Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sui contrassegni sosta per i residenti nel centro storico

L'assessore Irene Priolo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) sui contrassegni sosta per i residenti nel centro storico. Domanda della consigliera Pa...

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L'assessore Irene Priolo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) sui contrassegni sosta per i residenti nel centro storico.

Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito al caos che si è venuto a creare per la ricezione della revoca dei contrassegni per parcheggiare l’auto dei residenti liberamente dentro alle mura. Visto che sono state circa 1,222 le segnalazioni inoltrate dai cittadini a Tper per le notifiche errate inviate. Visto che l’Amministrazione ha dichiarato che questo caos è servito per fare pulizia nei contrassegni dei residenti. Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere dall’Amministrazione se non ritenga che questo lavoro di pulizia dovesse essere fatto prima di inviare le revoche ai cittadini evitando in tal modo che Tper fosse sommersa dalle segnalazioni arrivate dai cittadini ed evitando inoltre allarmismo fra i riceventi delle revoche".

Risposta dell'assessore Priolo
"Dall'analisi che noi stiamo conducendo il problema lo abbiamo avuto di più, non nel centro storico, dove c'è il problema di carico e di sosta maggiore, perché nel centro storico dalla terza auto c'è il pagamento, pertanto i cittadini sono stati più attenti nel segnalare il fatto che restituivano un contrassegno, perché qualora ne avessero avute due di macchine e non avessero restituito il terzo contrassegno dal terzo avrebbero pagato. Per cui questa dinamica ha comportato nell'ambito dell'analisi che stiamo conducendo un comportamento differente dei cittadini all'interno del centro storico, rispetto a quelli che invece sono fuori del centro storico, dove in realtà siccome erano gratuite sempre, non hanno restituito il contrassegno. I database non si possono aggiornare, perché noi non possiamo sapere se il cittadino quella macchina l'ha venduta, rottamata o prestata alla mamma o alla nonna. Questo comportamento è strettamente correlato al cittadino stesso, quindi che cosa è successo: in realtà c'è l'obbligo di restituzione del contrassegno, è previsto, quando i contrassegni sono stati consegnati era scritto esplicitamente, però proprio perché non c'è un ritorno, e sottolineo che non c'è stato nessun comportamento teso al dolo da parte il cittadino, perché tanto di questo contrassegno non se ne faceva comunque niente, ma non dovendo utilizzare a un altro scopo il contrassegno, lo ha lasciato nel cassetto e non lo ha restituito. Quindi noi non potevamo prevedere questi comportamenti, anche perché ci sono ulteriori dinamiche per quanto riguarda per esempio le auto che vengono date a noleggio e quindi vengono utilizzate ad altro scopo. Questo ci consente di fare per la prima volta una grande operazione di verifica di tutta la banca dati che noi abbiamo e, da questo punto di vista è ovvio che i numeri sono leggermente differenti per quanto concerne in particolar modo fuori dal centro storico, dove abbiamo bisogno di una turnazione differente rispetto al centro, perché c'è una pressione di sosta diversa. Però si sta verificando un altro tema ancora, che noi valuteremo alla fine di tutto questo percorso, rispetto al quale molte persone probabilmente non ritireranno il contrassegno perché magari hanno un'autorimessa e da questo punto di vista, dovendo pagare adesso la macchina la metteranno in autorimessa, mentre prima essendo gratuito non gli costava niente avere il contrassegno residenti, perché potevano scegliere se metterla fuori o metterla dentro. Questo è un ulteriore comportamento virtuoso che verrà incentivato e quello che noi volevamo anche raggiungere, fare in modo che tutti gli strumenti che i cittadini hanno lo possano utilizzare in maniera più virtuosa. Si stanno verificando anche altri casi, per cui alcuni cittadini utilizzavano magari il contrassegno anche se erano andati a risiedere fuori Bologna, ma per motivi lavorativi dovevano venire in centro quindi, magari avevano lasciato la residenza in centro. Quindi, questa è un'operazione che porterà a tanti risvolti utili all'Amministrazione comunale per la costruzione della banca dati. Come ho detto, non ho mai colpevolizzato il cittadino che non ha riconsegnato il contrassegno, perché non essendo previsto neanche il diritto di segreteria, con il rinnovo ogni anno, uno si dimentica anche di averlo, quindi questa operazione ci consente di fare una pulizia di cui era necessario prendere atto e lavorare insieme. Devo dire che tutta quest'operazione la sta facendo in questo momento, il personale che abbiamo assunto appositamente e che è dedicato agli sportelli e che abbiamo assunto in maniera temporanea proprio per smaltire questa enorme mole di lavoro che stavamo facendo. I risvolti, ovviamente non tutti sono contenti perché se prima non pagavano niente, adesso qualcuno paga 120 euro, ma c'è anche chi ha detto che 120 euro è veramente una cifra simbolica, rispetto diciamo a un pagamento di 600 euro che dovrebbe essere invece il pagamento annuale per quanto riguarda soprattutto il centro storico. Sono anche contenta che i cittadini stiano prendendo consapevolezza, io credo che qualcuno pensasse addirittura che avremmo messo a pagamento la prima auto, come fanno in tantissime città, ma invece questo ci consente un approccio graduale rispetto ai temi della sosta all'interno della nostra città. Per cui non posso parlare di notifiche sbagliate, perché le notifiche sono corrette, perché nella nostra banca dati i cittadini ancora avevano lasciato il loro contrassegno. Quindi le notifiche sono state corrette e quest'operazione ha consentito anche attraverso semplicemente delle email, perché in alcuni casi i cittadini sono andati su appuntamento, ma in molti casi hanno mandato semplicemente una email nella quale hanno dichiarato che non avevano più quel veicolo e abbiamo fatto una pulizia della banca dati. Quindi credo che alla fine abbiamo messo in campo un'operazione molto virtuosa, ovviamente non sapevamo che ci sarebbe stato questo tema, perché eravamo convinti, come ha fatto lei, che li avessero restituiti, come molti hanno fatto, perché è una statistica, è ovvio che 1000 permessi su 14.000 notifiche fatte è un numero, ma non è la totalità dei numeri e non è la totalità rispetto a tutto il parco veicolare e al numero di contrassegni che noi abbiamo in città. Questa cosa quindi secondo noi è stata anche utile per iniziare a evidenziare quello che era un tema, che probabilmente non era emerso precedentemente e che ci consente oggi di avere veramente dei numeri più aggiornati per fare delle scelte politiche ulteriori ancora più puntuali e precise".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:47
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