Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sul 4° sciopero globale per il clima

L'assessore Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consiglier Andrea Colombo (Partito Democratico) sul 4° sciopero globale per il clima.Domanda del consigliere Colombo"Viste le n...

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L'assessore Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consiglier Andrea Colombo (Partito Democratico) sul 4° sciopero globale per il clima.

Domanda del consigliere Colombo
"Viste le notizie di stampa in merito al 4° Sciopero globale per il clima promosso dal movimento Fridays For Future (FFF) e con la partecipazione di Extinction Rebellion (XR), che si svolgerà venerdì 29 novembre, anche a Bologna, dove è prevista una manifestazione con protagonisti gli studenti delle scuole superiori e dell'università; chiede al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico-amministrativa in merito all'importanza dello sciopero in oggetto e alle ragioni dei movimenti FFF e XR; come e in che tempi intende avviare l'attuazione degli impegni assunti con la "Dichiarazione di emergenza climatica, ambientale ed ecologica" approvata dal Consiglio comunale lo scorso 30 settembre, tra cui, ad esempio, la "assemblea cittadina per il clima" e la "road map" di misure da proporre entro i primi 100 giorni; quali scelte politiche e amministrative ritenga necessarie, anche nella città di Bologna, nei diversi settori di intervento di competenza del Comune, per una risposta all'altezza della gravità della crisi ambientale e climatica in atto a livello mondiale e locale e delle istanze dei movimenti promotori dello sciopero in questione".

Risposta dell'assessore Orioli
"La ringrazio per questa domanda che mi permette di integrare quello che ho già detto questa mattina parlando ai ragazzi che sono in piazza attraverso la loro radio, Radio Immaginaria.
La mia valutazione personale è che questo sciopero è molto importante, perché i giovani in piazza ci trasmettono l'energia e la motivazione giusta per non abbassare la guardia e continuare a lavorare sui cambiamenti climatici.
Ieri sera alcuni amici mi hanno fatto pensare al film Blade Runner, uscito nel 1982 e che guardava ad un futuro lontano il 2019. In Blade Runner nel 2019 pioveva sempre. Forse chi lo ha scritto lo sapeva già che sarebbe andata così, questo mese di novembre ci ha messo a prova duramente.
Martedì 19 novembre ero a Roma, a presentare il Rapporto di Legambiente sui cambiamenti climatici. In quel rapporto, che potete scaricare nel sito di CittàClima (consultabile alla pagina www.cittaclima.it), si descrive in modo molto puntuale l’impatto degli eventi metereologici estremi sulle città italiane.
Il monitoraggio dei fenomeni metereologici estremi dal 2010 ad ottobre 2019, quindi escludendo questo novembre da Blade Runner, ha fatto registrare impatti rilevanti in 350 Comuni, con 563 eventi riportati sulla mappa del rischio climatico. Nel solo anno 2018 gli eventi estremi registrati sono stati 148, con 32 vittime e oltre 4.500 sfollati. Quindi, se vogliamo parlare di sicurezza, parliamo di queste cose.
Secondo il Rapporto l’impatto dei cambiamenti climatici interessa soprattutto le città: nelle aree urbane italiane sono avvenuti 211 casi di allagamenti da piogge intense e 75 esondazioni fluviali; 73 sono stati i giorni di stop a metropolitane e treni urbani e 72 i giorni di black-out elettrici dovuti al maltempo. Nelle città inoltre la temperatura media cresce a ritmi maggiori rispetto al resto del paese: Milano +1,5°C, Bari +1,0°C, Bologna è la terza con +0,9°C.
Attrezzarsi per fare fronte a questo scenario preoccupante implica mettere l’adattamento ai cambiamenti climatici al centro delle politiche nazionali, in modo da fissare priorità, finanziamenti e linee di azione di un programma di interventi rivolto alle città. Quindi io sono d'accordo con lei, dobbiamo cambiare le politiche.
Nell’attesa che la “Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici” approvata nel 2014 diventi effettivamente un vero e proprio Piano nazionale capace di orientare le politiche in modo efficace, molte città hanno già cominciato a muoversi in questa direzione.
Bologna si sta muovendo. Bologna è stata la prima città in Italia a dotarsi del Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, approvato nel 2015. Bologna lavora costantemente anche sullo scenario nazionale ed europeo per ribadire la centralità delle città su tutti i temi ambientali. La nostra esperienza di Bologna è citata nel Rapporto di Legambiente come una “buona pratica”, ma nonostante questo ci sono molti aspetti della gestione del territorio che ancora possiamo migliorare o modificare per aumentare la resilienza della nostra città. Questa riflessione è attualmente al centro della nostra attenzione, nell’ambito della formazione del nuovo Piano urbanistico generale (PUG).
Accanto al ragionamento sulla pianificazione, alla visione di medio-lungo periodo, bisogna anche rispondere a quella piazza, alle persone che ci chiedono di agire subito. Il Consiglio comunale ha risposto lo scorso 30 settembre con due dichiarazioni di emergenza climatica che affidano alla Giunta compiti impegnativi:
estendere e rendere più efficace e trasparente l’informazione pubblica;
favorire la partecipazione pubblica e la costituzione di un'Assemblea cittadina per il Clima;
ridurre le emissioni di CO2 in modo drastico ed immediato;
promuovere azioni di sensibilizzazione verso la Regione ed il Governo;
promuovere azioni “pilota” dell’Amministrazione ed altre azioni da attivare.
In sostanza: immaginare una road map che ci porti a migliorare la nostra capacità di adattamento.

Posso dirvi che dal 30 settembre ad oggi ho molto lavorato per capire come questi obiettivi, che sono molto impegnativi per l’Amministrazione perché richiedono forte sinergia e trasversalità e comunità di intenti, si possano attuare effettivamente.
Oggi con soddisfazione vi annuncio che abbiamo definito una “road map”, che presto incontrerò i ragazzi di Friday For Future ed Extinction Rebellion e che siamo pronti a condividere un percorso e anche a sperimentare l’Assemblea cittadina per il Clima".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:46
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