Question Time, chiarimenti sul cognome del marito sui certificati elettorali
L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) sul cognome del marito sui certificati elettorali. Domanda della consigliera Mazzoni"Vis...
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L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) sul cognome del marito sui certificati elettorali.
Domanda della consigliera Mazzoni
"Visti gli articoli di stampa si domanda al Sindaco e alla Giunta di esprimere una valutazione politica amministrativa sulla decisione assunta dal Viminale, di stampare il cognome del marito sui certificati elettorali delle donne; di conoscere le modalità adottate dall’Amministrazione comunale per la stampa dei certificati elettorali nel rispetto della normativa vigente".
Risposta dell'assessora Zaccaria
"Se dobbiamo spostare le lancette dell'orologio, qui lo facciamo abbastanza agevolmente, perché questa questione non riguarda una norma di vent'anni fa, riguarda il fatto che la norma che prevede la modalità su come si fanno le liste elettorali è un D.P.R. del 1967, quindi antecedente alla Riforma del diritto di famiglia, e se noi continuiamo a lasciarlo così, è abbastanza scontato che lì sia previsto il cognome del marito, considerando che fino al '75 la moglie era una specie di elettrodomestico, questo è abbastanza scontato. Quello che invece era Il D.P.R. del 2000 è la norma che disciplina le missioni delle tessere elettorali. Il problema qui in sostanza ha colpito un po' di più le residenti all'estero perché quelle tessere sono stampate direttamente dal Viminale, infatti non ci hanno pensato neanche due minuti, la norma del 2000, successiva alla riforma, dice che l'elettrice "può" avere l'indicazione anche del nuovo cognome del marito, per cui lei, stavo per dire io ma io non sono neanche coniugata, ritiene opportuno per la sua identità, nel momento in cui riceve la tessera elettorale può chiedere l'inserimento. Posto che per noi può, è un'opportunità e non un obbligo non certamente un'imposizione, le tessere dei residenti nel nostro comune sono stampate dal Comune di Bologna e qui questo non è accaduto viene stampato con il solo cognome della persona che, ribadisco, se lo vuole, lo desidera e lo sente meglio definita, può chiedere l'indicazione del cognome del marito. Evidentemente queste reazioni sono state suscitate dalle lettrici che si trovavano all'estero che hanno ricevuto le tessere direttamente dal Viminale. Non credo che su questo ci sia nessuna necessità di ulteriori approfondimenti sul perché il Comune di Bologna le stampa così, mi sembra abbastanza evidente e rispettoso della normativa attuale del diritto di famiglia e del comune sentire. Posso dire che sono contenta che ci siano reazioni, che se ne parli, nel senso che qualche donna si sia sentita colpita, mi fa sostanzialmente piacere, ma in questo senso ne faccio solo un discorso culturale".