituto a chiedere di posticipare di qualche giorno il permesso per donazione in quella giornata. Sarà mia cura ricordare all'Istituto, non c'è bisogno di ricordarlo alla Regione, di essere sempre molto attenti ovviamente e di dare la massima disponibilità nel creare le condizioni le più ampie possibili perché tutti i dipendenti possano effettuare le donazioni di sangue che, come lei giustamente ricordava, sono contrattualmente riconosciute oltre che eticamente e socialmente utile a tutto il sistema".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:45
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