Question Time, chiarimenti sul Museo internazionale della figurina
L'assessore Matteo Lepore ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto - Nessuno resti indietro) sul Museo internazionale della figurina.Domanda della consigl...
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L'assessore Matteo Lepore ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto - Nessuno resti indietro) sul Museo internazionale della figurina.
Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito al fatto che Bologna non ospiterà il Museo internazionale della figurina che si svolgerà invece in Svizzera. Premesso che
gli ideatori di questa iniziativa avevano avuto contatti con il Comune di Bologna e il Bologna FC per la realizzazione di questo museo della figurina associato al museo del flipper che è stato sfrattato dai locali che ospitavano Oz. Nulla di concreto è stato fatto per questa iniziativa che avrebbe aggiunto lustro alla nostra città.
Si pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul questo argomento. Per sapere dall'Amministrazione quale sia stato il motivo che ha fatto naufragare tale iniziativa. Per sapere dall’Amministrazione se non ritenga che la creazione di questo museo avrebbe potuto incrementare l’offerta turistica e giovare all’immagine della città".
Risposta dell'assessore Lepore
"Non so se ringraziare per la domanda, però vorrei intervenire, come ho già fatto sui giornali, per quanto riguarda questo tema. Credo di aver già chiarito su questo tema, due giornali mi hanno anche chiesto cosa penso, uno no ma ovviamente esiste la libertà di stampa. In particolare è successo questo: alcune persone due anni fa', se non ricordo male, mi hanno chiesto un incontro, come succede per tantissimi cittadini, ovviamente io ricevo tutte le persone che mi chiedono di presentare idee, proposte, e mi hanno sottoposto un titolo: "ci piacerebbe realizzare un museo della figurina sulla base di quello che è un patrimonio che abbiamo a disposizione". Abbiamo amabilmente chiacchierato, dopodiché la situazione è finita lì, nel senso che credo che per rappresentare bene questa istituzione bisogna portare avanti dei progetti che sono credibili, strutturati e che, soprattutto quando vengono presentati da soggetti privati, siano in qualche modo tutelanti rispetto a quella che è l'immagine della città e dell'amministrazione, non si può lanciare un progetto se dietro non ci sono delle valutazioni di carattere progettuale, costi, sostenibilità economica, luoghi, ragionamenti di carattere culturale o di marketing. Serve un progetto scritto, presentato, protoccollato, ufficiale, con delle valutazioni anche da parte di esperti che si occupano ad esempi di spazi museali, di poli attrattivi. Ci siamo lasciati davvero in modo interlocutorio, come se fossimo stati davanti ad un caffè, credo anche che ciascuno di voi, facendo il consigliere comunale, si sia trovato davanti a cittadini che dicono "ci piacerebbe fare a Bologna questo grande progetto, questa grandissima cosa": sognare è possibile, purtroppo per realizzare le cose bisogna dargli una forma, e quindi penso che per interloquire con l'Amministrazione si deve avere un profilo di proposta un minimo approfondita. Cosa che per quanto riguarda questo tema non abbiamo avuto l'occasione di mettere in campo, quindi io non metto assolutamente in discussione il valore del patrimonio che in questi giorni viene messo in esposizione all'Estragon, la credibilità delle persone che lo portano avanti, certo è che se si vuole interloquire con l'Amministrazione non si va sui giornali dicendo che Bologna perde il museo della figurina che non si sa cos'è, non c'è un progetto, non c'è un finanziamento e soprattutto si dice già che andrà in Svizzera e forse si è avuta un'offerta economica interessante. Diciamo che non mi fa ben sperare sulla buona fede della collaborazione dell'amministrazione il fatto che si vada ad annunciare sui giornali che si va in un posto che offre di più, perché una persona un minimo razionale pensa che forse se ti offro qualcosa di più rimani? Non credo che l'Amministrazione comunale possa essere trattata in questo modo. Penso che l'Amministrazione, ma non per me Lepore, ma per noi tutti, è un'istituzione, se si vuole portare avanti un progetto culturale lo si ufficializza, come fanno tutti, e si valuta se si ha in qualche modo l'opportunità o se ha senso andare avanti. E' chiaro che non tutti i musei ipotetici, non tutti i sogni a Bologna si possono realizzare, io mi accontenterei già che alcuni sogni si possano realizzare, noi stiamo già cercando di realizzarne alcuni: penso ad esempio al Museo del basket che è una, tra le altre cose, che stiamo portando avanti, e credo che abbiano molta più attinenza con la storia della nostra città. Evidentemente se la Fifa e la Svizzera hanno deciso di finanziare questo progetto è perché evidentemente hanno ritenuto che questa cosa avesse un valore, non tutto riusciremo a portare a Bologna: stiamo già cercando di fare tante cose, credo che una mostra temporanea come quella che si sta svolgendo in questi giorni sia già sicuramente una bella cosa che sarà frequentata da tanti appassionati".